Idrocefalo

salve, mio fratello all'età di 23 anni ha riscontrato un seminoma al cervello che gli ha bloccato la valvola cerebrale che faceva defluire il liquor..per questo gli hanno impiantato una valvola che sostituisce questa funzione facendo defluire il liquor nella zona intestinale.
il tumore fortunatamente dopo cure è stato debellato..a distanza di anni però la valvola ha avuto diverse volte delle disfunzioni creando degli idrocefali..questa volta però mio fratello ha riscontrato altri disturbi..ha cominciato con un blocco intestinale durato circa un mese, che lo ha portato ad un altro idrocefalo. i dottori lo hanno operato estraendo la parte finale del tubicino della valvola per far evaquare il liquor. come hanno effettuato questo intervento mio fratello è stato meglio ed è riuscito a canalizzare.l'idorcefalo si è assorbito ed hanno così deciso di reinserire nuovamente il tubo nell'intestino.da allora mio fratello soffre di acutissimi dolori intestinali, sempre in posti differenti dell'addome, ha decimi di febbre, gli hanno fatto cure antispastiche, hanno verificato che non ci sono infezioni, hanno fatto colonscopia, gastroscopia, raggi, visite chirurgiche ma all'intestino non riscontrano alcun problema..fatto sta che mio fratello ieri ha avuto del dolori allucinanti e stamattina gli si è ripresentato l'idrocefalo..i dottori non sanno darsi spiegazioni perchè hanno detto che la valvola è funzionante ed il tubo non è ostruito..è possibile che l'intestino sia arrivato al punto che rigetta il liquor e quindi crea sia dolori intestinali che idrocefalo?nel caso, quale sarebbe la possibile soluzione?non sappiamo più cosa pensare..grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
gentile Signorina,
un seminoma è un tumore del testicolo e, fatta eccezione per alcuni nostri politici, non si presenta al livello del cervello.
Nel caso di suo fratello quindi di che tumore trattasi?
Da quello che le racconta sembrerebbe che il catetere di derivazione ventricolare che fa defluire il liquor nella cavità addominale si ostruisca frequentemente.
Mi sembra strano che i colleghi non sappiano dare una spiegazione a tale problema che non dovrebbe essere di difficile soluzione.
Infatti onde evitare il ripetersi di tale evento, se la derivazione continua ad essere necessaria, il liquor può essere fatto defluire in altre sedi anatomiche come per esempio l'atrio destro del cuore attraverso la vena giugulare di destra.
Questo in linea di massima quanto posso distanza considerare.
Disponibile per ulteriori eventuali chiarimenti La saluto con cordialità
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dopo
Utente
Utente
grazie per la disponibilità..comunque quello di mio fratello era un seminoma poichè da quello che ci hanno detto i medici, già dalla nascita una cellula del testicolo ha viaggiato fino al cervello e, arrivata lì, è diventata con il passare degli anni un tumore...ad oggi comunque è completamente recesso.
Il problema vero e proprio non è l'ostruzione della valvola poichè dall'esaminazione medica risulta libera..il problema è che nel momento in cui il catetere viene inserito nella zona peritoneale cominciano dolori acuti e problemi intestinali, a volte associati a febbre..infatti in questi due giorni che il catetere è stato estratto ed il liquido sta defluendo esternamente mio fratello non presenta alcun dolore addominale nè febbre..i medici ci hanno detto che non sono sicuri di voler fare l'intervento alla giugulare poichè vogliono prima escludere tutte le possibili ipotesi intestinali..solo che noi non ci spieghiamo perchè non appena inseriscono il catetere mio fratello sta male, come lo disinseriscono mio fratello sta bene..credo che sia logico che l'intestino stia "rigettando" il liquor..io ora mi chiedo anche, più tempo mio fratello rimane con questo catetere esterno, più c'è rischio che contragga infezioni??
non dovrebbero effettuare già l'intervento sulla giugulare senza attendere peggioramenti?
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dopo
Utente
Utente
un altra delucidazone...i medici sono titubanti nel fare l'operazione alla giugulare anche perchè ci hanno detto che come il liquor viene "rigettato" dal peritoneo, così può essere rigettato dal cuore portando però conseguenze più gravi..loro vogliono quindi fare l'operazione al terzo ventricolo cerebrale..qual'è la sua opinione?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
credo che la ventricolostomia sia l'unica soluzione, ma è una decisione che devono prendere i medici curanti.