Risonanza colonna
Salve mi chiamo Alessandra e dopo un incidente d'auto con soccorso poco corretto da parte del p.s ho effettuato a distanza di un anno questa risonanza che pero' non ho ancora portato da uno specialista. Ora che è passato un anno e mezzo sono dolorante, la schiena è tutta bloccata a periodi alterni. in questo momento il dolore è concentrato nel collo e scende fin dietro la scapola sx ma diciamo che mi sento come se fossi caduta da un grattacielo. Vi prego qualcuno nel frattempo puo' anticiparmi qualcosa? Devo fare l'elettromiografia e prendere un appuntamento ma potete aiutarmi? Vi prego.
L'esame è stato eseguito con tonogrammi sagittali in T1eT2 e assiali in T2. Atteggiamento verticalizzato del rachide cerv, come per contrattura antalgica su verosimile base post-traumatica. Iniziali note degenerative discali piu' evidenti a livelli di L4-L5 e l5-s1. A livello di C4C5 si rileva minima protr.disc.mediana associata ad iniziale osteofitosi retrosomatica che impronta lievemente lo spazio subaracnoideo anteriore.A livello di C6-C7 si apprezza iniziale protr. discale paramedianalaterale sx associata a minima osteofitosi retrosomatica che impronta lievemente lo spazio subaracnoideo anteriore. Non si rilevano significative protrusioni discali a livello degli spazi intersomatici dorsali. Si evidenzia irregolarità con avvallamento delle limitanti somatiche del soma di D8, della limitante somatica inferiore del soma D7 e in misura minore della limitante somatica inf. del soma di D9 verosimilmente riconducibili ad ernie di Schmorl. A livello di D12-L1 si osserva minima protr. discale paramediana laterale sx associata a lieve osteofitosi retrosomatica con iniziale impronta sul sacco durale. A livello di L4-L5 è presente protrusione discale mediana-paramediana dx che impronta lievemente il sacco durale. A livello di L5-S1 si apprezza iniziale protrusione discale ad ampio raggio piu' estesa in sede mediana che contatta in sacco durale.Le dimensioni del carattere vertebrale appaiono nella norma. Aspetto con ansia un vostro consiglio, ringrazio vivamente e porgo i miei piu' sinceri saluti, Alessandra
L'esame è stato eseguito con tonogrammi sagittali in T1eT2 e assiali in T2. Atteggiamento verticalizzato del rachide cerv, come per contrattura antalgica su verosimile base post-traumatica. Iniziali note degenerative discali piu' evidenti a livelli di L4-L5 e l5-s1. A livello di C4C5 si rileva minima protr.disc.mediana associata ad iniziale osteofitosi retrosomatica che impronta lievemente lo spazio subaracnoideo anteriore.A livello di C6-C7 si apprezza iniziale protr. discale paramedianalaterale sx associata a minima osteofitosi retrosomatica che impronta lievemente lo spazio subaracnoideo anteriore. Non si rilevano significative protrusioni discali a livello degli spazi intersomatici dorsali. Si evidenzia irregolarità con avvallamento delle limitanti somatiche del soma di D8, della limitante somatica inferiore del soma D7 e in misura minore della limitante somatica inf. del soma di D9 verosimilmente riconducibili ad ernie di Schmorl. A livello di D12-L1 si osserva minima protr. discale paramediana laterale sx associata a lieve osteofitosi retrosomatica con iniziale impronta sul sacco durale. A livello di L4-L5 è presente protrusione discale mediana-paramediana dx che impronta lievemente il sacco durale. A livello di L5-S1 si apprezza iniziale protrusione discale ad ampio raggio piu' estesa in sede mediana che contatta in sacco durale.Le dimensioni del carattere vertebrale appaiono nella norma. Aspetto con ansia un vostro consiglio, ringrazio vivamente e porgo i miei piu' sinceri saluti, Alessandra
[#1]
Neurochirurgo
Gent.le Sig.ra,
