Aneurisma cerebrale

Buonasera dottore, avrei bisogno di un consiglio in merito a un aneurisma cerebrale diagnosticatomi un mesetto fa.
Le trascrivo una parte del referto della RM:
La formazione nodulare segnalata al precedente esame ( avevo fatto una risonanza pochi giorni prima)
appare in continuità con un vaso arterioso ed è riferibile ad aneurisma del tratto P1- P2 della cerebrale posteriore destra.
L'aneurisma ha morfologia a clessidra e dalla porzione inferiore sembra originare la cerebellare superiore destra.
Nel complesso l'aneurisma misura circa 11 mm in senso cranio caudale e 8 x 6 mm sul piano assiale.
Ipoplasia del tratto A1 della cerebrale anteriore di destra e fenestrazione della comunicante anteriore.
Si apprezza inoltre aneurisma sacciforme di 5 mm sulla parete mediale del ginocchio anteriore della carotide anteriore di destra.
A seguito di questo referto sono andata a farmi visitare da un neurochirurgo il quale (nonostante l'onorario salato)
si è limitato a guardare il cd e a dirmi di fare una angio- tac e successivi step tra cui l'intervento chirurgico.
Io ho deciso di non andare oltre queste due risonanze e meno che meno farmi operare una zona cosi' delicata.
Vorrei però sapere se devo adottare particolari precauzioni e se si quali
Devo dire che al di là delle cose lette su internet non so assolutamente nulla su cosa aspettarmi
ad esclusione della rottura dell'aneurisma che so perfettamente potrebbe causarmi una emorragia letale.
Confido in una sua risposta.


Cordiali saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
innanzitutto è fondamentale apprendere a seguito di quale manifestazione clinica Lei sia stata sottoposta all'indagine che ha evidenziato gli aneurismi.
Poi, occorre valutare se si possano approcciare con la tecnica di occlusione endovascolare, che evita tutti i grossi rischi dell'intervento. Questo viene attuato nell'ambito della neuroradiologia interventistica.
Per cui Le suggerirei di seguire questa pista più che attendere fatalisticamente l'evento catastrofico della rottura dell'aneurisma.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Colangelo, la volevo innanzitutto
ringraziare per la sua celere risposta e mi scuso di non averlo potuto fare prima.
In breve le racconto la mia attuale storia clinica.
A luglio scorso andai in pronto soccorso per parestesie diffuse agli arti inferiori, superiori e viso ( che ho tuttora in corso), tra i vari accertamenti la neurologa che mi visitò mi consigliò di fare una risonanza magnetica dall'encefalo fino alla colonna lombare e da qui mi diagnosticarono questi due aneurismi di cui sono affetta.
Sabato scorso sono ritornata di nuovo in ospedale per l'esacerbazione dei sintomi ( forse una sofferenza
midollare a carico della cervicale di cui ho una ernia) e memore del suo consiglio, unito a quello di un pregiatissimo dottore del pronto soccorso e dalla grande paura provata ho deciso di andare avanti con gli step successivi.
Il 22 ottobre farò una angio- tac dell'encefalo e del rachide cervicale e poi previa nuova visita neuroradiologica si deciderà come sarà più opportuno proseguire.
Cordiali saluti.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Brava! Concordo pienamente con la decisione assunta.
Voglio sottolineare che la scoperta degli aneurismi è stata una scoperta occasionale quanto provvidenziale. Pertanto, carissima paziente, non lasci scappar via la chance che la sorte Le ha offerto. I disturbi che Lei ha riferito e che hanno determinato l'esecuzione dell'indagine (nell'ovvio sospetto di una malattia neuro-degenerativa) hanno altra origine ma non sono in relazione con la presenza delle dilatazioni aneurismatiche che sono ASINTOMATICHE fino a quando.....non si rompono!
Mi tenga informato che sono interessato al Suo caso.
Cordialmente
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Utente
Utente
