Lombalgia cronica
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 26 anni, peso 75 chili e sono alto circa 1, 75.
Soffro di lombalgia da quando ho 19 anni, praticamente da quando ho iniziato a lavorare, per la precisione sono un operaio metalmeccanico.
La mia prima risonanza nel 2017 è stata questa:
Colonna dorsale:
Sono disidratati e ridotti in altezza per disco-artrosi i dischi d9-d10, d10-d11 e d11-d12.
I diametri canalari sono normali.
Non si apprezzano segni di mielopatia.
Non sono state apprezzate impregnazioni contrastografiche.
Colonna lombo-sacrale:
In corrispondenza dell'unità disco-somatica l4-l5 è riconoscibile voluminosa ernia espulsa sotto-legamentosa, postero-laterale sinistra, determinante effetto massa sul sacco durale e sulle radici nervose della causa ed in modo particolare sulla radice nervosa l5 di sinistra.
Una seconda ernia discale, di dimensioni minori, è apprezzabile a livello di l5-s1, in direzione postero-laterale sinistra, determinante impronta sul sacco durale e lievemente sulla radice nervosa s1 di sinistra.
Gli ultimi due dischi intersomatici sono disidratati e assottigliati.
Dopo questa risonanza sono andato da un neurochirurgo che mi ha sconsigliato di operarmi data la mia giovane età.
Cominciai a fare un po' più di attività fisica nel particolare trekking in montagna.
Ero dimagrito molto e stavo molto meglio e la lombalgia la avevo solo ogni tanto, insomma riuscivo a gestirla.
Da un anno la situazione è peggiorata drasticamente.
Premetto che non sono più tanto in forma e ho preso qualche chilo.
Dopo qualche ora che sto in piedi mi ritrovo bloccato con dolore lombare e ogni minimo sforzo che faccio come piegamenti o anche solo allungamenti peggiorano la situazione.
Il dolore si è irradiato anche nella zona dei glutei soprattutto dopo che sto tanto in piedi, considerando che faccio l' operaio e sto 8 ore in piedi al giorno facendo anche sforzi tra cui pesi o piegamenti che sollecitano la schiena.
Praticamente dopo ogni mia giornata di lavoro non riesco a stare in piedi dritto e mi fa male addirittura camminare.
A riposo un po' diminuisce ma il giorno dopo basta qualche ora in piedi e tac torna di nuovo anche senza fare sforzi.
Ho fatto una risonanza magnetica qualche mese fa e questo è il referto:
I dischi intersomatici dorsali sono moderatamente disidratati.
Modesta profusione posteriore del disco d9-d10.
Sono disidratati anche i dischi l4-l5 e l5-s1 che improntano il sacco durale.
Si osservano rapporto di stretta contiguità tra anello discale l4-l5 e radice nervosa l5 in sede preforaminale sinistra.
Deviazione scoliotica destro-convessa ad ampio raggio.
Conservate le curva in cifosi e lordosi.
Sono stato nuovamente dallo stesso neurochirurgo e mi ha detto che il problema che ho dati i miei sintomi non è della colonna ma muscolare e mi ha consigliato di fare fisioterapia e nuoto.
Il problema è che non riuscivo più a lavorare e ho dovuto licenziarmi.
Ho provato a fare esercizi per rinforzare ed allungare ma la situazione non migliora.
Sono un ragazzo di 26 anni, peso 75 chili e sono alto circa 1, 75.
Soffro di lombalgia da quando ho 19 anni, praticamente da quando ho iniziato a lavorare, per la precisione sono un operaio metalmeccanico.
La mia prima risonanza nel 2017 è stata questa:
Colonna dorsale:
Sono disidratati e ridotti in altezza per disco-artrosi i dischi d9-d10, d10-d11 e d11-d12.
I diametri canalari sono normali.
Non si apprezzano segni di mielopatia.
Non sono state apprezzate impregnazioni contrastografiche.
Colonna lombo-sacrale:
In corrispondenza dell'unità disco-somatica l4-l5 è riconoscibile voluminosa ernia espulsa sotto-legamentosa, postero-laterale sinistra, determinante effetto massa sul sacco durale e sulle radici nervose della causa ed in modo particolare sulla radice nervosa l5 di sinistra.
Una seconda ernia discale, di dimensioni minori, è apprezzabile a livello di l5-s1, in direzione postero-laterale sinistra, determinante impronta sul sacco durale e lievemente sulla radice nervosa s1 di sinistra.
Gli ultimi due dischi intersomatici sono disidratati e assottigliati.
Dopo questa risonanza sono andato da un neurochirurgo che mi ha sconsigliato di operarmi data la mia giovane età.
Cominciai a fare un po' più di attività fisica nel particolare trekking in montagna.
Ero dimagrito molto e stavo molto meglio e la lombalgia la avevo solo ogni tanto, insomma riuscivo a gestirla.
