Stenosi canale cervicale

Vorrei sottoporre la lettura di una RM che ha effettuato mio marito, 55 anni, con un ictus avuto nel 2004 e con esiti alla parte sx concernenti la perdita di sensibilità all'arto superiore e inferiore. Da circa un anno, però, appare pure la perdita di sensibilità nella parte dx e dopo vari esami gli viene prescritta una RM al rachide cervicale il cui referto riporto qui di seguito.
"Non si apprezzano alterazioni in corrispondenza della giunzione cranio-vertebrale. Rettilineizzazione del rachide cervicale con discrete alterazioni spondilo-disco-artrosiche dei corpi vertebrali. In particolare i dischi compresi nel tratto C3-C7 protrudono in sede postero- mediana comprimendo la corda midollare.
Il rilievo è più evidente al livello C4-C5 ove si apprezza una stenosi serrata del canale spinale con un'alterazione di segnale centromidollare. I diametri del canale spinale sono ridotti anche ai livelli C5-C6 e C6-C7."
Siccome viene ipotizzato un intervento chirurgico vorrei chiedere quali rischi ci sono e dove sarebbe meglio eseguire questo tipo di intervento. Vi ringrazio e resto in attesa di una vostra risposta.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,

la RM, stando alla trascrizione del referto, evidenzierebbe un quadro di spondilo-disco-artrosi a più livelli, con verosimile compressione del midollo e di radici nervose.
Per poter formulare la diagnosi precisa e quindi la conseguente terapia, è indispensabile una accurata visita medica,poichè sola da essa si può capire se è necessario intervenire chirurgicamente, a quale livello e con quale tecnica o, di contro, impostare una terapia conservativo-fisiokinesica che, però, nel caso di Suo marito intuitivamente non credo utile.
Infatti, sempre riferendomi a quanto Lei dice, la necessità di intervenire sembra alquanto sollecita.

La scelta chirurgica ovvero la tecnica da utilizzare non la si può decidere nè indicare a distanza poichè sono da valutare diversi parametri clinici e radiologici per scegliere per esempio la via di approccio, anche se oggi la via utilizzata e indicata è quella con accesso anteriore.
Se in mani esperte, il rischio chirurgico può considerarsi del tutto irrisorio.

Gentile signora, in Italia ci sono molte neurochirurgie dove si eseguono questi tipi di interventi, ma se chiede a un neurochirurgo <dove sarebbe meglio eseguire questo tipo di intervento> quale risposta si aspetta?

Disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, invio

Cordiali saluti
Dr. Giovanni Migliaccio
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dopo
Utente
Utente
Ha ragione, la mia domanda è stata del tutto sconsiderata e le chiedo scusa, ma quando si è sottoposti a prove del genere nella vita si perde il lume della ragione.
Intanto, la ringrazio tantissimo delle sue delucidazioni e valuteremo il da farsi. Cordiali saluti.