Esimio Dr. Colangelo le rinnovo la mia stima per la sua sollecitudine e se non le risulto prolissa e monotona le vorrei raccontare la mia annosa storia clinica in merito a una quasi quarantennale emicrania terminata con il sopraggiungere della menopausa.
Ho sofferto di emicrania senza aura sin dall'adolescenza,
che mi ha portata per ovvie conseguenze a girare negli anni svariati neurologi e fare più e più esami diagnostici .
In uno di questi effettuai una risoannza magnetica datata 2005 in cui un radiologo mi refertò una dubbia ectasia della arteria cerebrale destra e esami delle carotidi meritevoli di ulteriori indagini. Poco dopo andai da un neurologo sempre per la cefalea e un sopraggiunto dolore alla gamba sinistra che visitandomi mi riempi' di medicinali, sospettò la sindrome di Arnold Chiari e forse anche quella di Raynaud . Aggiungo che ho un nistagmo congenito dalla nascita, un meningocele lombo- sacrale e scarso visus con forte astigmatismo.Ebbene(non per critica) quel professore " dimenticò " e non fu il solo, di leggere quelle ultime righe del referto, ovvero quelle dell'ectasia. Queste ormai sono cose passate e devo pensare al futuro e le vorrei chiedere se è di sua competenza se le mie parestesie ( lo so che non sono legate agli aneurismi) possano derivare in alcun modo a quelle due ipotesi di diagnosi del 2005. Cordialmente
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
La ringrazio per la stima, vorrei poterle dire di più ma onestamente occorrerebbe poter visionare le indagini ed avere un'idea concreta dello stato neurologico.
Cordialissimi auguri
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Utente
Utente
Buonasera Dr. Colangelo, credo che in effetti una diagnosi a distanza sia impossibile. Appena avrò il referto dell'angio-tac le farò sapere.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno Dr Colangelo, sono la signora affetta da aneurisma cerebrale alla quale Lei si è gentilmente interessato. La voglio aggiornare sulla evoluzione del mio percorso terapeutico. Qualche giorno fa ho ritirato il referto della Angio-TC eseguita con mezzo di contrasto e le trascrivo il risultato.
Si confermano i reperti già segnalati ai precedenti esami RM, in particolare si conferma aneurisma del tratto P1-P2
della cerebrale posteriore destra con morfologia a clessidra di circa 12 mm in senso cranio caudale e 9 x 6 mm sul piano assiale.
Aneurisma sacciforme di 6 mm sulla parete mediale del
ginocchio anteriore della carotide interna di destra.
Ipoplasia del tratto A1 della cerebrale anteriore di destra e fenestrazione della comunicante anteriore.
Adesso, in teoria, dovrei fare la visita neuroradiologica ma purtroppo i tempi d'attesa sono lunghi ( il 9 aprile) e le assicuro che per me diventa sempre più difficile convivere con questo "accidente" considerando che ho anche qualche altro malanno che per ovvi motivi sta passando in secondo piano. Le vorrei chiedere nell'attesa qual'è il tipo di intervento che mi aspetta considerato il tipo di aneurisma e il rischio operatorio.
La ringrazio di cuore perchè attualmente per questo caso è il solo col quale posso interloquire .
Cordiali saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cara Signora,
resti calma e controlli solo i valori della pressione arteriosa. Il trattamento endovascolare degli aneurismi è atraumatico e non la espone ai rischi elevati dell'approccio chirurgico. Se i tempi di attesa nel Centro cui si è rivolta sono tanto lunghi, provi presso altre strutture sul territorio nazionale.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
mi permetto di inserirmi solo per consigliarLe di far presente a chi di dovere che non può attendere 6 mesi per trattare una patologia altamente a rischio.
Io, come ne sono certo il caro ed esimio collega Colangelo per Napoli, mi rendo disponibile per farLe avere una visita con un neuroradiologo qui a Milano al più presto.

