Emorrargia cerebrale

Buongiorno,
qualche mese fa', una cara persona che seguiva una terapia anti coaugulanti per fibrillazione atriale cronica (range inr 2,5 - 3,5) e che quel giorno aveva un INR di 4,20 ebbe un' emorragia cerebrale. La tac eseguita in ospedale refertava quanto segue :

Esame eseguito con carattere di urgenza, prima e dopo la somministrazione di mdc in vena. Focolaio emorragico, intracerebrale dx temporo-parietale profondo diametri 7 x 5 cm circa che determina effetto massa sul ventricolo laterale dx e sulle strutture mediane spostate di 8 mm circa con idrocefalo interno. Segni di sanguinamento endoventricolare. Dopo mdc in vena non si riconoscono aree di anomale impregnazione a carico del tessuto cerebrale; l’angiotac-TC non mostra malformazioni vascolari a carico dei vasi del poligono di Willis. Importanti manifestazioni di iperostosi frontale interna.

Vorrei un Vostro parere su 2 questioni:
1. Puo essere stato l'inr tanto alto a provocare l'emorragia stessa?
2. In un simile quadro clinico andava praticata una craniotomia per l'evaquazione dell'ematoma? E se si, l'intervento doveva essere esequito in quel momento o dopo averla ricoagulata?

Grazie per l'attenzione
Saluti, Francesco
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
E' possibile che la terapia anticoagulante sia stata concausa dell'emorragia. Ma presumo che questa persona avesse validi motivi per assumere il farmaco (altrimenti avrebbe avuto trombo-embolie) che, d'altra parte, non è sempre facile "regolare" giacchè ognuno risponde a modo proprio e non costantemente,nel tempo, nella medesima maniera.

Le condizioni generali e neurologiche dettano le indicazioni ad un eventuale intervento di evacuazione che deve avvenire in condizioni di coagulabilità accettabili perchè vi sia un (alto) probabilistico successo finale di tutta la procedura terapeutica.

Cordialità.