Ernia del disco L5- S1

Buongiorno,
durante l'ultima settimana di lavoro in un negozio di gastronomia, notavo un dolore che man mano si intensificava lungo la gamba destra diventando pungente nella zona sotto l'anca. Dopo aver chiuso per il periodo estivo corrente e quindi 4 settimane fa il dolore diventava sempre pungente camminandoci sopra in modo tale da farmi zoppicare. Decisi comunque di partire per le vacanze osservando riposo assoluto. Il riposo assoluto a letto supino alternato a dei movimenti che non muovessero troppo la regione lombare. La scorsa settimana tornando a casa la situazione, nonostante il riposo, e nonostante la cura di bentelan iniezione associata all'oki iniezione e miotens nella parte intramuscolare dolorante per 5 giorni (prescritta dal pronto soccorso) il male è rimasto latente ed invalidante tant'e' che non riesco a riprendere l'attività in proprio. Il referto della RMN recita:
Il canale vertebrale ha ampiezza regolare. Disco L5 S1 assai sottigliato e ipointenso nelle sequenze T2 pesate per fenomeni involutivi. Si associa alterazione di segnale di tipo degenerativo cronico del midollo osseo adiacente alle limitanti somatiche. Si osserva protrusione ad ampio raggio associata a ernia mediana-paramediana sinistra che determina lieve impronta sul sacco durale. Il cono midollare ha morfologia e segnale nella norma. Vorrei che mi deste un parere sullo specialista al quale potermi rivolgere eventuali disponibilità da poter contattare e cure che possano prevenire l'intervento visto che di fatto il dolore è percepito esclusivamente in movimento e non da fermo o da seduto o supino. Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Direi di rivolgersi al Neurochirurgo in quanto, fra l'altro, sembrerebbe esserci una discrepanza fra immagine rmn e disturbi soggettivi.
Lo Specialista dovrà visionare le immagini e cogliere (meglio cercare) quelle sfumature che possono far coincidere l'obiettività oggettiva con le risultanze strumentali.
Può essere che, una volta accertato ciò, vi sia un'indicazione operatoria che potrà essere valutata, per la metodica da impiegare.
Faccia pure sapere ed auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
vorrei ringraziarla innanzitutto per la risposa e poi vorrei scusarmi per il ritardo con cui rispondo ai suoi suggerimenti dettato proprio dall'attesa della consulenza con un neurochirurgo. Ebbene il primario di neurochirurgia al quale ho avuto l'opportunità di esporre il mio problema dopo un'attenta analisi delle mie condizioni di salute è rimasto incredulo dei risultati dalla Risonanza magnetica tanto da decretare una ulteriore verifica con la TAC nel caso in cui ci fosse qualche corpo solido che provocasse il dolore che attualmente è significativo nella stessa intensità (quindi invalidante). L'esito di questo ennesimo esame non ha portato nulla di significativo. Quindi il Neurochirurgo mi ha condotto al neurologo in quando secondo le proprie indicazioni le patologie evidenziate negli esami non erano tali da pensare a un eventuale intervento chirurgico. Il neurologo anch'egli stupito di tanto dolore mi praticava l'elletromiografia per cercare di individuare a livello nervoso il dolore. Il referto confermava l'origine nervosa del dolore dalle terminazioni L5 S1 con una minor risposta nella parte piu' dolente destra. A questo punto segnalava come ipotesi un ridimensionamento rispetto alla sua origine iniziale dell'ernia che pero' aveva già causato i suoi danni. Consiglio finale di rivolgermi ad un fisiatra e terapia di 5 giorni con lixidol per intramuscolo per il dolore. Il fisiatra mi proponeva una serie di terapie e una terapia farmacologica condizionata all'inefficacia di quella prescritta dal neurologo, avvisandomi pero' che con i trattamenti non ci sarebbero stati probabilmente dei risultati soddisfacenti per il dolore e che lo stesso avrei dovuto iniziare ad entrare nell'ottica di poterlo alleviare esclusivamente con interventi localizzati direttamente sul dolore (infiltrazioni, epidurali). Non posso aggiungere altro pur avendo cercato di sintetizzare piu' che potevo ma questo è quanto. Probabilmente valuterò qualche tecnica profana per la medicina come l'agopuntura. Grazie nuovamente per l'attenzione. Buon lavoro.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Grazie a Lei per avermi tenuto informato e, se ha piacere, dia ancora notizie.
Auguri cordiali.