Compatibilità angioma cavernoso

Salve, scrivo per il seguente problema:
Avevo dei continui mancamenti di memoria (senza svenimento ne caduta) e delle contemporanee allucinazioni uditive (in pratica io stesso quando li sentivo mi rendevo conto che non poteva essere, ma le allucinazioni uditive non sempre presenti) della durata massima di un minuto un minuto e 30.
Da qualche giorno ho fatto l'elettroencefalogramma ma è risultato tutto a posto. Adesso ho fatto RM del cervello e tronco encefalico e nel referto cio' che c'e' scritto è tutto normale tranne le ultime due righe che riporto:
Dopo contrasto si rivela disomogeneo enhancement.
Non evidenza di edema perilesionale.
I reperti sono compatibili con angioma cavernoso; le puntiformi iperintensità nelle seguenze ponderate in T1 denunciano un recente sanguinamento..

Ecco adesso mi hanno detto di procedere ad un ricovero presso Neurochirurgia volevo sapere cosa comporta tale diagnosi e come comportarsi.

Un ringraziamento anticipato per la Vostra eventuale risposta.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gentile utente,
peccato che non racconti dove è situato l'angioma cavernoso che ha recentemente sanguinato.
L' EEG refertato normale ha scarso valore. L'esame di scelta sarebbe stato un EEG Holter con registrazione delle 24 ore.
Circa il quesito: va benissimo il ricoverò che sarà finalizzato ad un approfondimento diagnotico. Tranquillo poichè nessuno la potrà operare senza il suo consenso.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr. Otello Poli, ha perfettamente ragione su ciò che dice ma data la mia situazione attuale (mi riferisco alla situazione ansiosa che mi attanaglia) non rifletto neanche su ciò che debbo scrivere nella richiesta di un parere.
A tal proposito riporto la diagnosi completa che accompagna la risonanza magnetica:
Sono state eseguite seguenze con tecnica SE T1, TSET2, FLAIR e DWI sui diversi piani ortogonali.
L'esame è stato completato con ignezione endovenosa di contrasto paramagnetico e sezioni pondertalte in T1 secondo i 3 piani ortogonali.
Motivo dell'esame: Epilessia
In forma cranica posteriore il IV ventricolo è mediano, di forma e di dimensioni normali.
Non aree di alterato segnale nel parenchima degli emisferi cerebellari e del tronco.
A livello sovratentoriale i ventricoli laterali e i solchi sono di dimensioni nei limiti della norma per l'età.
<in sede temporale sinistra a livello ippocampale si apprezza alterazione focale d'intensità di segnale del diametro max sul piano assiale di 16 mm con aspetto moriforme caratterizzata da segnale disomogeneamente isointenso nelle sequenza ponderate in T1 con minuti focolai di iperintensità e dismogeneamente iperintesa nella seguenze pesate in T2; nelle seguenze FFE la lesione presenta marcata ipointensità periferica per presenza di emosiderina.
Dopo contrasto si rivela disomogeneo enhancement.
Non evidenza di edema perilesionale.
I reperti sono compatibili con angioma cavernoso; le puntiformi iperintensità nelle sequenze ponderate in T1 denunciano un sanguinamento recente.
Mi permetto di inserire anche delle istantanee tratte dalla mia risonanza magnetica.
www.longiweb.it/01.jpg
www.longiweb.it/02.jpg
www.longiweb.it/03.jpg
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Grazie

