Tac lombo sacrale: bulging discale, degenerazione vacuolare e artrosi

Buonasera! Mia madre ha appena ritirato i risultati della TAC LOMBO SACRALE, potreste aiutarci a comprenderli?
L'esame TC del rachide lombare (spazi intersomatici da L3 ad S1) ha mostrato:
bulging discale a livello L3-L4 ed L4-L5, a tali livelli si apprezzano fenomeni di degenerazione vacuolare dei dischi intersimatici.
Canale spinale di ampiezza conservata.
Segni di artrosi somatica ed interapofisaria.
Volevo aggiungere che mia madre ha 68 anni e che, a seguito dell'intervento di asportazione di un meningioma cerebrale che si trovava sul nervo motorio, zoppica e quindi i dolori alla schiena e alla gamba sono praticamente perenni. Dall'intervento, cioè dal 2001, ha crampi lancinanti alla gamba, che solitamente, purtroppo, si presentono al mattino presto svegliandola. Esiste un modo per farli sparire per sempre o almeno per renderli più sopportabili? Non sono crampi normali, perchè sono comparsi a causa del meningioma e/o della sua asportazione. Ringrazio chiunque ci presti la propria attenzione! Buona serata e buon tutto!
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
per il dolore neuropatico (come nel caso di sua madre) esistono diverse opzioni terapeutiche:
-il/la paziente deve essere valutato/a da specialista edotto sulle problematiche concernenti il dolore neurologico cronico severo;
-farmacologica a base di farmaci "dedicati" per il dolore neuropatico (es: Pregabalin, Gabapentin, Duloxetina, ecc) che debbono essere prima titolati fino al raggiungimento della posologia quotidiana efficace per il paziente;
-è possibile la associazione (add-on) con farmaci oppioidi da soli scarsamente efficaci ma utili in associazione con i precedenti (es: Efferalgan + Codeina, Tramadololo, ecc);
-scarsamente efficaci e, se usati per tempi prolungati, gli analgesici comuni (FANS, anti-cox, ecc) che producono cronicizzazione ed intensificazione del dolore;
-indicato nei pazienti non responder al solo trattamento farmacologico un approccio mediante tecniche mini-invasive quali blocco anestetico/antalgico mediante farmaci infiltrati in sede loco-regionale quali anestetici locali e corticosteroidi; tecnica questa praticabile ambulatorialmente o in breve day hospital, efficace, sicura.
Indicata, pertanto, una preliminare valutazione clinica e la presa in visione della documentazione sanitaria afferente al caso da parte di uno specialista neurologo esperto anche in terapia del dolore.
Nelle mani giuste è prevedibile un importante miglioramento del disturbo fin anche alla remissione pressochè totale.
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Poli, la ringrazio per la celere risposta e mi scuso per non averlo fatto prima ma, il collegamento ad internet funziona a singhiozzo!
Sarebbe troppo chiederle di indicarmi un neurologo/terapista del dolore in Campania?
La ringrazio fin da ora per qualsiasi ulteriore informazione che potrà darmi!
Buona serata!
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Purtroppo non conosco colleghi neurologi esperti in terapia del dolore in Campania...
Sorry
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dopo
Utente
Utente
Thank you!
Il medico di base che è specializzato in anestesista e rianimazione, le ha prescritto una terapia del dolore che ha cominciato il 30 maggio ci sono un bel pò di controindicazioni ma, per ora è tutto ok! Palexia da 50 mg una compressa dopo cena, il giorno 4 giugno 1/4 di compressa prima di coricarsi; in caso di nausea causata da Palexia assumere Levobren 25 mg. Speriamo bene!
La ringrazio ancora e le auguro buona serata!
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
con tutto il rispetto per il collega che ha prescritto il farmaco oppiaceo va osservato come:
1)gli oppiacei producono adattamento recettoriale e pertanto una progressiva risposta alla loro somministrazione richiedendo aumento posologico possono generare un progressivo declino cognitivo nel tempo;
2)la paziente soffre prevalentemente di "dolore neuropatico" che andrebbe trattato con farmaci dedicati quali Pregabalin e Gabapentin;
3)il dolore cronico severo presenta vari tipologie di co-morbilità tra le quali ancora declino cognitivo e deflessione del tono dell'umore. Ciò posto ritengo, pertanto, che un farmaco come la Duloxetina (dotato sia di effetto anti-dolore neuropatico che di effetto anti-depressivo) a partire da bassi dosaggi (30 mg/die e poi a salire secondo necessità) rivestano un ruolo importante nel paziente affetto da dolore cronico severo.
Ne parli con il collega.
Bye.