Impianto di elettrodi nel cervello

Salve,
il mio non è in realtà un consulto per un mio problema fisico...quindi spero che possiate lo stesso aiutarmi.
Ho bisogno di alcune informazioni per un libro che sto scrivendo. E' leggermente fantascientifico, e in un certo punto un personaggio cerca di fare un esperimento su un paziente in coma (per dimostrare l'esistenza dell'anima).
E per evitare di descrivere il tutto superficialmente e banalmente avrei delle domande da fare. Ho cercato spiegazioni in internet, ma non sono riuscita a trovare nulla di completo.
Quel personaggio farebbe questo esperimento tramite elettrodi impiantati nel cervello per dare al paziente impulsi elettrici. Io avevo pensato che potrebbero essere impiantati nel talamo, quella parte legata alle emozioni e al risveglio (se non sbaglio).
E le mie domande sono:
- è possibile impiantare elettrodi in quella parte del cervello?
- se sì in quale modo vengono impiantati? cioè, quali strumenti vengono usati, quale parte della testa viene incisa?
- e come si svolge più o meno questo intervento, nel senso... dopo aver inciso in quale modo questi elettrodi vengono inseriti nel cervello? e dopo averli inseriti cosa succede?

Scusate la richiesta un po' strana, credo. Grazie.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile scrittrice,
non è questa la sede per sviluppare quei concetti che intende trattare nel Suo libro (immagino un romanzo).
Le nozioni tecniche che Lei vorrebbe utilizzare dovrebbe acquisirle direttamente (e non per corrispondenza) in collaborazione con un esperto (neurologo,neurochirurgo o psichiatra)poichè, anche in un racconto di fantasia o di fantascienza, servono elementari nozioni dell'argomento che si vuol trattare,altrimenti si corre il rischio di cadere nel ridicolo.
Sono pieni i films,per esempio, con degli strafalcioni su argomenti medici che,seppur fanno ridere solo chi è competente, non dimostrano serietà dell'autore.
Anche Lei infatti cade in un grossolano errore a proposito del talamo, poichè non ne conosce nè l'anatomia nè la fisiologia.
Il mio consiglio, se mi posso permettere, è di scrivere,seppur un romanzo, di cose che si conoscono. Anche ambientare, per esempio, una storia in luoghi in cui non si è mai stati è molto arduo. Solo Salgari c'è riuscito, si dice!

In ogni caso Le faccio sinceri auguri