Situazione dopo 2 intervento di ernia del disco

Salve, sono una ragazza di 33anni , operata già 2 volte di ernia discale. Il tutto ha inizio circa 7 anni fa, quando incominciano dolori abbastanza insistenti lombari. Per vari mesi ho fatto varie terapie del dolore, ginnastica terapie farmacologiche, senza esiti positivi, quindi faccio la rm che diceva:a livello di L5-S1 si apprezza voluminosa ernia discale ad estrinsecazione mediana posteriore paramediana destra sub-ligamentosa determinante effetto compressivo sulla superficie anteriore del sacco durale occupando lo spazio epidurale corrispondente anteriore. Altra ernia discale ad estrinsecazione posteriore mediana a livello di L4-L5. Evidenti fenomeni disidratativi discali ai livelli citati. Regolare il cono midollare. Nel maggio del 2002 mi sottopongo ad intervento a cielo aperto per togliere l'ernia L5-S1 a Bologna da un ortopedico. Da allora per circa 4 anni le cose sono andate abbastanza bene, anche se ogni tanto il dolore compariva, ma con qualche antinfiammatorio dopo un pò passava, fino a 2 anni fa quando i dolori si sono di molto intensificati a livello lombare. Ho rifatto la rm che diceva:ridotta la fisiologica lordosi. A L5-S1 esiti di emilaminectomia posteriore destra da pregresso intervento per ernia discale. Il disco a tale livello appare assottigliato, disidratato e gliobalmente protruso, si associano modeste alterazioni osteocondrosiche delle limitanti ossee contrapposte. A L4-L5 protrusione discale posteriore con impegno foraminale bilaterale con associata piccola ernia contenuta postero-mediana destra. Si associano alterazioni osteocodritiche sul versante anteriore delle limitanti ossee contrapposte. Entrambi le protrusioni discali descritte sono associate a modesta componente dura osteofitosica. Modesto bulging discale al L3-L4. Regolare ampiezza del canale vertebrale e dei foremi di coniugazione. Sono andata di nuovo a Bologna dove l'ortopedico mi ha detto di prendere l'orudis 50 ,20 giorni al mese per 3 mesi, di ripetere ogni 3 mesi cicli di fisioterapia e passeggiare 20 minuti al giorno . Una volta finito il primo ciclo di fisioterapia, dopo qualche giorno sotto leggero sforzo ebbi un blocco totale alla schiena, tanto da non pèotermi muovere più, e per sbloccarmi ricorsi all'epidurale e poi agli antinfiammatori. Per circa 1 anno e mezzo sono andata avanti abbastanza bene, sempre con gli alti e bassi , fino a gannaio di quest'anno quando mi sono comparsi dei dolori lombari molto intensi, tanto da non riuscire a sedermi, ad entrare in macchina ed erano dolori anche per mettermi a letto. Ho fatto per un bel pò iniezioni di voltaren e muscoril, poi toradol, senza banefici. Nel frattempo il dolore si è spostato verso la gamba destra, in particolare mi faceva male il gluteo, l'inguine. poi la coscia, ma il dolore più intenso era dal ginocchio in giù fino alla punta delle dita. Dopo qualche giorno è subentrato il formicolio al piede e non sentivo più le dita, allora decisi di fare una rm che dice:aspetti degenerativi discali, associati a diffusa alterazione osteocondritica delle limitanti vertebrali, nel tratto L4-S1. Concomita duplice ernia, rispettivamente ad estrinsecazione postero-laterale, destra, in L4-L5 e postero mediana in L5-S1. Questa volta mi sono rivolta ad un neurochirurgo che mi ha detto che era da operare. Il 21 maggio mi opero a Bari con un intervento di microchirurgia, il giorno dopo torno a casa, anche se per alcune settimane continuo ad accusare forti dolori alla gamba destra, anche peggio di prima dell'intervento. il neurochirurgo mi dice di avere pazienza che passerà e che il dolore era causato dal fatto di aver continuato a camminare per parecchio con il dolore e quindi il nervo era risentito. Dopo un pò il dolore è scomparso, però da circa 2 settimane mi sono tornati dei dolori lombari per lo più a sinistra, ma ogni tanto anche a destra, durante la giornata mi vengono delle fitte alla gamba sinistra e negli ultimi giorni il dolore si sta intensificando esso si irradia anche verso la parte alta della schiena sempre sinistra e non riesco a stare molto seduta o in piede e in più negli ultimi giorni avverto un formicolio alle dita del piede sinistro. Il neurochirurgo mi ha detto che può trattarsi di uno strappo muscolare e mi ha detto di fare degli antinfiammatori di stare a riposo e in più mi ha detto che per vedere gli esiti positivi devo aspettare 4-5 mesi e che nel frattempo devo tornare alla vita normale gradatamente senza forzare troppo. Ho fatto l'orudis100 iniezioni ho preso le pastiglie per le contratture muscolari ma senza benefici. Vorrei un vostro parere sulla mia situazione e su cosa mi sta succedento dopo quest'ultimo intervento, se è come dice il mio medico, che è questione di tempo o se c'è altro e poi voglio sapere se mai tornerò ad una vita normale, dato che ho 2 bambini o se devo rassegnarmi a convivere con tutto ciò. Vi ringrazio per una vostra eventuale risposta e vi porgo i miei saluti:
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
per valutare bene la Sua condizione clinica attuale è necessario visionare le immagini pre e post operatorie dei 2 interventi.
Sia il primo intervento che il secondo, mi sembra siano stati necessari ed effettuati con perizia. Ora bisogna vedere, visto la presistenza dei sintomi, se la soluzione è un intervento di stabilizzazione, dato che, in parole semplici, mancando due dischi, i movimenti della colonna possono essere la causa di essi.
Disponibile per ulteriori chiarimenti, ma mi permetto di ricordarLe che nella vita non bisogna rassegnarsi mai...

