Aiuto, spondilolistesi o altro??

Gentili dottori vi scrivo per mia madre 60 anni perché non sappiamo più cosa fare e ha chi rivolgersi. Mia madre è affetta da tanto tempo da scoliosi e da da spondilolistesi L3-L4 e L5-S1, Nel 2001 in seguito ad un intervento di ernia la situazione è peggiorata e soprattutto nell’ultimo anno e in specifico negli ultimi mesi. Da aprile 2008 ha un sintomo nuovo detto in parole molto povere e per farvi capire “ si sente come la testa di un bambino che spinge tra osso sacro e ano” con dolore a seggetta sotto le gambe e una leggera perdita degli sfinteri, da dicembre 2008 non riesce quasi più a camminare e ha sempre lo stesso sintomo e non riesce a stare sulle punte e ha alluce di tutti e due i piedi gonfio. Ha fatto tutti i tipi di analisi R.M., radiografie in ortostatismo, elettromiografia che ha evidenziato sofferenza cortico spinale, elettromiografia dei nervi pudendi che ha rilevato sofferenza, visite da gastroenterologi, che hanno trovato un rettocele ma hanno escluso attinenza con il problema, ricoveri in ospedale per escludere malattie neuro metaboliche, visite da neurologi, etc.... Quindi ci hanno consigliato l’intervento di artrodesi L3-S1,.
Nel luglio 2008 successivamente ad una visita dal chirurgo, è stata messa in lista per intervento artrodesi L3-S1. A gennaio 2009 abbiamo richiamato il chirurgo perché mia madre si era aggravata così state fatte analisi per l’intervento e amche visita anestesistaperò. Arrivato il momento di decidere l'essatto giorno dell'intervento il chirurgo ha detto che i sintomi nuovi che ha non sono un peggioramento della spondilolistesi, e che NON LA OPERA PIU' e che potrebbe essere una cosa psicologica oppure che non sa da cosa dipende e che non servono a nulla le elettromiografie che ha fatto. Anzi ci ha mandato da un suo amico neurologo che è anche un neuropsichiatra che ha detto che non sa da cosa può dipendere e ha dato il CITALOPRAM, un anti depressivo, io adesso veramente non ho più parole… A mia madre non importa dover sopportare il dolore, ma il non poter camminare è la cosa più brutta…Vi chiedo se esistono altri esami che non ha fatto che possono trovare il problema per poter risolvere, oppure che veramente non dipenda dalla colonna vertebrale? L’unica cosa in più che ha mia madre è alluce valgo, che dipenda dai piedi? Vi prego aiutatemi. Resto a disposione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Cara Signora, la descrizione che lei fa è quella di una storia estremamente complessa per la quale è difficile darle un parere obiettivo senza visitare sua madre e visionare tutti gli esami eseguiti.
Cos'è risultato dalla risonanza della colonna vertebrale? Ha eseguito l'esame radiografico del rachide lombo-sacrale con prove dinamiche in flesso-estensione?
Molto banalmente, provi a sentire un secondo parere neurochirurgico, ma da chi si occupa prevalentemente di chirurgia vertebrale. E' molto strano che un collega dia prima una indicazione chirurgica e poi ritratti radicalmente quanto detto.
Cordialmente.

Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
inserisco gli esami che ha fatto mia madre:
Data 11/04/2008 R.M. RACHIDE LOMBO SACRALE
Referto:
Indagine odierna è stata confrontata con un precedente controllo eseguito il 15/02/2007
E’ presente una vertebra con carattere di transizione nel passaggio lombo-sacrale: analogamente all’indagine precedente questo metameRO viene considerato come L5, in parte sacralizzato.
Accentuazione evidente della lordosi lombare.
Scivolamento anteriore di L4 rispetto a L5: il reperto è correlabile ad anomalia di orientamento della articolazione interapofisarie corrispondenti associata a deformazione artrosica; per quanto è possibile valutare con RM si evidenziano evidenti lisi istimiche.
Le alterazioni interapofisarie descritte determinato a livello L4-L5 una stenosi significativa dello speco vertebrale con deformazione del sacco durale.
Il disco L4-L5 inoltre è degenerato e ridotto di spessore: presenta ampia protusione circonferenziale ed impronta anteriormente il sacco durale sul versante anteriore aggravando la stenosi del canale vertebrale sopra segnalata.
Tutti i reperti descritti sono sostanzialmente immodificati rispetto all’esame precedente del febbraio 2007
Il disco L5-S1 è degenerato e assottigliato senza evidenti ernie o protusioni.
Il corspo L5 è lievemente scivolato in avanti come nel precedente controllo: anche questo reperto è correlabile preminentemente con alterazioni artrosiche interapofisarie.
Lo speco vertebrale è moderatamente ristretto.
Sempre a livello L5-s1 si notano esisti di intervento chirurgico con approccio paraspinoso sinistro.
Non vi sono segni di ernia discale recidiva.
Nel tratto compreso da L1 a L4 lo speco vertebrale è di ampiezza normale.
I dischi intervertebrali corrispondenti sono parzialmente degenerati e ridotti di spessore ma non si osservano né ernie né protusioni discali.
IL canale sacrale a livello S2 – S3 è ampliato in rapporto a una cisti radicolare di tipo mal formativo.
Non si documentano altri reperti significativi a carico del sacro e del coccige.
Nei limiti le parti molli per sacrali e pericoccigee.
Non si evidenziano patologie significative del cono midollare e delle fibre della cauda equina.

