Protusioni discali e dolore alla gamba sinistra

Da circa un mese soffro di un forte dolore alla gamba sinistra inizialmente con fitte dalla natica, alla parte posteriore della coscia fino al ginocchio e poi dopo aver assunto antinfiammatori per via orale (senza ottenere risultati) seguiti poi da 8 iniezioni con Voltaren, Muscoril e Bentelan (sempre regolarmente prescritte dal mio medico curante) il dolore si è spostato nella parte anteriore della gamba e precisamente dalla zona tra inguine e coscia. Nonostante un lieve ed impercettibile miglioramento dal punto di vista del dolore fisico, sono ancora visibilmente claudicante e non vedo alcun miglioramento. Sono stato sottoposto a radiografie con questi risultati: "Scolioso dorso lombare e ponti ossei a carico delle vertebre lombari in particolare a livello L2-L3 e diffuse apposizioni osteofito siche marginali su base degenerativa artrosica. Discopatia L5-S1. Non lesioni traumatiche in atto". Un medico chirurgo del Pronto Soccorso a cui mi ero rivolto dopo settimane di sopportazione ha scritto questo dopo aver visionato gli esami ed avermi visitato:"si escludono ernie e/o insufficienza venosa". Dato il perdurare del dolore mi sono sottoposto ad una TAC lombo sacrale (senza contrasto) ed ho avuto questi risultati:"Marcata rotoscoliosi destro-convessa. Marcate alterazioni a carattere spondiloartrosico intersomatiche ed interapofisarie. Grossolano ponte osteofitosico L2-L3 laterale sinistro. A livello D12-L1 riduzione dello spazio intersomatico per discopatia , addensamento dei piatti discali contrapposti, lieve osteofitosi e prolasso discale. A livello L1-L2 prolasso discale più evidente in regione foraminale sinistra. Artrosi interapofisaria più marcata a destra. A livello L2-L3 marcate alterazioni discali a carattere degenerativo con riduzione dello spazio intersomatico, irregolarità ed addensamento dei piatti discali contrapposti, osteofitosi e protusione anulare con restringimento foraminale prevalente a sinistra. A livello L3-L4 osteofitosi associata a protusione disco anulare con compressione anteriore sul sacco durale e stenosi foraminale bilaterale più marcata a sinistra. A livello L4-L5 protusione anulare. A livello L5-S1 parziale fusione dei corpi vertebrali con grossolano osteofita margini-somatico posteriore più marcato in regione foraminale destra." Il mio medico curante mi ha detto che molto probabilmente dovrò operarmi. Spero che qualcuno sappia darmi delucidazioni e consigli in merito e magari con parole semplici riesca a farmi capire cosa ho in realtà e cosa potrei fare per migliorare la mia situazione. E soprattutto a quale specialista dovrei rivolgermi. Preciso che ho 44 anni e è da quando avevo 14 anni che faccio un lavoro abbastanza duro dove spesso devo sollevare cose molto pesanti. Grazie a tutti fin da ora.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Egr. signore, la sua è una situazione complessa per cui bisognerà valutare, fra le varie, quale compressione le da la sofferenza radicolare di cui lei soffre.
A questo punto è indispensabile doverla visitare e visionare le lastre.
Se si riesce ad individuare la radice massimamente sofferente, potrebbe riuscirle utile un intervento di decompressione intraforaminale in mininvasiva (legga i miei articoli su Minform a tal proposito).Mi faccia sapere cordialmente

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Per prima cosa volevo ringraziarla per la velocità e la gentilezza con cui mi ha risposto. Sono andato subito a leggere il suo articolo su Minform che ho trovato molto utile ed esaustivo in materia e mi ha chiarito alcuni dubbi. Vorrei approfittare di nuovo di Lei, chiedendo se potesse indicarmi a chi potrei rivolgermi nella mia regione(Marche)per farmi visitare e, se dovesse risultare utile un intervento di decompressione intraforaminale in mininvasiva, come da Lei prospettato, qual è il centro specialistico a me più vicino nel quale praticano tale tecnica.
Nel frattempo il mio medico mi ha prescritto una risonanza magnetica, che sono in attesa di fare: con questo tipo di esame si può meglio capire quale compressione mi provoca la sofferenza radicolare oppure per avere una diagnosi precisa è sufficiente la tac già in mio possesso? La ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che riuscirà a fornirmi.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Egregio signore,per qunto riguarda il problema organizzativo per le Marche non so esserle utile(sinceramente non credo che vi siano ancora centri che pratichino questa metodologia).Tuttavia prima di cercare un Centro ad hoc, bisognerebbe porre l'indicazione e,ancor più,porre l'indicazione a a quale livello metamerico intervenire.
Conseguentemente bisogna prima visitarla(va bene un Collega della zona) e poi discuterne.
Mi tenga pure informato. La saluto cordialmente