Lombosciatalgia
Buongiorno Dottore, Le scrivo per avere un consulto riguardo a un problema di Lombosciatalgia presente in maniera acuta da circa 6 mesi.
Dopo diverse notti insonni, decido di eseguire Rmn Lombosacrale, con il risultato: Segni di spondilosi ed artrosi interaprofisaria.
Ernie di Schmorl nei somi da L1 ad L5.
Ridotto il segnale T2 e lo spessore dischi intersomatici da fenomenodegenerativo- disidratativi.
In D12 -L1 si rileva ernia discale paramediane destra che impronta il sacco durale.
In L4-L5 si rileva voluminosa protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che assume carattere di franca erniazione in sede paramediana destra, che comprime il sacco durale e determina riduzione dell ampiezza dello speco vertebrale con affastellamento delle radici della Cauda.
In L5-S1 il disco intersomatico si presenta notevolmente disidratato e degenerato, globalmente protuso ad ampio raggio con compressione del sacco durale.
Eseguo una prima visita ortopedica, dove viene prescritta cura farmacologica di Medrol 16 mg per 14 giorni e Tiobec 800mg per 40 giorni.
Eseguita tutta la terapia, il problema persiste.
Inizio quindi una terapia del dolore con infliltrazione antalgica ecoguidata al rachide lombosacrale, si somministra miscela di anestetico locale e corticosteroide (Depometrol) + Miscela di ossigeno Ozonoterapia paravertebrale.
Lo stesso medico mi prescive cura farmacologica: Deltacortene 25 mg per 15 giorni e Lyrica 75 mg, Tricortin 1000 12 mg una fiala per 10 giorni.
Dopo 15 giorni di terapia farmacologica ripeto l infiltrazione di cui sopra.
Ad oggi sembra relativamente attenuata la fase acuta in ambito lomboscacrale ma persiste il dolore acuto alla sciatica (maggiormente sollecitato nella posizione seduta e la notte).
Nel caso volessi escludere altre cause, quali esami diagnostici consiglia, e se ritiene che la cura sia idonea al tipo di problema.
La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali Saluti
Dopo diverse notti insonni, decido di eseguire Rmn Lombosacrale, con il risultato: Segni di spondilosi ed artrosi interaprofisaria.
Ernie di Schmorl nei somi da L1 ad L5.
Ridotto il segnale T2 e lo spessore dischi intersomatici da fenomenodegenerativo- disidratativi.
In D12 -L1 si rileva ernia discale paramediane destra che impronta il sacco durale.
In L4-L5 si rileva voluminosa protrusione ad ampio raggio del disco intersomatico che assume carattere di franca erniazione in sede paramediana destra, che comprime il sacco durale e determina riduzione dell ampiezza dello speco vertebrale con affastellamento delle radici della Cauda.
In L5-S1 il disco intersomatico si presenta notevolmente disidratato e degenerato, globalmente protuso ad ampio raggio con compressione del sacco durale.
Eseguo una prima visita ortopedica, dove viene prescritta cura farmacologica di Medrol 16 mg per 14 giorni e Tiobec 800mg per 40 giorni.
Eseguita tutta la terapia, il problema persiste.
Inizio quindi una terapia del dolore con infliltrazione antalgica ecoguidata al rachide lombosacrale, si somministra miscela di anestetico locale e corticosteroide (Depometrol) + Miscela di ossigeno Ozonoterapia paravertebrale.
Lo stesso medico mi prescive cura farmacologica: Deltacortene 25 mg per 15 giorni e Lyrica 75 mg, Tricortin 1000 12 mg una fiala per 10 giorni.
Dopo 15 giorni di terapia farmacologica ripeto l infiltrazione di cui sopra.
Ad oggi sembra relativamente attenuata la fase acuta in ambito lomboscacrale ma persiste il dolore acuto alla sciatica (maggiormente sollecitato nella posizione seduta e la notte).
Nel caso volessi escludere altre cause, quali esami diagnostici consiglia, e se ritiene che la cura sia idonea al tipo di problema.
La ringrazio per l'attenzione.
Cordiali Saluti
[#1]
Ritengo che la terapia che Le ha fatto veramente effetto sia l'infiltrazione con Depo-Medrol. Se il vantaggio c'è stato, consiglierei di continuare il ciclo (quattro applicazioni in tutto: una alla settimana).
Se non si raggiunge un sostanziale beneficio (da valutare alla fine del ciclo) con tale trattamento, bisognerà pensare ad un intervento di neurochirurgia spinale con tecnica mininvasiva, allo scopo di assere chirurgicamente il meno aggressivi possibile azzerando praticamente i rischi operatori e permettendo la maggiore asportazione necessaria dal lato dei maggiori disturbi.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Se non si raggiunge un sostanziale beneficio (da valutare alla fine del ciclo) con tale trattamento, bisognerà pensare ad un intervento di neurochirurgia spinale con tecnica mininvasiva, allo scopo di assere chirurgicamente il meno aggressivi possibile azzerando praticamente i rischi operatori e permettendo la maggiore asportazione necessaria dal lato dei maggiori disturbi.
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 23/05/2021.
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