RISULTATI RMN CRANIO

PAZIENTE : anni 49 SESSO M.
RMN CRANIO TECNICA DI ESAME : SEQUENZE SE PESATE IN T1, DP E T2 E SEQUENZA FLAIR NEI PIANI ASSIALI, CORONALI E SAGITTALI.

REPERTO R.M.: ESTESA AREA DI ALTERATO SEGNALE NELLA EMISEZIONE SINISTRA DELLA FOSSA CRANICA POSTERIORE.
LA LESIONE E' PARA-VERMIANA ED EMISFERICA CEREBELLARE SINISTRA, CON AMPIA COMPONENTE CISTICO-CIOLLIQUATIVA MEDIALE.
DISCRETO EDEMA PERI-LESIONALE.
COMPRESSIONE DEL QUARTO VENTRICOLO(SPECIE DEL RECESSO POSTERO-LATERALE SINISTRO), CHE APPARE DISLOCATO IN AVANTI ED A DESTRA.
DILATAZIONE DEL SISTEMA VENTRICOLARE SOPRA-TENTORIALE, CON SEGNI DI INIZIALE TRASUDAZIONE LIQUORALE TRANS-EPENDIMALE.
IL REPERTO E' DA RIFERIRE AD UNA PATOLOGIA ESPANSIVA LATERALE SINISTRA IN FOSSA CRANICA POSTERIORE, CON OGNI VEROSIMIGLIANZA INTRA-ASSIALE.
GRAZIE
[#1]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
la NMR evidenzia la presenza di una lesione espansiva in fossa cranica posteriore che, esercitando una compressione sul quarto ventricolo, provoca la dilatazione di tutto il sistema ventricolare( idrocefalo) . Anche se Lei non descrive i suoi sintomi attuali, ed indipendentemente da essi, e' assolutamente necessario che Lei esegua una visita urgente da un collega neurochirurgo della sua zona per fare visionare le immagini e predisporre il trattamento del caso. Rimango a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente

dr. Pietro Brignardello
pietrobrignardello@gmail.com
www.pietrobrignardello.it
www.pietrobrignardello.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta, la visita dal neurochirurgo e' fissata per martedi.
I disturbi che avverto sono:
perdita dell'equilibrio;
lievi disturbi alla vista;
mal di testa nella zona sx posteriore;
sonnolenza.
Grazie
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
I disturbi da Lei riferiti sono sicuramente compatibili con la lesione descritta e con la presenza dell'idrocefalo. Il collega neurochirurgo che la visiterà le spiegherà tutto in dettaglio, anche per quello che riguarda il trattamento. Rimanendo sempre a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Lo so che non e' facile rispondere, ma in casi analoghi e' stato necessario l'intervento chirurgico, se possibile, o vi e' una terapia con radiazioni, ho letto del gamma knife.
Perdoni per il disturbo.
Grazie
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Purtroppo mi è difficile rispondere senza vedere le immagini della NMR. Ad ogni modo, indicativamente, ritengo che sia in primo luogo necessario trattare l'idrocefalo. Per quello che riguarda la lesione espansiva, che sta apparentemente esercitando un notevole effetto compressivo, direi che sia indicato l'intervento chirurgico di asportazione in modo da eliminare la compressione stessa. Come Le dicevo nella precedente risposta, sarà il collega che la visiterà e potrà valutare di persona le immagini, a poterLe consigliare la soluzione più adatta. Sono sempre a disposizione per eventuali altri chiarimenti e La saluto cordialmente
[#6]
Utente
Utente
Salve ed auguri.
Sono stato ricoverato il 7 dicembre e lunedi 9 sono stato operato.
Intervento chirurgico: Si punge il ventricolo laterale dx con reperto di deflusso liquorale ad altissima pressione. Si colloca il drenaggio ventricolare, raccordato a sacca esterna. Incisione inion-C7. Craniectomia suboccipitale mediana. Aperta la dura, si punge la cisterna magma e si rileva ancora una persistente ipertensione. Corticectomia a livello dell'emisfero sinistro. Si individua tessuto patologico fra 1 e 2 cm. di profondita'. Contrariamente a quanto mostrato dalla RM, non vi sono cavita' cistiche ma tessuto necrotico. Rimozione della CUSA fino al IV antero medialmente e fino alla dura superiormente e lateralmente. Emostasi Chiusura dura. Muscolo Cute.
Dopo due giorni in terapia intensiva sono ritornato in reparto.
Data la persistenza del quadro di idrocefalo, si e' proceduto ad impianto di derivazione ventricolo-peritoneale destra (valvola Pudenz ad alta pressione, catetere addominale a bassa pressione).
TC e RM cerebrale mostrano gli esiti chirurgici, la risoluzione del quadro di idrocefalo, in assenza di complicanze.
Esame Istologico: parenchima cerebellare ad architettura conservata. Sonoi presenti numerosi vasi ectasici con parete ispessita di vario calibro. Malformazione vascolare suggestiva di malformazione artero venosa (MAV).
Dimesso il 24 dicembre
terapia medica: Clexane 4000 U.I. (sospensione a cura del medico), Bentelan per 5 gg., Ranitidina 150 per 5 gg.
All'uscita della sala operatoria il neurochirurgo riferiva ai familiari che a suo parere si trattava di una malformazione tumorale maligna augurandosi di essere smentito dall'esame istologico.
Avuto l'esame istologico lo stesso neuroc. richiedeva al laboratorio ulteriori accertamenti in quanto non corrispondente a quanto egli aveva visto durante l'operazione. L'esito successivo confermava la MAV.
Quali complicanze puo' dare la valvola impiantata?
Posso condurre una vita normale?
E' normale qualche linea di febbre nei giorni seguenti le dimissioni.
Devo ritornare tra un mese per la visita, previa RMN encefalo mdc+ angio RM vasi intracranici.
La MAV potra' riformarsi?
Il quarto ventricolo potra' riprendere una seppur minima funzionalita'.
Grazie per il tempo che vorra' dedicarmi.
Auguri di buon Anno.

[#7]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
mi fa piacere che sia andato tutto bene.
Le complicanze più comuni della valvola ( derivazione ventricolo-peritoneale) sono legate alla possibilità di infezioni e di malfunzionamento, che ovviamente non è affatto detto che si verifichino. In assenza di complicanze una derivazione ventricolo-peritoneale può essere tenuta per tutta la vita senza dare problemi. Per quello che riguarda la natura della lesione asportata, se si tratta effettivamente di una MAV e se questa e' stata completamente asportata, non vi è rischio di recidiva. Sui tempi di ripresa delle normali attività e' meglio che chieda direttamente al collega che ha eseguito l'intervento che ovviamente conosce meglio la sua situazione attuale. Le faccio i migliori auguri e La saluto cordialmente
[#8]
Utente
Utente
Buonasera dottore.
Ho trovato una vecchia RMN fatta nel 2001, non si evidenzia alcuna lesione tipo quella riscontrata con la recente RMN.
La MAV e' del tipo acquisita? o poteva essere presente fin dalla nascita.
Le chiedo questo perche' ho due bambini piccoli e mi preoccupo se devo sottoporli ad eventuali controlli.
Grazie e cordiali saluti.
[#9]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
e' difficile rispondere senza vedere le immagini. Le consiglio di far vedere la vecchia NMR al collega che ha eseguito l'intervento, che potrà così confrontarla con quella attuale e valutare se effettivamente la lesione non era presente nella vecchia NMR. La saluto cordialmente
[#10]
Utente
Utente
Ringraziandola per l'attenzione prestata le invio via mail i risultati delle ultime RMN, compreso la prima e la lettera di dimissioni, in attesa della visita di controllo e' modificato il quadro clinico?