Da un anno la situazione è peggiorata drasticamente.
Premetto che non sono più tanto in forma e ho preso qualche chilo.
Dopo qualche ora che sto in piedi mi ritrovo bloccato con dolore lombare e ogni minimo sforzo che faccio come piegamenti o anche solo allungamenti peggiorano la situazione.
Il dolore si è irradiato anche nella zona dei glutei soprattutto dopo che sto tanto in piedi, considerando che faccio l' operaio e sto 8 ore in piedi al giorno facendo anche sforzi tra cui pesi o piegamenti che sollecitano la schiena.
Praticamente dopo ogni mia giornata di lavoro non riesco a stare in piedi dritto e mi fa male addirittura camminare.
A riposo un po' diminuisce ma il giorno dopo basta qualche ora in piedi e tac torna di nuovo anche senza fare sforzi.
Ho fatto una risonanza magnetica qualche mese fa e questo è il referto:
I dischi intersomatici dorsali sono moderatamente disidratati.
Modesta profusione posteriore del disco d9-d10.
Sono disidratati anche i dischi l4-l5 e l5-s1 che improntano il sacco durale.
Si osservano rapporto di stretta contiguità tra anello discale l4-l5 e radice nervosa l5 in sede preforaminale sinistra.
Deviazione scoliotica destro-convessa ad ampio raggio.
Conservate le curva in cifosi e lordosi.
Sono stato nuovamente dallo stesso neurochirurgo e mi ha detto che il problema che ho dati i miei sintomi non è della colonna ma muscolare e mi ha consigliato di fare fisioterapia e nuoto.
Il problema è che non riuscivo più a lavorare e ho dovuto licenziarmi.
Ho provato a fare esercizi per rinforzare ed allungare ma la situazione non migliora.
[#1]
Da come Lei descrive i Suoi disturbi e le immagini della rmn, sembra che la compressione L4-L5 sia la responsabile principale della patologia che La affligge.
Naturalmente, senza aver eseguita una visita specialistica, non mi è agevole essere perentorio (ma dovrebbe essere proprio così).
La lunga storia clinica, nel Suo caso, mi indurrebbe a porre indicazione ad un trattamento chirurgico. Condivido le perplessità del Collega Specialista circa una soluzione chirurgica, ma ritengo che Egli si riferisca ad un trattamento classico (tipo microchirurgia). Viceversa, mi orienterei verso un trattamento mininvasivo, in sedo analgesia, di asportazione di ogni compressione a livello radicolare proprio dove si individua il disturbo clinico.
Cordialità,
Naturalmente, senza aver eseguita una visita specialistica, non mi è agevole essere perentorio (ma dovrebbe essere proprio così).
La lunga storia clinica, nel Suo caso, mi indurrebbe a porre indicazione ad un trattamento chirurgico. Condivido le perplessità del Collega Specialista circa una soluzione chirurgica, ma ritengo che Egli si riferisca ad un trattamento classico (tipo microchirurgia). Viceversa, mi orienterei verso un trattamento mininvasivo, in sedo analgesia, di asportazione di ogni compressione a livello radicolare proprio dove si individua il disturbo clinico.
Cordialità,
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Valuterò bene la situazione magari aspettando qualche parere in più di altri specialisti. Il mio obbiettivo è ritornare a lavorare, in queste condizioni mi sento praticamente un invalido. Io pensavo che facendo più movimento ed esercizio mi passasse, invece peggiora con lo sforzo. Il dolore è più accentuato nella zona lombare sinistra invece che a destra. Ovviamente ho provato antidolorifici ma sono inutili.
Valuterò bene la situazione magari aspettando qualche parere in più di altri specialisti. Il mio obbiettivo è ritornare a lavorare, in queste condizioni mi sento praticamente un invalido. Io pensavo che facendo più movimento ed esercizio mi passasse, invece peggiora con lo sforzo. Il dolore è più accentuato nella zona lombare sinistra invece che a destra. Ovviamente ho provato antidolorifici ma sono inutili.
[#3]
La lateralità direi che corrisponda.
Determinati movimenti, tipo flessione e/o rotazione del tronco, sono sconsigliati; al pari di sollevare pesi o correre o viaggiare su terreni accidentati.....
Veda un po' Lei. Ma mi sembra che il disturbo, negli anni, si sia un po' "saldamente insediato" (l'ernia viene definita espulsa).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Determinati movimenti, tipo flessione e/o rotazione del tronco, sono sconsigliati; al pari di sollevare pesi o correre o viaggiare su terreni accidentati.....
Veda un po' Lei. Ma mi sembra che il disturbo, negli anni, si sia un po' "saldamente insediato" (l'ernia viene definita espulsa).
Se ha piacere, dia pure ulteriori notizie.
Cordialità.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 16/08/2022.
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