Trauma e sclerosi multipla

Caro dottore, sono un ciclista affetto da sclerosi multipla. Fino ad alcuni mesi fa la malattia non mi dava grandi problemi. Nel giugno dello scorso anno, mentre ero in bici, sono caduto battendo violentemente la testa (ahimè ero sprovvisto di casco). Circa tre mesi dopo ho iniziato ad avvertire una perdita di forza al braccio superiore sinistro e alla gamba destra e per questo mi sono sottoposto ad una visita specialistica nella quale mi è stata prescritta una RMN. L'ho effettuata alcuni giorni fa con il seguente esito: "Indagine eseguita con sequenze FSE FLAR e doppio eco, e T1 con e senza mdc paramagnetico. Si rilevano in sede sovra e sopratentoriale periventricolare alcune lesioni focali con alto segnale nelle sequenze T2 pesate, isointense e senza enhancement nelle sequenze T1 pesate. Lesioni focali iperintense nelle sequenze T2 si rilevano nel bulbo e lungo la corda cervicale in C2, C3 (con atrofia focale) e C5 senza enhancement dopo mezzo di contrasto. Normale ampiezza dei solchi e delle convessità. Il reperto è compatibile con malattia demielinizzante, senza segni di attività". , in questo periodo la malattia è ulteriormente peggiorata tanto da dover ricorrere a un'altra terapia. La mia domanda, nata anche dalla lettura di alcuni articoli su internet, è la seguente. Un'accentuazione della sintomatologia, così come gliel'ho descritta, può essere conseguenza del trauma oppure è una semplice coincidenza? I dati della RMN indicano lesioni che erano già presenti o di recente insorgenza? La ringrazio anticipatamente. Saluti, Davide.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

un trauma fisico può essere un fattore scatenante una ricaduta nell'ambito della SM, comunque una ricaduta può essere anche indipendente da questo ed essere solo una coincidenza.
Per quanto riguarda la RM, le lesioni riscontrate non sono attive in quanto non assumono il mezzo di contrasto, pertanto sono da considerare non di recente insorgenza.
Sarebbe utile confrontare le due ultime RM per vedere eventuali variazioni, compito questo che spetta al neurologo che La segue.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro