Emispasmo facciale e trauma cranico


Buongiorno,
mi affido a voi per trovare un riscontro competente ed esperto a quella che è stata una drammatica esperienza, maturata negli ultimi anni. Nel caso in cui la mia domanda non fosse formulata con chiarezza, o se fossero in essa omessi dei particolari ritenuti fondamentali, Vi prego di chiedermene conto ed io provvederò di certo a colmare le parti mancanti e i particolari richiesti.
Ho avuto, a distanza di tre anni uno dall'altro, due incidenti stradali in moto. In entrambe le occasioni, sono caduto al suolo rovinosamente, battendo il capo sull'asfalto, per fortuna protetto dal casco, e riportando fratture ed escoriazioni varie. Successivamente trasportato al Pronto Soccorso in Ambulanza.
Dopo il primo incidente, al Pronto Soccorso, ho richiesto una visita neurologica poiché erano sorte, sul lato sinistro del viso, in particolare intorno all'occhio sinistro, delle contrazioni involontarie. Le quali, nelle settimane e mesi successivi, si estendevano a tutto l'emivolto sinistro.
Dalla visione della angio RM e della TAC cranio, un neurologo esperto in conflitti neurovascolari, aveva individuato e mi aveva indicato con precisione, il punto di contatto fra il nervo facciale e l'arteria (Pica) che era all'origine delle contrazioni al viso.
Ho convissuto con queste contrazioni per tre anni, sottoponendomi periodicamente ad infiltrazioni di tossina botulinica. Fino a quando, in seguito al secondo incidente, le contrazioni sono diventate talmente violente e continue, da risultare per me insostenibili.
Per cui, dopo circa tre mesi dall'incidente, mi sono sottoposto ad intervento chirurgico, con incisione retromastoidea sinistra e corrispondente craniectomia retrosigmoidea. Visualizzato, il conflitto, è stato risolto con interposizione di muscolo e sintesi durale con Duraform.
Quello che Vi chiedo è di ricevere la conferma di quanto io ho vissuto e sperimentato nei fatti.
E cioè che i due traumi cranici, avvenuti a tre anni di distanza uno dall'altro, sono stati la causa del sorgere prima, e successivamente del peggiorare, della sintomatologia di un conflitto neurovascolare probabilmente già presente, per quanto latente. Che tale conflitto, in assenza di episodi traumatici, non si può con certezza affermare quando, se e con quale intensità si sarebbe potuto manifestare.
Questo andamento della sintomatologia, che prima del primo sinistro non era presente, è documentato e certificato in tutti gli esami diagnostici effettuati ed in tutti i responsi dei medici e dei neurologi ai quali il sottoscritto si è rivolto nel desiderio di guarigione.
Spero che, sulla base di quanto descritto e che mi auguro di aver esposto con chiarezza e sufficienti elementi, Vi sia possibile esprimere un parere.
Ve ne sono anticipatamente davvero molto grato.
Cordiali saluti.








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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
Direi che è corretto che esprima le sue perplessità in prima battuta al collega neurologo cke l'ha seguita fino ad oggi. Certamente il conflitto neurovascolare è preesistente ai traumatismi che potrebbero aver al max comportato uan irritazione da trauma (ma impossibile da dimostrare) della radice del nervo faciale che magari per una microcompressioen cronica da PICA era neurofisiologicamente al limite , lasciando quindi un emispamo cronico. Certamente la risposta all'intervento decompressivo è per lei un bel successo e sollievo.

Dott Vincenzo Sidoti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dott. Sidoti per la risposta e per le informazioni in essa contenute.
Certo, prima di tutto sono molto grato verso il Chirurgo e la Struttura dove mi hanno operato e dove ho visto svanire un disturbo che stava condizionando pesantemente la mia vita.
Nel leggere questa prima risposta, ho l'impressione di non aver esposto con chiarezza la mia domanda. E quindi sinteticamente ci riprovo confidando nella disponibilità dei Neurologi che sono iscritti a questo utilissimo sito di servizio al cittadino.
Io ho compreso che il conflitto neurovascolare riguarda un aspetto neurofisiologico della persona. Le cui cause non sono forse così chiare e definite, trattandosi del sistema nervoso, che è di certo una delle cose più complesse del corpo umano.
Io non ho mai avuto spasmi al viso prima del trauma cranico. E conosco altre persone che hanno avuto la stessa esperienza. Esiste anche una casistica disponibile su Pub Med a riguardo. In questo senso io non ho nulla da dimostrare. Qualche ora dopo il primo incidente sono sorte le prime fibrillazioni intorno all'occhio sinistro. E successivamente al secondo incidente nel giro di pochi giorni esse sono diventate insostenibili, per cui ho fatto ricorso all'intervento. E nel mio percorso verso la guarigione ho incontrato diversi neurologi, che hanno sempre individuato nel trauma il fattore scatenante. Comprendo che, come altri aspetti della neurologia, questo non è ancora del tutto chiaro.
Ma qui c'è un nesso causa effetto evidente e dimostrato.
Infatti la mia domanda non era questa... e mi scuso se sono stato poco chiaro.
Io non ho RM effettuate prima dell'incidente. Ma se il conflitto neurovascolare era già presente, vuol dire che era latente. Forse da molto tempo.
Questi quindi i miei interrogativi:
Si sarebbe manifestato comunque, se non ci fossero stati traumi ad accellerare il decorso, magari dopo anni?
Esistono casi di persone la cui Angio RM al cranio evidenzia un conflitto neurovascolare, che però non presentano contrazioni?
Il conflitto neurovascolare comporta sempre delle contrazioni?
Perchè, lo ripeto per chiarezza, io non ho avuto mai contrazioni al viso e spasmi, fino al momento del primo incidente. E, sfortunatamente, dopo un altro incidente ne ho subito il peggioramento.
Mi auguro che questo mio desiderio di comprensione, che riguarda una importante vicenda personale, possa ricevere un riscontro e magari essere utile anche ad altri.
Ringrazio anticipatamente e porgo i miei più cordiali saluti!
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Dr. Vincenzo Sidoti Neurologo 566 16 20
Cercherò di rispondere ai suoi interrogativi:

Si sarebbe manifestato comunque, se non ci fossero stati traumi ad accellerare il decorso, magari dopo anni?
Non possiamo saperlo con certezza; lo spasmo si manisfesta dopo che si realizzano le condizioni neurofisologiche che portano a una eccitabilità spontanea delle fibre nervose del nervo faciale in genere vicino alla radice; una compressione-irritazione cronica da parte di un'ansa vascoalre può portare ad anomalie microstrutturali senza che si realizzino sipkes elettrici spontanei da demielinizzazione di fibre. I traumi (ripercussioni dirette o indirette da trasmissione liquorale) possono scopmensare questo stato di apparente eqilibrio


Esistono casi di persone la cui Angio RM al cranio evidenzia un conflitto neurovascolare, che però non presentano contrazioni?
Esistono e ne ho visti di persona (conflitti es PICA-V); valgono le ragioni sopra esposte.

Spero di aver contribuito a ridurre la sua incertezza con le mie poche ipotetiche certezze. La saluto coirdialmente

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Sidoti,
Le sono molto grato per la Sua disponibilità e per tutte le preziose informazioni contenute nei suoi interventi.
Io ho inteso trovare, anche su questo sito, conferme a quanto da me acquisito in precedenza oltre che dalla mia stessa esperienza personale.
Per mia natura, non amo rimanere alla superficie degli eventi, quali essi siano.
E se mi si dice, come è accadde ai primi consulti post incidente, che un trauma cranico nulla ha a che vedere con il comparire degli spasmi al volto, o con il suo peggioramento, io, che quella esperienza l'ho fatta sulla mia pelle, sento di dovermi impegnare nella ricerca di risposte compatibili con la realtà dei fatti.
Possono essere rari i casi come il mio, ma nelle Strutture dove c'è maggiore specializzazione e dove si effettuano un maggior numero di interventi di risoluzione del conflitto neurovascolare, c'è una presa d'atto di un fatto dichiarato possibile, perchè riscontrato più volte.
E quando c'è un nesso causale evidente, fra trauma ed insorgenza di spasmi al viso, supportato da referti e documentazione medica, questa possibilità non può che essere considerata una certezza.
Che è ciò che Lei descrive in modo chiaro e comprensibile nel Suo secondo intervento:
“ I traumi (ripercussioni dirette o indirette da trasmissione liquorale) possono scompensare questo stato di apparente equilibrio”
Forse, come Lei mi conferma, l'emispasmo avrebbe potuto manifestarsi, in assenza di trauma cranico, molto più tardi o non manifestarsi affatto.
Ed esistono conflitti neurovascolari individuati da Angio RM che non originano spasmi facciali.
Io spero che questa mia testimonianza e soprattutto il contributo che Lei ha dato con i suoi interventi, possano essere di supporto a chi si trovasse a veder sorgere degli spasmi a seguito di un trauma cranico.
Per me non è stato semplice acquisire informazioni corrette al riguardo.
Aggiungo solo alcuni dei pareri ricevuti da Neurologi e Neurochirurghi fra i più conosciuti in Italia e fra i più esperti di conflitto neurovascolare e microchirugia del medesimo conflitto e Le invio i miei migliori saluti.
(Se lo desidera e se è possibile Le invio i nominativi degli autori dei seguenti interventi)

“Gent.le Sig.........., la informo che non si può escludere che uno spasmo facciale possa essere causato da un trauma cranico e magari essere aggravato da un altro trauma e ciò indipendentemente che sia stato o meno accertato un conflitto neurovascolare, che , come per la nevralgia del trigemino, in generale non è causa eziologica indiscutibile ; basta pensare che i conflitti neurovascolari facciali o trigeminali sono presenti in molte persone normali che non hanno nè nevralgia del trigemino ,nè spasmo facciale.”
“Egregio sig. ….............,
il trauma subito è stato verosimilmente la causa di comparsa della sintomatologia di un conflitto neurovascolare già preesistente.
Lo spasmo del facciale è secondario nella quasi totalità dei casi ad un conflitto neurovascolare che può essere risolto chirurgicamente mediante un intervento della regione dell'angolo ponto-cerebellare, delicato ma non a particolare rischio.”
“Gent,mo Sig …........., grazie per la sua mail
Il rapporto con il trauma è dubbio ma non si può escludere.
 Il conflitto neurovascolare con il N facciale
è patologia ben nota anche se molto molto meno frequente di quella con il trigemino.”