Alterazione degli odori dopo un ictus

Salve, inanzitutto grazie per le possibili risposte. Il mio problema riguarda mio padre, 60 anni, che due settimane fa ha avuto in Ictus. Molto in breve io e mia mamma l'abbiamo trovato la mattina in preda a convulsioni, che faceva fatica a respirare e non era coscente. E' stato portato subito all'ospedale con un'ambulanza ed è stato ricoverato qualche giorno. Sembra si fosse ripreso più che bene, infatti dopo due giorni già parlava, si muoveva, camminava ecc.. tutto normalissimo.
Il problema è arrivato una o due settimane dopo. Praticamente ogni tanto (può capitare 2 volte al giorno come 30 volte al giorno) gli arrivano delle crisi pesantissime, in cui ha capogiri, nausea e diventa pallidissimo... queste crisi durano qualche minuto poi rientrano da sole.
Sembra che queste crisi siano innescate da odori, sia forti che non, come per esempio l'odore di un pennarello, della lacca o, a volte, dal suo stesso odore (tipo quando gli succedono di notte).

Abbiamo letto tutti i foglietti delle sue medicine e abbiamo visto che nell'Unipril c'è scritto "alterazione degli odori". Può essere questo? Può essere causato dall'Ictus? cosa si può fare?

Grazie mille
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

andrebbe fatta una valutazione neurologica. Il disturbo potrebbe essere causato anche dal farmaco in questione se il problema si è presentato dopo la sua assunzione.
In ospedale hanno eseguito una TC cranio?

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
salve, sì era stata fatta una TAC subito dopo l'ictus per vedere se c'era una emoragia ed era risultata negativa, ne è stata fatta una 48 ore dopo che ha effettivamente riscontrato l'ictus ma al momento non ho il referto sottomano, appena lo riesco ad avere lo riporto qui per intero.

Comunque, aggiornamento dell'ultima ora, stamattina è stato male di nuovo, con una crisi più forte dove ha anche perso conoscenza e ha detto di vedere dei lampi di luce negli occhi. Abbiamo chiamato l'ambulanza ed ora è ricoverato, immagino gli faranno tutti gli esami del caso.

Mi stavo chiedendo, visto che questo disturbo è principalmente causato da un odore, che spesso dice venirgli dalla bocca dello stomaco, un odore molto acido.. può essere che l'ictus gli abbia provocato un acutimento dell'olfatto e che siano i suoi stessi succhi gastrici a dargli fastidio?

Grazie mille per l'interessamento, appena avrò notizie le posterò qui.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

si dovrebbe sapere la localizzazione e l'estensione dell'area ischemica, in più un EEG sarebbe opportuno per esaminare eventuali alterazioni dell'attività elettrica cerebrale in seguito alla lesione ischemica. Sono sicuro però che in ospedale verificheranno questi elementi.

SalutandoLa Le porgo i migliori auguri di guarigione per il papà
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dopo
Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
purtroppo questi dati non li so, ora tutti i documenti sono in ospedale e non posso portarli a casa.
So che si tratta di cervello, quindi le possibilità sono pressochè infinite, ma è normale una cosa del genere? è già successo? se è effettivamente un disturbo neurologico, c'è modo porre rimedio? o anche solo di limitare questi danni, queste sensazioni di odori?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

dipende dall'entità dell'ischemia, dalla lesione residua, da un eventuale focolaio di alterata attività elettrica, ecc. Pertanto non si può, in atto, formulare una prognosi.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2023
Ex utente
Salve, rieccomi qua con gli aggiornamenti.
A quanto pare il famoso ictus era in realtà un tumore, ora siamo in attesa che lo operino per rimuoverlo. Direi a sto punto che i famosi "odori" sinao stati un sintomo di questo.
Riporto il risultato della RM:

"Presa visione delle precedenti TC, rispetto alle quali si osserva una modificazione del quadro. L'indagine odierna evidenzia infatti la presenza di una ampia lesione con segnale disomogeneamente iperintenso in T2-FLAIR che interessa estesamente il lobo temporale di destra nella cui porzione anteriore si evidenzia una grossolana componente necrotico cistica; posteriormente essa si estende all'atrio e alla rispettiva porzione dello splenio del corpo calloso. La lesione interessa inoltre il giro retto e l'insula omolaterali. Si osservano iniziali effetti di processo espansivo ed accenno di dislocazione a SN della linea mediana. L'iniezione endovena del mezzo di contrasto evidenzia multipli foci confluenti di impregnazione prevalentemente nella componente temporo-insulare. Nella sequenza di diffusione a livello della lesione un aumento dei valori ADC. Nella sequenza di Perfusione le mappe di rCBV mostrano un incremento dei valori della perfusione di poco superiori a 2 volte la normalizzazione. Il quadro appare compatibile con lesione primitiva della serie gliale a grado intermetdio-alto. Una consulenza neurochirurgica appare indicata. -EEG: anomalie specifiche di moderata entità sull'emisfero destro, prevalenti sulla regione temporale"

Io sinceramente non me ne intendo, e capisco che la situazione possa essere anche grave o drammatica. Però volevo sapere, molto sinceramente, così ad occhio come poteva essere la situazione, e se c'è qualche possibilità che l'operazione possa, anche se non risolvere, almeno attenuare i sintomi (anche se sono conscio che dopo dovrà fare radio e chemio immagino..).

Grazie mille per la risposta
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

innanzitutto le dico subito che sono sinceramente dispiaciuto per tale sospetto diagnostico.
Prima dell'intervento non è possibile formulare una prognosi, fatto l'intervento, si avrà una diagnosi certa con l'esame istologico. Attenda con fiducia l'asportazione della neoplasia.

Le faccio i migliori e più sinceri auguri