Ernia discale foraminale

Salve,
vorrei avere un Vostro parere sulla mia situazione discale in zona lombare.
RMN settembre/2009 : a livello L3-L4 attualmente si reperta discreta protrusione postero laterale sn, piccola quantità di materiale con intensità di segnale simil.discale che si colloca nei settori antero laterali di sinistra dello speco vertebrale poco cranialmente al profilo discale con il verosimile significato del frammento erniario espulso e parzialmente migrato.
Livello L4-L5 :il disco presenta note di disidratazione, profilo discale grossolanamente protruso, concomita piccola ernia discale mediana.
Questa RMN è stata eseguta a seguito di forti dolori prima lombari e poi trasferiti alla coscia sin con un una leggera parestesia all' alluce.
Dopo circa un mese i sintomi sono rientrati (trattato con cortisonici e antidolorifici ).
Dalla fine di febbraio 2011 senza nessuna causa apparente si è ripresentato il dolore che periste da ormai da 3 settimane con dolori lancinanti al fianco sin e sulla metà coscia sin.
Ho eseguito RMN che dice : Tra L3-L4 presenza di ernia intraforaminale sn e tra L4-L5 disidratazione del disco, ridotto in altezza, protruso posteriormentecon segni di fissurazione radiale dell' anello fibroso.
Ho fatto una visita e mi è stato consigliato l intervento anche perche ho perso tono all' aduzione della coscia e c' è un' ipertrofia di 1 cm con Wasserman positivo a sin.
Il Dottore mi hà anche detto che erie così possono anche regredire e togliere i disturbi nell' arco di 2/3 settimaneda spontaneamente.
Ad oggi da circa 2 settimane sto assumendo Bentelan e Depalgos ma i dolori sono forti ogni volta che mi alzo dal letto o da una sedia dopo un pò di tempo.Solo lo stare a lungo in piedi mi da un pò di sollievo e comunque i dolori non passano.
Volevo chiederVi un parere sulla situazione e sulla cura che sto facendo.
RingraziandoVi anticipatamente
Distinti saluti
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Certamente! Il dolore può anche non sentirlo più dopo che la radice nervosa, la cui sofferenza Le ha già procurato una ipotrofia muscolare, sarà danneggiata definitivamente.

Pur non avendo la possibilità di visionare le RM nè di visitarLa, stando a quanto Lei riporta, credo che l'intervento invece sia da fare anche sollecitamente.

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto
con molta cordialità
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent. Dottore
innanzi tutto la ringrazio per la sollecita risposta, la vorrei disturbare ancora per un due cose.
Gli interventi, per questo tipo ernie, sono risolutivi ed eventualmente quali problemi possono comportare...( sono poco invasivi ? ).
Inoltre due cose sul dolore lancinante alla coscia che non mi vuole lasciare da ormai 2 settimane :
per quanto tempo posso ancora fare bentelan 4 mg ( ho fatto 2 iniezioni al dì x 5 giorni e ne sto facendo 1 al dì da 5 giorni )come antidolorifico uso Depalgos 10 mg 2 volte al giorno ( ma non è sufficiente a lenire il dolore in maniera accettabile )il dolore è sempre forte al mattino quando mi alzo.Potrei avere un suo consiglio ?
La ringrazio con molta gratitudine per la Sua attenzione.
Saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egregio signore,
come ho già spesso ribadito, (vedi anche

https://www.medicitalia.it/minforma/neurochirurgia/687-ernia-del-disco-il-trattamento-chirurgico-e-quello-non-chirurgico.html )

l'intervento non è un optional, bensì una terapia al pari della terapia medica.
Come un paziente che deve prendere un farmaco per l'ipertensione non chiederà mai se ci sono terapie alternative, così un paziente che deve essere operato non dovrebbe chiedere se ci sono alternative.

Quando un intervento è indicato lo si deve fare.
Ovviamente la scelta, come per la terapia medica, la deve fare l'interessato che ha il diritto anche di non curarsi.

Nel Suo caso la terapia con cortisonici può avere beneficio sul dolore, ma se questo è causato dall'ernia, il cortisone non la toglierà certo.
Nel Suo caso inoltre ci sarebbero già dei deficit neuromuscolari che ritengo importanti e che potrebbero aggravarsi.
Cordialmente