Intervento per meningioma

In seguito a una RM eseguita per altri motivi, mi è stato diagnosticato due anni fa un meningioma localizzato a livello della fossa cranica media sinistra, dell'ala dello sfenoide. All'epoca mi fu consigliato di tenerlo solo sotto controllo. Dopo due anni, una nuova RM mostra un accrescimento da 10-11 mm a 14 mm di diametro longitudinale massimo, con contorni netti e omogenei, e nessun altra alterazione visibile. A questo punto, seguendo il consiglio del neurochirurgo in seguito a visita, l'intenzione è quella di procedere al più presto con un intervento chirurgico, che secondo il chirurgo è in questo caso da considerare la strada primaria come efficacia risolutiva rispetto al gamma-knife da lasciare per eventuali interventi successivi se necessari. Se ho ben capito, il chirurgo procederebbe per la "via di Silvio". Per ora sono asintomatica, nessuno strabismo né vedo doppio, visita neurologica OK.
Fermo restando che ho massima fiducia nel chirurgo, ci sono però alcune questioni su cui gradirei anche il Vostro parere.

1. Un dubbio mi è venuto proprio qui leggendo altre risposte sull'argomento. Leggevo in una altra Vostra risposta che ormai "i risultati della radiochirurgia sono sovrapponibili a quelli dell'intervento chirurgico", peraltro con il vantaggio del minor rischio delle "sequele neurologiche".
1.bis Esiste una percentuale di rischio per quanto riguarda le "sequele neurologiche" con la chirurgia tradizionale? Ovviamente questo lo chiedo in generale, perché non potete vedere il mio caso specifico.

2. Tempi. Lo stesso chirurgo a cui vorrei affidarmi opera sia in struttura pubblica sia in struttura privata. Nel primo caso però la lista di attesa è di "alcuni mesi". Nel secondo invece non ci sarebbe attesa ma c'è ovviamente il fattore spesa, per quanto coperta in parte da un'assicurazione privata. Entrambe le strutture godono di buona fama e dispongono tra l'altra di terapia intensiva. Quanto all'equipe che opera insieme al chirurgo, sinceramente non so se sia la stessa o cambi. Il dubbio quindi è tra pubblico e privato, a parità di chirurgo. Capisco che la mia non è una vera e propria "urgenza" rispetto ad altre, ma secondo voi devo aver fretta o mi posso permettere di attendere qualche altro mese senza farmi troppe angosce? Il mio timore è di aver già atteso troppo, e che più si attende, più aumenta la pressione sulle zone circostanti e anche il rischio di infiltrazioni della parete del seno cavernoso, che se ben capisco sono poi difficili da trattare.

3. Clima. Forse quest'ultima domanda è stupida, ma... ci sono controindicazioni a eseguire l'intervento in piena estate, col caldo torrido, per quanto mitigato da condizionatori ecc.?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
è difficile rispondere con obiettività alle Sue domande, non avendo a disposizione le immagini.
In ogni caso, ci provo:


1) l'utilizzo della gamma-Knife può essere ripetuto senza problemi. L'indicazione a tale metodica deve essere data dallo specialista che ha esperienza diretta (cioè che la utilizza di routine) di essa.

2) Sempre con tutte le riserve del caso, credo che attendere qualche mese non modifichi la situazione, ma se Lei ha la possibilità economica e la Struttura è affidabile per tali interventi, decidendo per la via tradizionale e non per la gamma-Knife (ma consulti il neuroradiologo), va bene.

3) Gli interventi chirurgici non sono "clima-dipendenti"

Cordialmente
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Neurologo, Neurochirurgo attivo dal 2013 al 2016
Neurologo, Neurochirurgo
Egr. Signore,
in qualità di neurochirurgo, non posso che condividere quanto affermato dal Collega Dr. Migliaccio.
Puntualizzo che la chirurgia , in caso di meningioma, è da preferire al trattamento gamma-Knife, che andrebbe riservato qualora la rimozione sia risultata incompleta od in caso di recidiva.
Sanità pubblica o privata: ritengo che il rapporto medico-paziente sia fondamentale e prescinde dalla struttura. Ma la stessa deve essere adeguatamente dotata ( terapia intensiva postop).
Cordialmente.