Cordiali saluti
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
in base ai referti delle NMR eseguite a Febbraio e a Luglio 2014, sembrerebbe esserci una lesione a livello cerebellare sinistro di non univoca interpretazione ( semplice esito chirurgico? residuo della lesione precedentemente asportata? recidiva?). A distanza mi è purtroppo impossibile fornire una risposta precisa. E' senza dubbio opportuno un controllo da parte del collega che ha eseguito l'intervento che,visionando le immagini, potrà fornirLe tutte le spiegazioni. Rimanendo sempre disponibile per eventuali ulteriori chiarimenti, La saluto cordialmente
[#12]
Utente
Utente
Egregio dottore oggi ho effettuato la visita di controllo, il dottore dice che:
-La zona interessata dal l'asportazione della precedente operazione risulta invasa da materia non definibile;
-per definire il quadro clinico ha deciso di sottopormi ad una risonanza tridimensionale per poi decidere di intervenire di nuovo per asportare la " materia";
-dalla visita il quadro e' abbastanza preoccupante.
Volevo inoltre riferire che nel periodo febbraio agosto ho avuto frequenti episodi di pressione arteriosa alta con picchi oltre 200 con tremori su tutto il corpo, trattata con lasix-.Possono detti episodi aver provocato la lesione o aver provocato il riformare di una mav- o aver provocato una lesione dei capillari o emorragia tale da riempire la cavita' conseguente all' operazione?
Inoltre
-la valvola non funziona più in quanto e' ripresa la funzionalita' originaria;
Se le invio i file riportati sui cd delle risonanze può visionari?
Grazie per l'attenzione, ma il dottore insiste per l'operazione.
cordiali saluti

-
[#13]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
mi invii pure i file dei cd delle risonanze.Per quello che riguarda l'ipertensione arteriosa, non è responsabile della formazione della lesione. La saluto cordialmente
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Utente
Utente
Le invio per email i file dell'ultima Rmn, li ho divisi in piu' file per la dimensione degli stessi. Se dovessero verificarsi problemi di ricezione mi avvisi.
Grazie
[#15]
Utente
Utente
Grazie per la disponibilita', domenica sara' effettuata la Rmn e lunedi sapro' i risultati.
[#16]
Utente
Utente
Egregio dottore leggo di intervfenti al cervello effettuati con il paziente sveglio (awakesurgery) per evitare danni permanenti, potrebbe essere adottato in questo caso?. Se si visto che alla struttura non lo effettuano puo' indicarmi qualche struttura in cui viene praticato, se naturalmente ritiene detto intervento valido.
Inoltre interventi tipo gamma knife o simili, senza intervenire chirurgicamente, non sono adatti al caso ?
Grazie ancora per il tempo e la pazienza dedicata, buona serata.
[#17]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
la chirurgia da sveglio non e' indicata in quella sede. Per quello che riguarda la gamma knife dipende dall'istologia della lesione che però nel suo caso non è chiara. Pertanto, insieme al collega che aveva eseguito l'intervento, dovrà valutare l'opportunità di un reintervento. Rimango sempre a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e La saluto cordialmente
[#18]
Utente
Utente
Perdoni l'insistenza ma questa lesione era gia' presente nella Rmn prima dell'intervento o si e' evidenziata dopo, alla visita seguente la Rmn del 6/2/2014 il dottore aveva detto che era tutto a posto. Si e' formata tra il 6 febbraio ed il luglio 2014?
Grazie mille e buona serata
[#19]
Utente
Utente
Un ultima considerazione e' relativa allo stato di salute, non ho alcuna difficolta' di movimento, linguaggio, dolore, vertigini, vomiti, memoria, e' così urgente eseguire l'intervento? Non ci sono ulteriori esami per approfondire.