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua celere risposta, quindi da quanto mi dice non è il tempo che guarirà tutto, come mi ha detto il neurochirurgo, che mi parlava di 4-5 mesi per la ripresa totale. Inoltre lui attribuisce i miei dolori a degli sforzi che avrei fatto, anche se non si tratta di sforzi eccessivi. Lei cosa mi consiglia di fare? Devo ripetere qualche esame, devo contattare nuovamente il mio medico? Volevo anche sapere, come mai prima dell'intervento il dolore riguardava tutta la parte destra ed ora principalmente il lato sinistro e con il passare dei giorni diventa di più, tanto è vero che oggi, è stata molto dura tornare dal mare in auto, anche se si parla di un viaggio di solo un'ora, non riuscivo a stare più seduta e il dolore dalla parte lombare si irradiava verso la parte alta della schiena. Inoltre negli ultimi giorni , avverto delle frequenti scosse elettriche alla gamba destra. Grazie di tutto.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non posso che confermarLe quanto Le ho già detto in precedenza.
Cordilmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie, però se io ho chiesto un vostro consulto, non è perchè non mi fido di ciò che mi dice il medico che mi ha operata, ma solo perchè l'ultima volta che abiiamo avuto il contatto telefonico, lui ha attribuito i miei dolori al fatto di non aver rispettato le sue indicazioni, e cioè di limitare al minimo le cose da fare, mi ha detto che si trattava di uno strappo muscolare e non ha ritenuto neanche il caso di indagare o di visatarmi, quindi prima di contattarlo nuovamente ho voluto chiedere un'altro parere, perchè temevo che fossi io ad essermi fissata e non volevo disturbarlo ancora, però dopo 7 anni di convivenza con questi dolori è normale che sono tesa e preoccupata e non voglio tralasciare e rischiare di peggiorare la situazione. Grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Ho capito, signora, ma i Suoi disturbi, a mio parere, non possono essere attribuiti solo ad atteggiamenti comportamentali. Chi viene operato di ernia del disco, al di là di complicanze importanti, deve tornare a fare la vita normale di sempre.
Come Le ho già detto, è verosimile che sia necessario un intervento di stabilizzazione, ma questo va valutato dopo una serie di esami e dopo la visita diretta del paziente.

Cordiali slauti
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dopo
Utente
Utente
Salve sono la ragazza di 33 anni operata 2 volte di ernia discale, la prima a bologna nel 2002 al livello L5-S1 e l'altra a maggio di quest'anno a bari da un neurochirurgo in microchirurgia, invece la prima volta da un ortopedico a cielo aperto. Ad oggi nonostante sianopassati quasi 4 mesi dall'intervento, la situazione non è cambiata, anzi i dolori si sono spostati all'altro lato, e cioè prima dell'intervento riguardavano la parte lambare e gamba destra ora il lato sinistro e quindi quando sono seduta anche per poco mi viene un forte dolore alla schiena specialmente parte sinistra, tanto da dovermi alzare, invece se passeggio anche per poco il giorno dopo ho forti dolori alla gamba sinistra ed in particolare dal ginocchio in giù lateralmente. Vorrei sapere se c'è una differenza tra i due tipi di intervento che ho subito,visto che la prima volta , quando sono uscita dall'ospadale per molto tempo non accusavo alcun dolore, invece questa volta dall'intervento ad ora non c'è stato un giorno senza dolore. Continuo a fare molto spesso iniezioni di voltaren e muscoril senza molti benefici e quandosmetto i dolori riprendono anche più inetnsi. Il neurochirurgo mi dice che si tratta di uno strappo muscolare e che devo andare o in piscina o in palestra, però io con questi dolori come posso fare ginnastica dato che non posso muovere neanche leggermente la schiena senza dolore e senza che mi tiri la gamba, e poi da qualche tempo il dolore sta scendendo al gluteo sinistro, Poi è possibile fare ginnastica quando c'è un'infiammazione? Vorrei che mi deste delle delucidazioni su quanto e se è possibile sapere il da farsi. Grazie.
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dopo
Utente
Utente
Sarei molto contenta se il dottor Migliaccio o qualche altro neurochirurgo potesse rispondere alle mie domande poste sopra, più che altro per avere un quadro più preciso della mia situazione, che col passar del tempo mi sta portando, per il momento ad una forma lieve di depressione, e quindi prima di precipitare nel baratro vorrei avere la situazione ben chiara, e per questo che voglio un parere da altri medici e non fermarmi solo a quello del mio neurochirurgo, anche se di lui mi fido molto. Grazie a tutti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Attenda la risposta di qualche altro neurochirurgo