Dtrax

Egregi dottori, da molti anni soffro di cervicobrachialgia, causata da "evidente unco-spondilo-discoartrosi compressiva C6-C7", con dolori irradiati alle braccia e al petto.
Dopo avere provato invano ogni tipo di terapia sono giunto all'età di 50 anni assumendo Lyrica (2 cp da 75mg al giorno) e dicloreum e flexiban al bisogno.
Nell'ultimo consulto da me chiesto, lo specialista mi ha prospettato, per la risoluzione dei miei problemi, un intervento mini-invasivo di artrodesi percutanea con metodo DTRAX. Essendo una tecnica piuttosto recente, volevo cortesemente avere un vostro parere riguardo alla opportunità, alla efficacia e ai possibili rischi di un tale intervento in una prospettiva di medio/lungo termine. Grazie molte

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
conosco la metodica anche se non ho esperienza diretta, ma essa ha determinate e precise indicazioni e non va considerata come una tecnica innovativa che sostituisce le precedenti.
Per sapere se è attuabile nel Suo caso sarebbe necessario conoscere innanzi tutto quali sono i Suoi sintomi e poi visionare le immagini della RM ed eventualmente approfondire la diagnosi con altri accertamenti
Cordialmente