Grazie e cordilai saluti
[#20]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
La lesione era presente alla risonanza di febbraio, tuttavia essendo il primo controllo dopo l'intervento poteva trattarsi di un esito chirurgico. La persistenza della lesione al controllo di luglio e la presenza di una compressione , fa sospettare la presenza di una recidiva. In questa ottica va considerata la necessità di un reintervento, indipendentemente dal fatto che in questo momento non siano presenti sintomi importanti. La saluto cordialmente
[#21]
Utente
Utente
Preg.mo dottore
le ho inviato una mail, puo' farmi sapere che ne' pensa.
Grazie e cordiali saluti
[#22]
Utente
Utente
Grazie..
La disturbero' , ringraziandola in anticipo, avuti i risultati dell' istologico e la lettera di dimissioni.
Ieri mattina mio fratello si e' alzato dal letto ed ha cominciato a camminare senza problemi, tranne appoggiarsi ogni tanto al muro.
Cordiali saluti
[#23]
Utente
Utente
Preg.mo dottore
è da stamane che mio fratello ha un po di febbre, 37- 37.5
è normale o può esserci qualche infezione in atto.
Grazie e buona serata.
[#24]
Utente
Utente
Inoltre è depresso, non vuole vedere nessuno e sta in camera da solo con la luce spenta.
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
un modesto rialzo febbrile dopo un intervento e' una eventualita' abbastanza frequente e di per se non preoccupante. I colleghi che stanno seguendo suo fratello, che possono valutare direttamente la situazione, potranno sicuramente fornirLe spiegazioni piu ' precise. La saluto cordialmente
[#26]
Utente
Utente
Il problema è che essendo domenica c è solo il medico di guardia che dice di non preoccuparsi e che domani ci sara' il dottore che lo ha operato.
grazie
[#27]
Utente
Utente
Preg.mo dottore
il 13 ottobre mio fratello e' stato dimesso (le invio lettera di dimissioni per email) continuando la cura antibiotica prescritta.
Tornato a casa ha ripreso a camminare piuttosto bene, si manteneva in piedi ed ha anche ripreso a guidare. Tutto normale fino a sabato scorso quando, dopo aver sospeso il trattamento antibiotico per l'infezione, ha avuto vertigini e sensi di sbandamento che gli impedivano di stare in piedi. Lunedi e' stato visitato da un neurologo che ha consigliato una tac di controllo, ieri ha effettuato la tac che non ha evidenziato particolari problemi ma a detta dei medici il cervelletto si e' espanso e cio' ha provocato questi sensi di sbandamento e vertigini. Hanno richiesto una Rmn per il 7 novembre e gli hanno prescritto del microser ed un integratore, nonche' attivita' di riabilitazione neuromotoria.
Le risposte inevase: perche' si e' espanso il cervelletto.?
Puo' riassorbirsi e quindi veder scomparire le vertigini ed il senso di sbandamento?
Naturalmente mio fratello e' sconfortato e depresso e vuole sempre stare a letto.
Grazie per il tempo che ci dedichera'.
[#28]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
non vedendo le immagini mi risulta difficile rispondere. Immagino comunque che con il termine "cervelletto espanso" si indichi una condizione di edema, vale a dire un rigonfiamento del cervelletto. Questa situazione può giustificare i disturbi lamentati da suo fratello,che dovrebbero migliorare una volta diminuito l'edema.La risonanza fornirà ulteriori indicazioni sull'evoluzione. La saluto cordialmente
[#29]
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Per ridurre l'edema o rigonfiamento non ci e' stata data alcuna cura.
E' normale, si ridurra naturalmente o bisogna assumere farmaci o altro?
Perdoni l'insistenza. Ma non ci sono stati dati nemmeno i risultati cartacei o file della tac.