Con cordialità
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Faccio eco a quanto proposto dal mio amico Migliaccio e sottolineo ancora una volta la necessità di provvedervi con sollecitudine in una fase in cui tutto può decorrere nel più favorevole dei modi.
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Utente
Utente
Gentilissimi Dr Migliaccio e Dr Colangelo ho la visita neuroradiologica prenotata all' ospedale di Perugia il 9 aprile e certamente, essendo consapevole dei rischi che comporta la mia patologia so di dovermi attivare per anticipare i tempi d'attesa. Io vivo a Fabriano (An) e per questioni logistiche e familiari mi vedo costretta a cercare nelle vicinanze più prossime alla mia città, quindi o Perugia o Torrette di Ancona. Credo che chiederò aiuto al radiologo che mi fa fatto gli esami diagnostici sperando in meglio.
Vi ringrazio entrambi della vostra premura e sollecitudine.

Cordialmente
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Bene. Auguri.
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Utente
Utente
Buonasera Dr Migliaccio, mi scuso per l'ora ma sono molto in apprensione e un suo consiglio potrebbe rasserenarmi.
Sono la signora alla quale Lei si era offerto di fornirle in tempi brevi una visita neuroradiologica a Milano.
La ragguaglio sugli sviluppi del mio caso.
Martedi' sono andata in visita da un neuroradiologo dell'ospedale di Perugia il quale mi ha fatto un quadro piuttosto allarmante
della mia condizione clinica. Mi ha consigliato una Angio-Rm che ho effettuato stamattina e dopo la quale sono stata visitata da un'altro
dottore che mi ha trascritto quanto segue:
Paziente portatrice di aneurisma bilobato della giunzione P1-P2 della cerebrale posteriore di destra di 12 mm,senza colletto di profili irregolari,
senza rottura diagnosticato all'esame Angio-Tac e confermato all' esame Angio-Rm eseguito presso questa struttura.
L'aneurisma è ad alto rischio di rottura sia per sede, per dimensioni,che per morfologia.
Il trattamento per via endovascolare è possibile, ma prevede necessariamente l'occlusione della cerebrale posteriore nel suo tratto P1-P2
insieme all'aneurisma o l'eventuale posizionamento di stent flow-diverter.
La paziente è stata informata dei rischi dell'embolizzazione e l'eventuale ischemia occipitale da occlusione non compensata dal vaso..
La strategia terapeutica sarà decisa dopo l'esecuzione di angiografia cerebrale selettiva rotazionale.
Dottore il mio dilemma è questo : se non mi opero muoio, se mi opero avro' danni permanenti alla visione di sinistra.
Cosa ne pensa?. Le ho scritto perchè sto valutando la possibilità di una ulteriore visita li' a Milano e Lei potrebbe indirizzarmi,
ma orientativamente, se anche lassù mi dovessero fare la stessa diagnosi (ci sarà un'alternativa?) credo che aspetterò
che si compia il mio destino.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Gentile signora,
non la faccia tanto tragica. L'intervento di embolizzazione va effettuato perché il rischio che l'aneurisma si rompa con gravi conseguenze è alto. Il rischio di deficit post intervento c'è, ma non è detto che si realizzi.
In ogni caso bisogna correrlo.
Come promesso resto disponibile, ma se i colleghi di Perugia si danno una mossa, credo che possa affidarsi ai loro.
Una buona serata
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore, la ringrazio della sua risposta, volevo precisare alcune cose.
Il deficit visivo mi è stato detto è una certezza, in quanto dovendo occludere l'arteria avrei un ictus che mi lederebbe la visione laterale, la probabilità riguarda solo l'emiparesi sinistra risolutiva con la fisioterapia. Credo che entro domani mi dovrebbe arrivare il referto angio-rm on-line e se vuole glielo farei visionare.
I due neuroradiologi con i quali mi sono confrontata in questi ultimi giorni mi sono piaciuti, anche sotto il profilo umano, pensavo solo di sentire una opinione diversa, tutto qui. Per quanto riguarda i tempi loro mi avrebbero anche ricoverata sabato scorso ma non sono malata solo io e ci sono persone in attesa prima di me. Se dovessi decidere per Perugia credo che appena dopo capodanno mi opereranno previa angiografia due, tre giorni prima dell'intervento. Con i dottori sono rimasta che li contatto dopo il 13 dicembre. Rispetto a sabato sera ho avuto un pò di tempo per metabolizzare il "verdetto" e come dice Lei per forza di cose devo correre il rischio e nell'attesa riuscire a convivere col mio nemico.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, a distanza di qualche mese mi ritrovo qui a chiederle un'aiuto, un consiglio in merito al mio aneurisma. Giovedi' scorso ho effettuato l'angiografia presso l'ospedale di Perugia e riporto qui il referto:

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RISULTATI: Si conferma Ia presenza di una formazione aneurismatica, complessa, di passaggio senza colletto della giunzione P1-P2 della cerebrale posteriore di destra costituita da due sacche aneurismatiche di profili notevolmente irregolari impiantate sullo stesso tratto del vaso: quella superiore e' di 11 mm e quella inferiore e' di 8 mm. II tratto post-aneurismatico della cerebrale posteriore e' marcatamente displasico con presenza di formazioni aneurismatiche lungo il suo decorso distale P3. La vascolarizzazione distale dei rami parieto-occipitale e calcarina e' normale e proviene della cerebrale posteriore di destra in isocorrente. Si conferma anche Ia presenza di un aneurisma sacculare di 5 mm del tratto intracavernoso del sifone carotideo di destra con colletto largo. Fenestrazione della comunicante anteriore come variante anatomica priva di significato patologico. Normali i rimanenti vasi intracranici. Non stenosi significative a carico delle biforcazioni carotidee. INDICAZIONI TERAPEUTICHE: II trattamento per via endovascolare dell'aneurisma displasico e' possibile, ma prevede necessariamente l'occlusione della cerebrale posteriore net suo tratto P1-P2 insieme all' aneurisma o in alternative un intervento neurochirurgico con by-pass distale. La paziente e' stata informate dei rischi dell'embolizzazione e l'eventuale ischemia occipitale con emianopsia omonima laterale sinistra da occlusione non compensata del vaso. Durante questa degenza Ia paziente rifiuta di essere sottoposta aIl'embolizzazione per i rischi piuttosto atti di ischemia cerebrate.
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Dottore vorrei un ulteriore consulto presso qualche centro specialistico a Milano. Mi potrebbe indirizzare?
Più che altro vorrei sapere qualcosa di più in merito all'intervento di by-pass distale che all'ospedale di Perugia mi sembra di aver capito non effettuano.
Magari avendo una più alta veduta d'insieme, la mia decisione di non operarmi potrebbe cambiare.
La ringrazio di cuore e aspetto con ansia una sua risposta.
Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.6k 398 77
Contatti l'Humanitas di Rozzano (Milano) e chieda un appuntamento con il dr. Fornari.
L'avrei volentieri seguita io, ma non opero più (sono in pensione) in una Struttura Neurochirurgica che consente interventi cerebrali, ma solo le patologie della colonna vertebrale in Strutture private anche convenzionate con il SSN.
Mi faccia sapere

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, La ringrazio per la sua sollecita risposta e appena sarò in possesso del angiogramma seguirò il suo prezioso consiglio. La ringrazio di cuore e Le farò sapere.
Cordiali saluti
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