Stabilizzazione vertebrale
salve-ho 47 anni.Da quando avevo 30 anni soffro di mal di shiena con ripetuti episodi di colpo della strega che negli anni imipegavano sempre piu tempo a risolversi sino a quando uun episodio piu forte del solito ha prodotto anche un ernia del disco in l4-l5 mentre sino ad allora i referti di lastre e risonanze fatte ngli anni riportavano solo problemi di discopatia.Da li' ho iniziato tutta la trafila di interventi non invasivI(ozono ,fisio terapia,nucleoaspirazione,inserimento di un dist. vertebrale aperius )fino a quando per scarsi risultati mi e' stato eseguito un interv. di discectomia in l4-l5 con rimozione dell'aperius nel marzo 2008.Ma a distanza di cinque anni(16 gennaio 2013)con l'aumento di instabilità e relativi mal di schiena alle minime sollecitazione e con l'insorgere a pochi mesi dall'intervento di nuovi problemi come un forte dolore ad entrambi i talloni che aumentava nei periodi con piu' mal di schiena e sentendomi pressoche' inabile ho accettato mio malgrado un intervento di stabilizzazione ed asportazione del disco l4-l5 con tanto di inserimento di cage;la risonanza effetuata qualche mese prima dell'intervento cosi' recitava: Esiti di intervento chirurgico in corrispondenza di l4-l5;regolare allineamento dei metameri lombari;modesti fenomeni di spondilo artrosi estesi a tutto il tratto esaminato;iniziali segni di spondilosi;in corrspondenza di l4-l5spazio ridotto con presenza di protusione discale posteriore che assume caratteristiche di ernia discale post. mediana-paramediana bilaterale che impronta il profilo anteriore del sacco durale e impegna erntranbi i neuroforami con conseguente conflitto radicolare mentre a livello di l5-s1 il disco appare ridotto in altezza con alterazione del segnale per disidratazione,protude diffusamente nel canale spinale in direzione mediana paramediana destra,improntando il profilo anteriore del sacco durale e impegnando entrambi i neuroforami con conseguente interessamento delle radici corrispondenti.Regolare per segnale e morfologia il tratto di midollo spinale compreso nell'esame,il cono e l'epicono midollare.
A circa 15 gg. dall'int.,mi e' stato detto che questo e' riuscito,ma io ho avvertito gia' da subito un dolore alla schiena(a parte i dolorini della ferita comunque sopportabili e in regressione) che mi costringe ai fans e all'uso continuo di un busto (a volte ne metto 2 uno sopra l'altro)ed un peggioramento del dolore ai piedi in posizione eretta che mi costringe all'uso di suolette e talloncini;ora a distanza di oltre un mese avverto una sensazione di assoluta inabilita'e peggioramento sia rispetto a prima dell'intervento che all'immediato post int.nonostante sia a riposo totale
E' questo che DISPERATAMENTE chiedo:e'possibile che sia troppo presto per un minimo segnale di ripresa,non e' che il tratto stab.non sia sufficente o errato,cosa comporta una stab. anche in l5-s1,se ne puo uscire da questa situazione,cosa chiedere al neurochirurgo alla prossima visita.
GRAZIE
A circa 15 gg. dall'int.,mi e' stato detto che questo e' riuscito,ma io ho avvertito gia' da subito un dolore alla schiena(a parte i dolorini della ferita comunque sopportabili e in regressione) che mi costringe ai fans e all'uso continuo di un busto (a volte ne metto 2 uno sopra l'altro)ed un peggioramento del dolore ai piedi in posizione eretta che mi costringe all'uso di suolette e talloncini;ora a distanza di oltre un mese avverto una sensazione di assoluta inabilita'e peggioramento sia rispetto a prima dell'intervento che all'immediato post int.nonostante sia a riposo totale
E' questo che DISPERATAMENTE chiedo:e'possibile che sia troppo presto per un minimo segnale di ripresa,non e' che il tratto stab.non sia sufficente o errato,cosa comporta una stab. anche in l5-s1,se ne puo uscire da questa situazione,cosa chiedere al neurochirurgo alla prossima visita.
