Consulto di una tc rachide cervicale

Salve, il 05/07/2019 a seguito di un incidente stradale ho riportato una frattura composta della massa laterale sinistra dell'epistrofeo che si estende verso l'alto all'apice del dente con segni edemigeni alla limitante inferiore di C1.

Dopo 5 giorni, dopo aver fatto vari esami mi dimettono con un collare halo Philadelphia e supporto inferiore, con prognosi di 18 settimane con astensione completa da ogni attività lavorativa e mi dicono di ritornare a controllo dopo 30 giorni e portare una RM rachide cervicale ed encefalo il quale esito é stato: " allo stato attuale: sistema ventricolare morfovolumetricamente ai limiti con strutture della linea mediana in asse.
Non dimostrabili definite alterazioni encefaliche intra-extrassiali sicuramente riferibili a patologia emorragica in fase acuta o zona di edema intrassiale.
Nella sequenza a TR lungo si apprezza qualche areola di iperintensità di segnale sottcorticale aspecifica, di possibile significato microangiopatico.
Meno evidente l'edema spongioso del soma e massa laterale destra C2 rispetto al precedente esame del 06/07/2019.
Sostanzialmente sovrapponibili i restanti reperti".
Dopo la visita mi dicono che il processo di guarigione stava andando più che bene nonostante sia una situazione complicata.
Mi dicono di ritornare dopo 2 mesi con TC rachide cervicale il quale esito é stato: " Esiti fratturativi della base dell'apofisi odontoidea di c2.
Conservata morfologia ed allineamento dei somi vertebrali.

Regolare morfologia e struttura dei dischi intervertebrali in esame, indenni da lesioni protrusive, nei limiti risolutivi della metodica.
Ben conservato il canale vertebrale ed i forami radicolari.
"
Domani andrò di nuovo a controllo e volevo sapere in anticipo se la frattura era guarita e se in futuro avrebbe portato complicazioni.

Grazie in anticipo.
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Dr. Ettore Sannino Neurochirurgo 102 6
Un parere del genere deve essere dato solo previa visione delle immagini, altrimenti ci affidiamo esclusivamente al giudizio del radiologo. Consulti pertanto lo specialista, così come ha deciso di fare

Dr. Ettore Sannino