Meralgia parestesica: diagnosi sbagliata?

Gentili Dottori, ho frequentato un corso (da principiante) di nuoto da Novembre 2024 alla prima settimana di Aprile senza mai aver notato particolari disturbi, anzi, mi ha aiutato molto per risolvere in poco tempo i forti dolori che specie nei mesi freddi si presentavano nella zona cervicale sinistra, trapezio e dietro l'orecchio per poi irradiarsi anche nella fronte.

Quindi, ad Aprile circa 2 giorni dopo un intenso allenamento in piscina (durante il quale non ho avvertito nulla ci tengo a precisare) ho iniziato ad avvertire un dolore localizzato al fianco sinistro e sopra il gluteo.
Questo dolore si è attenuato nel giro di 2 giorni (credo di aver preso 1 Brufen) ma ha dato il via ad una serie di fastidi e dolori (non insopportabili) in tutta la fascia inguinale e successivamente interno coscia, all'apparenza risultavano specialmente coinvolti i tendini della parte alta della coscia.

Dopo 2 settimane ho iniziato ad assumere Tendisulfur prima 2 volte al giorno, poi 1 e la sintomatologia era un po migliorata, quindi ho cercato di riprendere un minimo di allenamento ma i fastidi nella zona inguinale e interno coscia sono riapparsi.
Anzi, ci tengo a precisare che durante la nuotata con il pull-buoy bloccato tra le gambe, provavo un senso di tensione/dolore al fianco sinistro e sopra il gluteo che come ho detto è la zona di origine del problema.


Mi sono rivolto ad uno stimato ortopedico il quale ha ipotizzato una 'meralgia parestesica da sofferenza del femoro cutaneo laterale sinistro' prescrivendomi:
Tiobec 800 per 30 giorni, Mobic 15 per 12 giorni, tecar adduttori, laser femoro cutaneo laterale al livello dell'ala iliaca
Nel caso di persistenza dei sintomi oltre 30 giorni fare elettromiografia femoro cuteneo, ecografia adduttori.


Cercando online, come tutti i curiosi, ho notato che il principale sintomo di questa meralgia è formicolio, bruciore, dolore nella zona laterale della coscia, ma io non ho mai avvertito nulla in quella zona, solo lungo tutta la fascia inguinale, interno coscia e sporadicamente retro coscia.

Ora, mi manca circa 1 settimana al termine della terapia (non ho fatto laser e tecar) e sto decisamente meglio anche se permane qualche fastidio e cioè: il giorno dopo aver fatto una camminata di 6km sento ancora un po di rigidità sopra il gluteo (zona di origine di tutti i fastidi) agli adduttori e leggeri fastidi nella zona inguinale che non mi permettono di tornare ad allenarmi in pieno regime e ciò mi provoca frustrazione.
Ci tengo a precisare che durante la camminata sto molto bene e non provo alcun fastidio.


Alla luce di quanto da me detto, credete che i sintomi possono essere comunque compatibili con la meralgia parestesica anche se non ho mai avvertito mai nulla nell'esterno coscia?
Oppure potrebbe trattarsi di altro?

Grazie per la pazienza.

Vi saluto cordialmente
Francesco
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 79k 2.4k
Gentile Sig. Francesco,

in effetti non ci sono elementi per diagnosticare una meralgia parestesica la cui localizzazione è nella parte laterale della coscia.
In generale il dolore sembrerebbe di tipo neuropatico, cioè interessante i nervi.
Un’EMG all'arto interessato, qualora la sintomatologia dovesse persistere, è indicata, unitamente ad una RM lombosacrale. Il nervo interessato potrebbe essere il nervo crurale.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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