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Utente
Utente
Grazie per la risposta Dr. Otello Poli, ha perfettamente ragione su ciò che dice ma data la mia situazione attuale (mi riferisco alla situazione ansiosa che mi attanaglia) non rifletto neanche su ciò che debbo scrivere nella richiesta di un parere.
A tal proposito riporto la diagnosi completa che accompagna la risonanza magnetica:
Sono state eseguite seguenze con tecnica SE T1, TSET2, FLAIR e DWI sui diversi piani ortogonali.
L'esame è stato completato con ignezione endovenosa di contrasto paramagnetico e sezioni pondertalte in T1 secondo i 3 piani ortogonali.
Motivo dell'esame: Epilessia
In forma cranica posteriore il IV ventricolo è mediano, di forma e di dimensioni normali.
Non aree di alterato segnale nel parenchima degli emisferi cerebellari e del tronco.
A livello sovratentoriale i ventricoli laterali e i solchi sono di dimensioni nei limiti della norma per l'età.
<in sede temporale sinistra a livello ippocampale si apprezza alterazione focale d'intensità di segnale del diametro max sul piano assiale di 16 mm con aspetto moriforme caratterizzata da segnale disomogeneamente isointenso nelle sequenza ponderate in T1 con minuti focolai di iperintensità e dismogeneamente iperintesa nella seguenze pesate in T2; nelle seguenze FFE la lesione presenta marcata ipointensità periferica per presenza di emosiderina.
Dopo contrasto si rivela disomogeneo enhancement.
Non evidenza di edema perilesionale.
I reperti sono compatibili con angioma cavernoso; le puntiformi iperintensità nelle sequenze ponderate in T1 denunciano un sanguinamento recente.
Mi permetto di inserire anche delle istantanee tratte dalla mia risonanza magnetica.
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Grazie

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gentile utente,
allora visto che sappiamo, o almeno così pare leggendo la motivazione della richiesta dell'esame, di soffrire di epilessia (che sarà una epilessia focale temporale con o senza secondaria generalizzazione) e valutato come la RM evidenzi un angioma caveroso (o cavernoma) con recente sanguinamento intra-lesionale, credo che il ricovero sia finalizzato ad approfondire gli accertamenti per poi proporle un intervento neurochirurgico.
La indicazione deve essere posta dalla equipe neurochirurgica che eventualmente la sottoporrebbe a procedura chirurgica per la rimozione del cavernoma di 16mm temporo-ippocampale sinistro.
Da valutare rischi/benefici (ad esempio è l'emisfero sinistro ovvero quello dominante, dove risiedono oltre le aree motorie (che controllano l'emisoma controlaterale) compresa quella della espressione del linguaggio e quella comprensione del linguaggio; dall'altro lato la possibilità (possibilità e non certezza) di divenire libero da crisi: sarà da valutare pertanto di quale frequenza e tipologia stiamo parlando). Di ciò, se il senso del ricovero nel reparto di neurochirurgia, è quella ipotizzata: sarà più esaustivamente reso edotto dai colleghi del reparto medesimo.
Resta sempre punto fermo quanto detto al precedente contatto: una decisione su un eventuale procedura chirurgica può essere presa solo dal paziente eventualmente consigliato/coadiuvato dall'equipe che lo segue.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta Dr. Otello Poli è stato molto preciso e mi ha aiutato a capire ancor di piu' e a colmare la mia enorme ignoranza nel settore in cui tale ematoma mi ha proiettato da qualche gg.
Quello che in effetti io sto cercando di capire è proprio il rapporto rischi/benefici, non voglio essere generico ma l'impressione che ho avuto al primo controllo con un neurochirurgo (ospedale di CL) era quella di operarmi comunque senza ascoltarmi tanto sugli effetti che tale cavernoma mi provoca e non avendo neanche il minimo buon senso nel comunicarmi la notizia (tragica per l'interessato) parlando con il collega in mia presenza e dicendo: Entriamo da qui, fino a questo punto e poi effettuando un taglio in tale area per arrivare al punto, girandosi verso di me e chiedendomi se ero mancino.
Io cerco di capire se è possibile vivere con tale ospite in quanto le crisi che ho sono veramente lievi e non pregiudicano,al momento, la mia vita mentre capisco, sempre da ignorante, quanto pericolosa e piena di rischi possa essere un intervento chirurgico per rimuovere l'ospite indesiderato.
Accetto volentieri le Sue indicazioni sull'utilità di approfondire la situazione sulle mie condizioni con un eventuale ricovero.
Grazie infinitamente per la Sua disponibilità.