La radice sottostante

Ho 36 anni e da 10 giorni ho cruralgia alla gamba destra con lieve perdita di forza. Ho eseguito RMN che, nella sostanza ha evidenziato “ grossa ernia discale paramediana Dx e preforaminale espulsa e migrata superiormente con sede posteriore rispetto al soma di L4.Estensione assiale 14x10 mm. Estensione cranio-caudale di 29 mm. L’ernia descritta impronta modicamente a Dx la radice sottostante. Normale ampiezza del canale vertebrale. Normale il cono cauda”. Ho eseguito inoltre elettromiografia che ha evidenziato un calo della forza ( innervazione) moderato per il muscolo tibiale anteriore Dx e lieve per il vasto laterale Dx.
La situazione attualmente sul fronte del dolore sta migliorando significativamente. Il dolore inizialmente abbastanza forte sta regredendo vistosamente ( sto assumendo cortisone e nicetile). Mi muovo senza alcun problema e cammino su punte e talloni anche se, quando provo sui talloni, il piede destro, pur non toccando terra, non sta eretto come il piede sinistro. Ho inoltre perso il riflesso patellare a Dx.
L’unico problema che mi preoccupa a questo punto è quello della forza; non ho problemi nelle attività di tutti i giorni, ma nella pratica dello sport, quando ricomincerò, sicuramente si ( pratico ciclismo ).
Quindi, sapendo di essere un paziente con un quadro compatibile con l’intervento chirurgico chiedo:
- Qualora non mi faccia operare la forza tornerà? In quale misura? Ci sono statistiche in proposito?
- E’ sicuro che se mi faccio operare in tempi brevissimi la forza tornerà?

Ringrazio anticipatamente della disponibilità e cortesia.
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Attivo dal 2012 al 2018
Ortopedico, Neurochirurgo
Gentile signore,
Innanzitutto, vorrei chiederle cosa intende per "cruralgia". In secondo luogo le linee guida della maggior parte dei neurochirurghi (ma anche la mia personale esperienza) prevedono che l'ernia discale può essere trattata nella maggioranza dei casi in modo conservativo, cioè senza intervento chirurgico, SALVO i casi in cui ai sintomi sensitivi si associa deficit di forza ai muscoli innervati dalle radici interessate dall'ernia, oppure deficit sfinterico. In questo caso il mancato intervento chirurgico può determinare quasi sicuramente la persistenza del deficit. Tuttavia, In caso di intervento chirurgico, la sicurezza della regressione del deficit non è assoluta, ma dipende fortemente dalla latenza di tempo intercorso tra la comparsa del deficit e la data dell'intervento.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Salve Dottore

Grazie della risposta.

Parlo di cruralgia perchè il dolore è localizzato soprattutto a livello del muscolo tibiale anteriore e, meno, nella parte anteriore laterale nella coscia.Non ho dolore nella parte posteriore della gamba.per questa ragione credo, se non sbaglio, si parli di cruralgia e non scitalgia.
Il deficit di forza c'è da circa 13 giorni.

Grazie dell'interessamento
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Attivo dal 2012 al 2018
Ortopedico, Neurochirurgo
Gentile signore,
La cruralgia è un sintomo doloroso che interessa l'inguine e la parte anterointerna della coscia, quindi non credo che collimi col sintomo da lei descritto. Per quanto riguarda il deficit motorio da lei citato, questo è un sintomo preoccupante: le consiglio di consultare un neurochirurgo per valutare l'effettiva presenza del deficit ed eventualmente il trattamento indicato. Cordiali saluti