Un dito sui polpacci ho la sensazione che ci siano i nervi scoperti, ed ho un forte dolore

salve, ho eseguito una rmn in ortostatismo per dei dolori alle gambe tipo scosse elettriche continue, date sopratutto quando sforzo le gambe stesse e la schiena, premetto che prima mi era stata richiesta un esame elettrofisiologico che ha avuto questo esito:
"L'emg mostra sospetti segni di denervazione in atto sul m. gastrocnemio mediale di ambedue i lati. i dati neurofisiologici registrati, pongono il sospetto di un lieve danno radicolare S1 bilaterale."
invece la risposta della rmn è stata questa:
"L2-L3:ridotto spessore del disco intersomatico, ipointenso per disidratazione, con bulging posteriore ad ampio raggio che impronta il sacco dural, occupa la porzione inferiore dei forami di conugazione, sopratutto il sinistro, ed arriva a lambire la porzione endocanalare della radice sinistra di L3. Tale reperto è lievemente più evidente in ortostatismo.sottile falda fluida in sede articolare interapofisaria.
L3-L4:ridotto spessore del disco intersomatico, ipointenso lieve riduzioneper disidratazione, con bulging posterioread ampio raggio e focale bozzatura erniaria mediana, che impronta il sacco durale ed occupa la porzione ventrale dei forami di coniugazione, in particolare la dx, dove arriva a lambire la radice nervosa omlaterale di L3.tale reperto è lievemente più evidente in ortostatismo. sottilissima falda fluida in sede articolare interapofisaria sx.
L4-L5:lieve riduzione di spessore del disco intersomatico, con segni di disidratazione e bulging posteriore ad ampio raggio, che occupa la porzione inferiore dei forami di cuniugazione, a maggiore estrinsecazione in sede paramediana intraforaminale sinistra, dove arriva a lambire le radici nervose di L4-L5.i reperti descritti appaiono modicamente più evidenti in ortostasi.
L5-S1: lieve riduzione di spessore del disco intersomatico, con segni di disidratazione e bulging posteriore ad ampio raggio a maggiore estrinsecazione in sede paramedianaintraforaminale sinistra, dove si disloca posteriormante la porzione endocanalare della radice nervosa sx di S1 ed arriva a lambire la radice nervosa omolaterale di L5 tali reperti appaiono modicamente più evidenti in ortostasi."
ora la mia domanda è questa:
c'è una qualche relazione tra i due esami che giustifichino i dolori alle mie gambe?.
p.s. se passo con un dito sui polpacci ho la sensazione che ci siano i nervi scoperti, ed ho un forte dolore.
Grazie anticipatamente per la risposta, distinti saluti.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Come Lei stesso nota, la situazione al rachide è particolarmente articolata, per cui Le si può dire che una certa corrispondenza fra immagini ed emg vi sia; ma ciò non mi appare sufficiente per specificare che quasi sicuramente i Suoi disturbi siano derivati dalle alterazioni vertebro-radicolari (ad es. dovrebbe esserci segno di irritazione radicolare, particolari disturbi alla percussione e/o alla digitopressione in alcuni punti della schiena...) o da altre motivazioni che ad una accurata visita andrebbero verificate.
In sintesi, ritengo che una valutazione specialistica ambulatoriale, presso un Collega della Sua zona, sia auspicabile.
Cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
i dolori alla schiena ci sono, addirittura quando mi inarco all'indietro sento proprio che la colonna vertebrale forza su qualcosa.
ho gia effettuato una visita specialistica, dove il medico mi ha proposto un'ingabbiamento vertebrale come ultima soluzione, pero prima devo effettuare una visita neurologica
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Concordo sulla necessità di una visita neurochirurgica.
Cordialità
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dopo
Utente
Utente
probabilmente non sono stato chiaro.
ho effettuato più di una visita specialistica da uno specialista neurochirurgo, che in ultima analisi mi ha consigliato di fare anche un consulto da un neurologo, per sondare la possibilità di una soluzione farmacologica.
i dubbi espressi dallo specialista consistono nel fatto che non è chiara l'origine del danno radicolare in S1, per cui mi proponeva un intervento di ernia a sx visto che secondo lui erano emersi dati tali da far pensare a quella zona.
poi come le ho già detto mi proponeva l'istallazione di tre coppie di viti con annesse placche, alle vertebre interessate.
spero che con questa ulteriore spiegazione di essere stato molto più chiaro.
la ringrazio per l'attenzione prestatami e la saluto cordialmente
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
La mie impressione, sia pure a distnza, è che Lei potrebbe beneficiare di una decompressione (discectomia) L5-S1, mentre non mi pare che vi sia una stretta indicazione per stabilizzarLa con viti e placche.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
nel ringraziarla sentitamente per la sua disponibilità, quella che lei mi indica era una soluzione già presa in considerazione dallo specialista, ma allo stesso tempo generava alcuni dubbi sulla reale efficacia.
questo a portato il medico a pensare alle viti e alle placche che a parere suo poteva dare una percentuale di miglioramento maggiore, anche se l'intervento in se stesso è molto più complicato.
saluti e grazie ancora.