La lesione frontale parasagittale sinistra non evidenzia altrsì sostanziale variazione del suo

Gent. Dottore, nel giugno 1997, a seguito di crisi epilettica con perdita di coscienza, mi è stato diagnosticato un meningioma parasagittale frontale sx, di dimensione 1,5 cm.
Mi è stato prescritto un trattamento a base di fenobarbitale (200 mg al giorno). Durante il periodo di Natale 2007 ho interrotto di mia iniziativa la cura e dopo 7 giorni ho avuto una seconda crisi epilettica con perdita di coscienza e rottura del setto nasale a seguito di caduta. Ho ripreso la cura a base di fenobarbitale e a allora ad oggi il meningioma è stato completamente asintomatico. nessuna crisi o altro disturbo.
REFERTO TAC ESEGUITA IL 3.5.2002 : Sezione assiale di 5mm sia in condizioni basali che dopo Inf. ev. di mdc. - In regione frontale parafalciale sn si conferma la presenza del noto processo espansivo, di circa 1,5 cm
di diametro massimo, isodenso in condizioni basali con piccole componenti calcificate periferiche, dotato dopo mdc di discreto enhancement, da riferire verosimilmente al meningioma. Non alterazioni focali della densità
del parenchima cerebrale. Il sistema ventricolare è in sede, di normale ampiezza.
Si è rilevata nel corso degli anni una lieve crescita dello stesso. Da RMN eseguita nel mese di ottobre 2009 le dimensioni dello stesso erano di 3,2 cm. Nessuna variazione fino alla risonanza effettuata l' 1.8.2012.
Nell'ultima risonanza effettuata in data 21.3.2013 risulta quanto segue:
"Controllo precedente dell'1.8.2012. nell'attuale esame si nota incremento dell'edema perilesionale ed un modesto aumento degli effetti compressivi sul ventricolo laterale di sinistra, La lesione frontale parasagittale sinistra non evidenzia altrsì sostanziale variazione del suo aspetto, segnale e comportamento dopo contrasto. Si consiglia valutazione neurochirurgica.
Attualmente assumo una compressa di Kreppa da 500mg al mattino e una alla sera senza alcuna crisi o altro disturbo.
Le volevo chiedere cos'è un edema perilesionale e se secondo lei è necessario o meno asportare detto meningioma, visto che fino all'esame dell' 1.8.2012 mi era stato sconsigliato dal mio neurochirurgo.
Grazie per l' attenzione che vorrete dedicarmi e in attesa di un vostro cortese riscontro, colgo l'occasione per porgere i migliori saluti.
Giuseppe Renzelli
[#1]
Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Gent.le Sig.re
non sono dello stesso avviso del Collega che le ha sconsigliato l'intervento per vari motivi:
1) la lesione nel corso degli anni si è raddoppiata e forse anche più
2) la lesione è sintomatica, ossia la costringe ad una terapia farmacologica che probabilmente dovrà anche rivedere
3) la lesione sta creando una reazione edemigena (ossia imbibizione di acqua nel tessuto cerebrale) che comporta sofferenza del tessuto nervoso stesso.
4) la lesione è di dimensioni tali che attualmente un Neurochirurgo con un pò di esperienza la pùò asportare senza grossolane difficoltà. cordialmente
[#2]
dopo
Utente
Utente
Nel ringraziarla sentitamente per l'utilissimo consulto specialistico, Le volevo solo segnalare che il mio Neurochirurgo mi ha sconsigliato l'asportazione del meningioma nelle visite precedenti a quest'ultima poichè dai referti delle RM non risultava alcun edema perilesionale e la crescita del meningioma era ferma da anni. Essendo lo stesso assente fino a mercoledi prossimo, non ho avuto modo di recarmi a visita con l'ultimo esame. Credo, comunque, che sarà di sicuro del suo stesso parere.
Approfitto della sua estrema gentilezza e competenza per chiederle se l'intervento per l'asportazione del meningioma è urgente oppure se posso organizzarlo con calma nel corso di questa primavera.
Cordialmente
[#3]
Neurochirurgo attivo dal 2012 al 2013
Neurochirurgo
Dipende dal grado di edema, che comunque può essere trattato anche farmacologicamente per qualche tempo; credo che abbia tutto il tempo per valutare e decidere ma prima di questa estate dovrà aver risolto il problema. cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dopo visita effettuata in data 29 marzo, il mio Neurochirurgo mi ha consigliato l'immediato ricovero per asportazione del meningioma in quanto ha valutato che l'edema, allo stato, avrebbe potuto provocare improvvise crisi epilettiche. Mercoledì 3 aprile mi sono ricoverato, venerdi 5 ho subito l'asportazione del meningioma tramite craniotomia frontale e lunedi 8 sono stato dimesso dall'ospedale. Per circa una settimana a causa di forti dolori e di esagerati ematomi sulla fronte e intorno agli occhi sono stato costretto a letto e al buio visto che la luce mi provocava enorme disagio.
Il 18 aprile mi sono stati tolti i punti di sutura (20) e a distanza di 28 giorni la ferita esterna è quasi totalmente chiusa a parte qualche piccola residua crosta. Continuo ad avere sensazioni di fastidio e bruciore alla testa, soprattutto nelle ore notturne e forti dolori nella zona dove era posizionato il meningioma. Inoltre durante il giorno mi sento spossato e stanco e non ho alcuna voglia di uscire fuori di casa; mi capita di non ricordare quello che è successo nei giorni precedenti oppure di dimenticare i nomi degli amici e conoscenti che vengono a farmi visita a casa.
Le chiedo:
Tutto ciò è normale?
La ferita interna quanto impiegherà a chiudersi definitivamente?
Riguardo al lavoro, visto che la mia qualifica è di operatore computer (6 ore di continuo davanti al terminale) è consigliabile riprendere l'attività immediatamente oppure aspettare ancora un pò?
Sono allenatore di pallavolo, secondo lei potrò riprendere la mia attività? E se si fra quanto tempo?
Grazie della cortesia riservatami.