Grazie e cordiali saluti
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
In caso di edema si effettua una terapia medica. Ribadisco però che non potendo visionare le immagini posso solo ipotizzare che si tratti effettivamente di un edema.E' consigliabile che Lei contatti il collega che ha eseguito l'intervento per farsi indicare la procedura più adeguata. Cordiali saluti
[#31]
Utente
Utente
Preg.mo dottore
ho contattato il medico che ha operato mio fratello il quale ha detto che non c'e' bisogno di alcun trattamento, intanto non ci sono miglioramenti relativamente alle vertigini sensi di sbandamento e difficolta' a stare in piedi.Prevale in questo momento la sfiducia, pertanto non avendo i risultati della tac oggi mio fratello ha effettuato una Rmn presso un altra struttura i cui risultati dovrebbero essere pronti domani, non appena in possesso provvedero' ad inviarglieli in modo da avere un quadro piu' preciso.
Il neurologo che lo ha in cura ipotizza, senza avere immagini, che il cervelletto espando e' dovuto all'asportazione della neoplasia che ha causato un nuovo equilibrio tra le varie parti cerebellari che si stanno adattando in assenza della lesione asportata. Non è al momento possibile stabilire l'evoluzione clinica, la riabilitazione neuromotoria è la parte più importante del trattamento di recupero.

Grazie e buona serata
[#32]
Utente
Utente
Risultato Rmn:
RMN CRANIO
Cod.Paz.: 3715
Età: 50 Sesso: M
Data Acc.: 23/10/2014

Esiti chirurgici a carico dell'emisfero cerebellare sinistro; lembo osseo in buona posizione; IV ventricolo ectasico sul versante sinistro e moderatamente attratto a sinistra.
Rispettato il flusso nel defile' trasverso-sigmoideo di sinistra.
Non si apprezzano residui di lesione,almeno alla fase senza infusione di gadolinio.
Presenza di catetere derivativo; estremità' prossimale in corno occipitale del ventricolo laterale destro.
Il restante reperto appare sovrapponibile al controllo pre-operatorio: minima sofferenza ipossica cronica a carico della sostanza bianca sopra-tentoriale bilateralmente; normali la corteccia cerebrale,i nuclei grigi profondi,i nervi cranici e le ghiandole annesse all'encefalo.
Normali i vasi encefalici visualizzati.
Il quadro richiede controllo tra tre mesi,soprattutto per la valutazione della cinetica liquorale (presenza di rischio,sebbene modesto,di evoluzione verso una "esclusione del IV").
In tale occasione.sara' utile eseguire l'esame senza e con infusione di gadolinio.

Le invio le immagini per mail.
In attesa di un suo riscontro.
Grazie e cordiali saluti
[#33]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr. Signore,
la risonanza mostra i normali esiti chirurgici senza complicanze particolari in atto.Pertanto, pur con i limiti di un consulto a distanza, penso che la cosa migliore sia, oltre che effettuare un nuovo controllo fra tre mesi come consigliato dal radiologo, concentrarsi sulla riabilitazione, che dovrebbe portare ad un miglioramento dei sintomi. La saluto cordialmente
[#34]
Utente
Utente
Grazie mille. Quindi non va effettuata nedduna te
rapia?
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Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
No, direi di no. Ovviamente faccia vedere la risonanza al collega che ha eseguito l'intervento( se non ne ha gia' preso visione) e si tenga sempre in contatto con lui per i controlli successivi. La saluto cordialmente
[#36]
Utente
Utente
Grazie ancora e buona serata.
[#37]
Utente
Utente
Egr. dottore, a seguito di dolori all'anca ho effettuato una risonanza i cui risultati invio sulla sua mail. puo' esserci un collegamento con gli interventi subiti?
Puo' indicarmi se lo ritiene uno specialista di medicitalia al quale sottoporre il caso?
Grazie e cordiali saluti
[#38]
Dr. Pietro Brignardello Neurochirurgo 391 27
Egr.Signore,
non vi sono collegamenti fra il problema all'anca e gli interventi subiti. Le consiglio, riguardo il problema all'anca, di richiedere una valutazione ortopedica. La saluto cordialmente
[#39]
Utente
Utente
Grazie e buon lavoro.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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