GRAZIE
[#1]
Neurochirurgo
Gentile Utente,
nel suo caso starei tranquillo in quanto l'andamento della sua situazione può rientrare perfettamente nella norma. A volte osserviamo riprese più lente dopo un intervento di stabilizzazione. Spesso è proprio l'evitamento completo della mobilizzazione che può peggiorare le contratture e quindi i dolori e prolungare la ripresa. Nel postoperatorio è importante aumentare progressivamente la mobilizzazione della colonna e se i colleghi le hanno detto che tecnicamente non ci sono stati problemi, non vi dovrebbero essere controindicazioni al movimento, anche se inizialemente può sentire più dolore. Riprendeno l'attività muscolare questi si rilassano e si decontratturano con una normalizzazione del quadro.
Se i suoi dolori sono invece veramente intensi e soprattutto nelle gambe, allora è indicata una TC lombare per verificare la posizione delle viti e della/e cage. Inoltre, completerei le indagini con una RMN lombare per vedere la condizione dello spazio L5/S1. Quest'ultima la farei però a partire da 6 settimane postoperatorie per non avere rimaneggiamenti postoperatori che possono inficiare la qualità delle immagini.
Se dovesse essere necessario intervenire poi anche sullo spazio L5/S1 è una cosa che si può fare tranquillamente. Discuterei proprio della TC e RMN con i colleghi che non dovrebbero avere problemi a farglieli fare e poi a discutere con lei i risultati.
Con i migliori saluti
nel suo caso starei tranquillo in quanto l'andamento della sua situazione può rientrare perfettamente nella norma. A volte osserviamo riprese più lente dopo un intervento di stabilizzazione. Spesso è proprio l'evitamento completo della mobilizzazione che può peggiorare le contratture e quindi i dolori e prolungare la ripresa. Nel postoperatorio è importante aumentare progressivamente la mobilizzazione della colonna e se i colleghi le hanno detto che tecnicamente non ci sono stati problemi, non vi dovrebbero essere controindicazioni al movimento, anche se inizialemente può sentire più dolore. Riprendeno l'attività muscolare questi si rilassano e si decontratturano con una normalizzazione del quadro.
Se i suoi dolori sono invece veramente intensi e soprattutto nelle gambe, allora è indicata una TC lombare per verificare la posizione delle viti e della/e cage. Inoltre, completerei le indagini con una RMN lombare per vedere la condizione dello spazio L5/S1. Quest'ultima la farei però a partire da 6 settimane postoperatorie per non avere rimaneggiamenti postoperatori che possono inficiare la qualità delle immagini.
Se dovesse essere necessario intervenire poi anche sullo spazio L5/S1 è una cosa che si può fare tranquillamente. Discuterei proprio della TC e RMN con i colleghi che non dovrebbero avere problemi a farglieli fare e poi a discutere con lei i risultati.
Con i migliori saluti
[#2]
Ex utente
La ringrazio dott. Cacciola per la sua esaustiva e celere risposta.Mi tranquiliizza ,cerchero' di non avere fretta,e la terro' a mente nei prossimi giorni e per la prossima visita di controllo, alla quale mi e' stato chiesto di presentarmi con una radiografia ,che faro' tra 15 gg. circa alla quale se non notero' perlomeno un minimo miglioramento soprattutto ai talloni , chiedero' inizialmente di verificare la riuscita dell'intervento e la corretta posizione di viti e cage.
Ancora mille grazie e non manchero' di aggiornarla su cio' che mi sara' detto alla visita.
Le porgo i piu' cordiali saluti.
Ancora mille grazie e non manchero' di aggiornarla su cio' che mi sara' detto alla visita.
Le porgo i piu' cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 18/02/2013.
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