Cisti perineurale e protusioni discali
Buongiorno, ho effettuato una risonanza magnetica lombare per dolori cronici che mi accompagnano ormai da anni e che si stanno accentuando.
Premetto di avere 37 anni.
Il referto è il seguente: "lungo il decorso extra vertebrale della radice sinistra di L4 all'altezza del passaggio lombosacrale è presente una piccola formazione ovaliforme a margini netti, ipointesa in T 1 ed iperintenso in T2/STIR dai diametri di 18x12mm compatibile con cisti perineurale a sviluppo extrarachideo (tipo II).
Millimetriche cisti perineurali sono apprezzabili a tratto intracanalare di D12 ed L1, a destra.
Si evidenzia protusione discale posterolaterale destra a livello L4/L5 che impronta il sacco durale in corrispondenza dell'emergenza della radice omolaterale di L5
Protusione discale a livello di L5-S1 posterolaterale sinistra che impronta il sacco durale e lambisce le radici di S1 d'ambo i lati, con reperto più accentuato a sinistra.
Iniziale protusione circonferenziale dei dischi a livello L1-L2 ed L3-L4, attualmente ininfluente sulle strutture nervose.
Progressione della artropatia degenerativa a carico delle articolazioni interapofisarie nel tratto compreso tra L3-S1 ove si accompagna a sottile film liquido intraarticolare.
Presenza di sottile lipoma del filum terminale che si estende da L1 ad L4"
Alla luce di questo vi chiedo pertanto:
quali possono essere i prossimi passi da fare considerando il dolore ormai cronico e invalidante?
Si prospettano interventi chirurgici o qualche tipo di terapia farmacologica?
Considerando il dolore continuo, è possibile richiedere una forma di invalidità o iscrizione nelle categorie protette?
Grazie dell' attenzione
Premetto di avere 37 anni.
Il referto è il seguente: "lungo il decorso extra vertebrale della radice sinistra di L4 all'altezza del passaggio lombosacrale è presente una piccola formazione ovaliforme a margini netti, ipointesa in T 1 ed iperintenso in T2/STIR dai diametri di 18x12mm compatibile con cisti perineurale a sviluppo extrarachideo (tipo II).
Millimetriche cisti perineurali sono apprezzabili a tratto intracanalare di D12 ed L1, a destra.
Si evidenzia protusione discale posterolaterale destra a livello L4/L5 che impronta il sacco durale in corrispondenza dell'emergenza della radice omolaterale di L5
Protusione discale a livello di L5-S1 posterolaterale sinistra che impronta il sacco durale e lambisce le radici di S1 d'ambo i lati, con reperto più accentuato a sinistra.
Iniziale protusione circonferenziale dei dischi a livello L1-L2 ed L3-L4, attualmente ininfluente sulle strutture nervose.
Progressione della artropatia degenerativa a carico delle articolazioni interapofisarie nel tratto compreso tra L3-S1 ove si accompagna a sottile film liquido intraarticolare.
Presenza di sottile lipoma del filum terminale che si estende da L1 ad L4"
Alla luce di questo vi chiedo pertanto:
quali possono essere i prossimi passi da fare considerando il dolore ormai cronico e invalidante?
Si prospettano interventi chirurgici o qualche tipo di terapia farmacologica?
Considerando il dolore continuo, è possibile richiedere una forma di invalidità o iscrizione nelle categorie protette?
Grazie dell' attenzione
[#1]
Egregio Paziente,
molto spesso, le cisti peri-neurali, dette anche di Tarlov, sono asintomatiche tanto che talora vengono individuate accidentalmente nel corso di esami diagnostici eseguiti per altre finalità. Si potrà avere la conferma che la sintomatologia sia o meno ascrivibile alla presenza della cisti effettuando un esame elettromiografico relativo al neuromero interessato (che sarà ovviamente identificato dal neurologo che esegue l'indagine).
Cordialmente
molto spesso, le cisti peri-neurali, dette anche di Tarlov, sono asintomatiche tanto che talora vengono individuate accidentalmente nel corso di esami diagnostici eseguiti per altre finalità. Si potrà avere la conferma che la sintomatologia sia o meno ascrivibile alla presenza della cisti effettuando un esame elettromiografico relativo al neuromero interessato (che sarà ovviamente identificato dal neurologo che esegue l'indagine).
Cordialmente
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
[#3]
L'orientamento odierno è di trattare chirurgicamente solamente le ernie discali espulse che creano conflitto disco-radicolare, espresso da segni clinici di sofferenza radicolare, ossia deficit della forza, della sensibilità, del trofismo. Il dolore legato a protrusioni del disco è trattato con farmaci e con procedure fisiatriche.
Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.7k visite dal 03/01/2022.
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