Aneurisma cerebrale

Salve, sono un ragazzo di 18 anni e avrei una domanda da porre. In famiglia c'è stato un caso di aneurisma cerebrale (localizzato nel poligono di Willis) ad una zia di mia madre. Leggendo su svariati forum e libri che trattavano questo argomento, ho notato che non è stato dimostrato che possa essere congenita, quindi dovrei, in un certo senso, tranquillizzarmi. Il problema, però, sorge, perchè è un pò di tempo, in verità anche da quando ero piccolino, che delle volte sento pulsare in maniera più o meno insistente nella zona dell'occipite, più precisamente in alto a destra. Da piccolo per far passare questo fastidio davo una piccola botta con la mano e devo dire che funzionava, ora, invece, lascio che passi da solo. Ultimamente, forse perchè preso troppo dalla soggezione, mi son svegliato svariate volte di notte sentendo pulsare proprio in quella zona, sentendo una leggera pressione sulle tempie. C'è da dire che la seconda volta che mi è successo ero reduce da una febbre, anche se non troppo forte.
Tra le mie abitudini di vita ce ne sono alcune che non vanno, come ad esempio il fumo, anche se "fortunatamente" non molto (fumo da circa due anni, con una media di cinque, massimo sei al giorno), e poca verdura (anche se ultimamente cerco di mangiarne di più,). Mi scuso per tutta questa descrizione e arrivo al dunque: è possibile che questo pulsare che mi si ripresenta più o meno spesso sia un segno di una possibile aneurisma? E' possibile che sia solo dovuto alla crescita? Devo consultare il mio medico Curante?
Ringrazio anticipatamente e mi scuso del tempo che ho sottratto al Vostro esercizio, porgo Cordiali Saluti.
P.S. So che una delle risposte sarà quella di smettere di fumare.. ci proverò!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

generalmente l'aneurisma cerebrale è asintomatico fino a quando non si rompe, pertanto ritengo che la sintomatologia che descrive non sia dovuta a tale problema. Inoltre non è ereditario.
Un consulto dal medico curante sarebbe opportuno.
Stia sereno.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro