Aneurisma celebrale

Salve
vorrei esporre il mio problema, inerente un intervento per rottura di un aneurisma celebrale a mio fratello di anni 63, fumatore e buon bevitore di vino.

Intervento alla parte sinistra frontale riuscito con applicazione di una clips. Le tac successive confermano il buon esito dell'intervento. Dopo l'intervento aveva gradualmente nell'arco di alcuni giorni riprese quasi tutte le funzioni motorie e tentava di parlare ma con difficoltà in quanto intubato per una decina di giorni. I medici sostenevano che probabilmente non riscontrando lesioni dalle tac fatte c'erano buone possibilità di ripresa totale. Circa una settimana dopo ci sono delle complicanze respiratorie e di conseguenza rintubato, con sospetta trombosi polmonare sinistra, dalle indagini fatte non si è riusciti a sapere la provenienza del trombo. Pertanto veniva iniziata una cura con eparina a dosi abbastanza alte per evitare complicazioni, ma andando avanti nel tempo la macchia rilevata al polmone non regrediva, anzi l'eparina provocava un sanguinamento superficiale della ferita con secondo intervento drenante ma senza conseguenze. Dopo qualche giorno veniva diagnosticata una polmonite con febbre intorno ai 38°,curata con antibiotico per circa due mesi. Nel frattempo il paziente era sempre legato al letto sia braccia che gambe per evitare conseguenze con le varie flebo visto che era abbastanza attivo, due mesi dopo usciva dal reparto rianimazione e mandato in decenza neurovegetativa, da qui ogni giorno che passava tute le funzioni motorie rallentavano fino al blocco delle articolazioni inferiori. Dopo un altro mese trascorso nel reparto neurologico, i medici decidevano il trasferimento in altra struttura più idonea alla riabilitazione, ( in tre mesi di decenza non era mai stata fatta per mancanza di personale specializzato ). Preciso che mio fratello veniva continuamente aspirato per eccessiva secrezione polmonare e fatta Peg in quanto non auto sufficente ad alimentarsi. Adesso siamo al quarto mese di degenza e la situazione è la seguente: respirazione con cannula con ossigenazione all'1% che permette il passaggio respiratorio alle vie superiori e aspirazioni ancora necessarie e peg addominale, motorietà solo arti superiori, paziente non collaborativo e a volte assente, ( che secondo i medici causa dal fatto che ci siano state delle lesioni celebrali) se stimolato reagisce, comprende e fa capire con cenni che ha capito, ma non può parlare causa tracheotomia. Rifatta tac di controllo, non vengono evidenziate alterazioni celebrali. Allora come è possibile che nonostante le tac siano negative, mio fratello non riesce a riprendersi, possibile che ci siano delle lesioni non visibili, oppure il tutto è dovuto alla lunga degenza a letto?
Grazie della vostra cortese risposta e scusate la lunga descrizione.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Egr. signore,
è un caso un po' complesso e pertanto difficile da inquadrare a distanza.
Per poter valutare lo stato attuale , il perchè delle complicanze, è necessaria sia la valutazione clinica del paziente sia la consultazione delle cartelle cliniche.

Cordialmente e auguri
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dopo
Utente
Utente
Ringraziando lo stesso per la vostra cortese risposta, do notizia che sono un paio di giorni che è più vigile e collaborativo, sembra pure che si stiano attenuando le secrezioni polmonari, speriamo che la situazione stia cambiando. Grazie ancora.