Data 17/04/08 ESAME elettromiografico
PEM: contenibile nella norma latenza ed ampiezza del potenziale motorio derivato dal m. sfintere anale est. Sn
PES: Contenibile nella norma la latenza della risposta corticale PES ottenuto sia dopo stimolazione del nervo pudendo che dei due arti anferiori.
SSR: Nella norma latenza e ampiezza della risposta simpatico cutanea derivata dall’area perianale e dagli arti ineriori, segnalando un’assimmetri di ampiezza per sn<dx
RIFLESSO SACRALE: risposta presente bilateralmente con latenza lievemente aumentata, maggiormente a sn
EMG-ENG: nella norma la VCS del n. surale dx con SAP di normale ampiezza, così come le VCM esaminate, con risposte M di ampiezza ridotta sui miomeri di pertinenza L5-S2, maggiormente a sn. Non evocabili infatti le risposte riflesse H (S1) bilateralmente. Nei limiti invece la latenza della risposte F bilateralmente, segnalando però una maggiore dispersione delle risposte soprattutto a sn per il n SP1 e a dx per il n. SPE.
All’esame EMG sono presenti tutt’ora chiari segni di denervazione motoria cronica (talora associati a spordaica isolata attività spontanea di UM) sui miomeri di pertinenza L4-S1 bilateralmente che attualmente si estendono anche ad S2 (S3), sempre più marcati su S1-S2 a sn, ove appaiono più marcati rispetto al precedente esame del 3-11-07.
Tali reperti sono riconducibili ad un interessamento (mielino-assonopatico) a livello di cauda.
Non alteraizone della trasmissione a livello centrale, non segni di neuropatia sensitivo-motoria.

DATA 2/05/2008 ESAME RADIOGRAFICO RX RACHIDE ORTOSTAT. E PROVE DINAMICHE LOMBO-SACRALE 1 UNA PROIEZ. SPECIALE
Referto:discreta scoliosi sinistro-convessa del rachide lombare con rotazione assiale dei corpi vertebrali.
Si apprezza modesto livellamento della sommità delle creste iliache. Non si rileva significativo livellamento della sommità delle epifisi femorali.
Permane sovrapponibile al precedente controllo del 26/09/06 eseguito in questa sede il quadro radiologico del rachide cervicale dorsale.
Nel tratto cervicale marcate alterazioni artrosiche somatiche, interapofisarie a livello delle articolazioni unco-vertebrali.
Osteofitosi posteriore delle limitanti somatiche affrontate a partire da C4-C5 a C6-C7. Ridotti in ampiezza gli spazi intersomatici corrispondenti.
Ridotta la fisiologica lordosi.
Attualmente si rileva un lieve disallineamento in retrolistesi di C4 nei confronti sia dei metameri sovrastanti che sottostanti.
Minime irregolarità artorsiche a sede marginale a carico dei metameri dorsali. Un po’ accentuata la fisiologica cifosi.
Anche il quadro radiologico del rachide lombo sacrale è sovrapponibile al precedente suddetto controllo dl 29/06/06.
Disallineamento in antero-listesi di L2,L3, L4 nei confronti dei metameri sovrastanti edi in particolare dei sottostanti con spondilo LISI DI l4.
Alterazioni artrosiche di discreta entità si rilevano a sede marginale a carico dei metameri lombari, molto marcate all’altezza delle articolazioni interapofisarie. Sono ridotti in ampiezza tutti gli spazi intersomatici. Accentuata la fisiologica lordosi.
Nelle manovre di ipertensione ed iperflessione la mobilità del rachide è conservata nell’iperflessione mentre è ridotta nell’ iperflessione . In quest’ultima si accentua il disallineamento di L4 nei confronti di L5 che rimane invece sostanzialmente sovrapponibile nell’iperestensione.

ESAME DEL 25/11/08 con ricovero c/o u.o.c. neurologi e malattie neuro metaboliche Siena
Referto
ESAME NEUROLOGICO: all’ingresso mostra andatura lievemente paraparetica, ipostenia agli arti inferiori, ROT vivaci ai quattro arti con prevalenza sinistra. Riferito dolore in sede lombare, sacrale e perianale. Riferite ipoestesie e parestesia agli AAII.
STUDIO ELETTROMIOGRAFICO E NEUROGRAFICO: l’esame EMG mostra la presenza di attività di denervazione sul m tibiale anteriore, peroneo lungo sinistro e sui gastrocnemi soprattutto evidente a sn, associata a segni di lesione neurogena. I dati neurofisiologici registrati sono compatibili con una sofferenza radicolare in atto su L5 a SIN E Ds1 DX E SN, Più EVIDENTE A SN.
POTENZIALI EVOCATI SOMATOSENSORIALI (ARTI INFERIORI): lo studio dei potenziali ti somatosensoriali per stimolazione del nervo tibiale alla caviglia mostra valori normali a sinistra mentre per stimolo a destra non si evoca nessun potenziale riproducibile.
A disposizione per ulteriori chiarimenti



[#3]
Dr. Marco Mannino Neurochirurgo 604 21 5
Cara Signora,
non vorrei deluderla ma i referti degli esami eseguiti senza la visione diretta delle immagini e la visita del paziente hanno valore pressocchè nullo.
Lo spirito di questo servizio è di dare per quanto possibile un consiglio, ma questo non può sostituirsi ai dati desumibili da un attento esame clinico del paziente che risulta sempre indispensabile.
Cordialità
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore pernsavo di fare una cosa intelligente inserendo le risposte visto che mi ha chiesto se aveva fatto determinati esami. Ma da come mi ha risposto deduco di no. Sicuramente non volevo una consulenza senza pagare la parcella, ma solo sapere se esistevano altri esami, quindi un CONSIGLIO, che eventualmente mia madre non ha fatto per poter capire meglio il problema. La ringrazio lo stesso. Cordiali saluti.