Lombosciatalgia dx per ernia discale

Salve, già operato nel 2009 per ernia in L4-L5 che mi ha fatto perdere la forza nel muscolo tibiale sx, mai recuperata al 100%. 10 giorni fa cominciavano forti dolori alla gamba dx che mi impediscono di stare seduto, ma anche in piedi o sdraiato il dolore non passa. Andato dallo specialista che ha ordinato una terapia medicinale composta da iniezione di urbason alle 08:00, tachipina 1000mg 1 cp ore 08:00 e una ore 20:00, Palexia 50mg 1 cp ore 12:00 e una ore 22:00, ha richiesto anche una RMN senza e con Mdc, di cui riporto l'esito:

"Esiti di emilaminectomia sx ad L4-L5
Ridotta la fisiologica lordosi lombare, con allineamento dei muri posteriori conservato.
I dischi intersomatici da L3-L4 ad L5-S1 si presentano ridotti di altezza ed ipointensi in T2 per fenomeni disidratativi.
Non alterazioni osteostrutturali ai segmenti ossei in esame.
Ad L3-L4 si osserva protrusione discale mediana-paramediana dx con interessamento intraforaminale, e possibile contatto con la tasca radicolare della sottostante radice L4 corrispondente.
Ad L4-L5 è presente ernia discale mediana, con frammento espulso e migrato superiormente a sede paramediana dx anteriormente il profilo ventrale del sacco durale di 11mm di diametro max, parzialmente disidratato che entra in stretto rapporto con la radice L4 corrispondente.
Minima protrusione discale posteriore ad ampio raggio ad L5-S1 non stenosante"

Fino ad ora la terapia farmacologica non ha dato alcun risultato, quindi la mia domanda è questa: l'intervento chirurgico è l'unica strada sensatamente percorribile nella mia situazione, oppure c'è la possibilità di percorrere altre strade come l'ozono terapia o altro ?
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Non nutro fiducia nel trattamento con ozono, mentre ritengo che, nel Suo caso, sia da esaminare quale, delle due compressioni, sia la responsabile della sintomatologia che La disturba.
Se, nonostante i trattamenti conservativi, fra cui il cortisone, non si sono registrati sostanziali miglioramenti, può essere indicato un trattamento chirurgico che, massimamente se il livello interessato è quello già operato, quindi con notevole componente fibro-aderenziale, dovrà essere eseguito con metodo minimamente invasivo (per cui La invito a leggere gli articoli che ho pubblicato sull'argomento nella mia pagina blog). E ciò, sia per non rischiare di creare ulteriori fatti cicatriziali interni, sia per non ledere ulteriormente le radici nervose in loco che sono "offese" sia dai presumibili residui discali che da altro.
Si faccia valutare in ambito neurochirurgico da un Collega che esegua la predetta tecnica minimamente invasiva.
Auguri cordiali.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua gentile e veloce risposta, ne parlerò con lo specialista che ho scelto e insieme valuteremo la soluzione migliore, l'unico dubbio che ho è come poter capire quale delle due compressioni sia la maggior responsabile dei miei problemi, visto che la gamba dx mi fa male a livello di gluteo, bicipite femorale, quadricipite, ma soprattutto il tibiale anteriore è quello che mi fa penare di più. Ed è possibile che debba operarmi ad entrambe le ernie contemporaneamente ?
Resto in attesa di una sua eventuale e gentile risposta e le porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Il Collega che La visiterà trarrà, dall'esame obbiettivo specialistico, elementi utili per orientarsi circa i Suoi dubbi.
Se ha piacere, faccia pure conoscere le conclusioni del Collega.
Cordialità.