tutto sommato non sarei così preoccupato come sembra esserlo Lei, anche se effettivamente dolorante su tutta l'estensione del rachide vertebrale; infatti i dolori da Lei denunciati e localizzati sul tratto cervico-dorsale, sono assolutamente compatibili con la rettilineizzazione della colonna vertebrale, probabilmente in seguito al trauma subito. E' probabile che Lei non abbia eseguito alcuna terapia riabilitatoria post-traumatica, comunque allo stato attuale mi sembra che necessiti di una buona fisioterapia posturale per riportare in lordosi il tratto cervicale e permettere ai dischi intervertebrali di lavorare meglio. cordialmente
tutto sommato non sarei così preoccupato come sembra esserlo Lei, anche se effettivamente dolorante su tutta l'estensione del rachide vertebrale; infatti i dolori da Lei denunciati e localizzati sul tratto cervico-dorsale, sono assolutamente compatibili con la rettilineizzazione della colonna vertebrale, probabilmente in seguito al trauma subito. E' probabile che Lei non abbia eseguito alcuna terapia riabilitatoria post-traumatica, comunque allo stato attuale mi sembra che necessiti di una buona fisioterapia posturale per riportare in lordosi il tratto cervicale e permettere ai dischi intervertebrali di lavorare meglio. cordialmente
[#2]
Utente
Gentilissimo Dottore,
la ringrazio infinitamente. Il problema è soltanto uno, gli accertamenti fatti li ho effettuati su mia iniziativa. Ho avuto un incidente autostradale con macchina rottamata e devo ringraziare non so chi per essere qui a scriverle. Ho avuto un trauma dorsale, cervicale, nasale, toracico, sterno clavicolare, cefalea emicranica post traumatica con vertigini. Al pronto soccorso dopo ore di attesa non mi hanno neppure tenuta in osservazione. Ho passato dei mesi da incubo visto che per quanto mi è stato detto in seguito alla botta infiammazione del trigemino. Dopo cinque mesi di antiepilettici ho interrotto gradualmente la terapia ma non ho fatto altro. Niente fisioterapia, nessun esame se non la risonanza. Mi piacerebbe avere anche un consulto personale con lei visto che si avvicina anche nelle zone di Roma perchè vorrei essere seguita da uno specialista. purtroppo ad oggi il dolore è lancinante, pelsante su alcuni tratti ma sembra che il collo non riesca a sostenere il peso della testa. A chi mi devo rivolgere, lei mi puo' aiutare, non ho idea di chi sia lo specialista a cui far riferimento, lei, un ortopedico. Non sono allarmata ma le scrivo in situazione di grande difficoltà. E' una torura questa e a distanza di quasi due anni dall'incidente non si vede la via d'uscita tra mal di testa e colonna. La ringrazio infinitamente, non immagina quanto sollievo mi porta già soltanto parlare con un medico competente. Cordialmente Alessandra
la ringrazio infinitamente. Il problema è soltanto uno, gli accertamenti fatti li ho effettuati su mia iniziativa. Ho avuto un incidente autostradale con macchina rottamata e devo ringraziare non so chi per essere qui a scriverle. Ho avuto un trauma dorsale, cervicale, nasale, toracico, sterno clavicolare, cefalea emicranica post traumatica con vertigini. Al pronto soccorso dopo ore di attesa non mi hanno neppure tenuta in osservazione. Ho passato dei mesi da incubo visto che per quanto mi è stato detto in seguito alla botta infiammazione del trigemino. Dopo cinque mesi di antiepilettici ho interrotto gradualmente la terapia ma non ho fatto altro. Niente fisioterapia, nessun esame se non la risonanza. Mi piacerebbe avere anche un consulto personale con lei visto che si avvicina anche nelle zone di Roma perchè vorrei essere seguita da uno specialista. purtroppo ad oggi il dolore è lancinante, pelsante su alcuni tratti ma sembra che il collo non riesca a sostenere il peso della testa. A chi mi devo rivolgere, lei mi puo' aiutare, non ho idea di chi sia lo specialista a cui far riferimento, lei, un ortopedico. Non sono allarmata ma le scrivo in situazione di grande difficoltà. E' una torura questa e a distanza di quasi due anni dall'incidente non si vede la via d'uscita tra mal di testa e colonna. La ringrazio infinitamente, non immagina quanto sollievo mi porta già soltanto parlare con un medico competente. Cordialmente Alessandra
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 03/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.