Cervicobrachialgia

Buongiorno, ho 32 anni e da circa quindici giorni la mia vita è cambiata in modo decisamente negativo.
Essendo ancora uno studente universitario mi capita spesso di girare con il mio zaino colmo di libri. Proprio due settimane fa credo proprio di aver esagerato con il peso dello zaino, per tale motivo improvvisamente ho iniziato ad avvertire un fastidio alla spalla destra, fastidio che poi è divenuto un dolore insostenibile che si è irradiato fino al tricipite destro braccio e mano, con dita tremolanti e mancanti di forze. Ho Iniziato col consultare il medico di base, il quale mi ha prescritto una terapia farmacologica intramuscolo a base di bentalan 4 mg, Voltaren e muscoril. Tale terapia si è rivelata inutile, mi sono recato poi da un ortopedico che ha paventato l'ipotesi di una cervicobrachialgia, per tanto mi ha prescritto una terapia a base di Assoral 150 mg due volte al giorno e sirdalud 2 mg prima di andare a dormire. Inutile dire che non mi sento affatto meglio, ho anche effettuato un'elettromiogragia con tale esito:
MARCATI REPERTI ESPRESSIVI DI SOFFERENZA MUSCOLARE NEUROGENICA IN TERRITORIO RADICOLARE C78 DESTRO. Domani pomeriggio la mostrerò all'ortopedico, il quale quasi sicuramente mi prescriverà una risonanza magnetica. Ci sono però due dubbi che mi stanno distruggendo:
1) oltre al dolore al lato dx sento che a poco a poco il braccio sinistro che tira un po' ed anche il polpaccio destro, lo sento un po' rigido. Premetto che da 15 giorni non faccio altro che stare a letto.
2) perché devo avere problemi all: anulare e il mignolo della mano destra? Mi sento la mano debole e da destrimano, è tutto così difficile. Ho il terrore di rimanere con questo problema a vita, dolori inclusi, a causa dei quali non dormo da ben quindici giorni. Non accuso alcun capogiro, nausea o dolore al collo. Chissà perché parlano di cervicale. Spero non si tratti di patologie neutodegenerative. Attendo una risposta che possa darmi una dritta perché sono fermo con gli studi e soprattutto con il lavoro.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
il disturbo che lei ha riferito nel suo resoconto anamnestico orienta verso una brachialgia da verosimile sofferenza del nervo ulnare, come attesterebbe l'esame elettromiografico, seppur riferito al neuromero C7-C8. Il mio suggerimento è che esegua una Risonanza Magnetica del rachide cervicale, al fine di escludere un conflitto disco-radicolare da estrusione erniaria e successivamente di farsi valutare da un Neurologo. In tal modo potrà essere correttamente diagnosticato se il sintomo da lei riferito sia di natura radicolare o tronculare, ossia pertinente al solo nervo periferico, in modo da programmare una terapia appropriata.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it