Virus Jc è trasmesso in età adulta?

Buongiorno Dottori,
Da circa 6 mesi frequento una persona che è affetta dal virus JC, manifestatosi per SM. Ignoravo l'esistenza del suddetto, e facendo alcune ricerche online, ne ho capito ben poco. Vorrei capire, ad oggi, se possono sussistere problemi per la mia salute e quella dei miei cari poichè sono stato a contatto "diretto" con questo virus.
Ho comunicato la cosa al mio medico di famiglia che non ha saputo darmi una risposta certa. Chiedo un vostro consulto, grazie.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Buon pomeriggio,
Il virus JC è un virus latente (un po' come gli herpes) ed è presente nella maggior parte della popolazione. Ha acquistato importanza dopo che è stato riconosciuto come agente della leucoencefalopatia progressiva multifocale prima nei pazienti con AIDS e poi in una piccola percentuale di pazienti in terapia con immunosoppressori. Nei pazienti con sclerosi multipla in terapia con Tysabri il titolo degli anticorpi anti-JC viene regolarmente misurato per calcolare il rapporto rischio/beneficio della terapia.
Il virus non è sintomatico nei oggetti sani, per cui il contatto con un soggetto sieropositivo non è pericoloso. Anche perché è possibile che le stesso e i suoi familiari ne siate già portatori.

Dr. Stefano Vollaro

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Utente
Utente
Buonasera Dottore,
Ho letto in rete che il virus in questione potrebbe essere contagiato fino ai 15 anni di età: corrisponde al vero tutto questo?
Una persona adulta sana, non portatrice del virus, potrebbe contrarlo? Oltretutto, ho letto che negli uomini, questo virus, potrebbe portare infertilità: è vero tutto questo?
Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Personalmente non conosco l'età limite entro la quale si è soggetti al contagio, ma credo possa proseguire per tutta la vita. Solitamente all'età di 15 anni più del 50% dei soggetti è entrato in contatto con il virus. Le modalità di trasmissione non sono così chiare, poiché il virus è presente a baso titolo nella saliva e nel sangue, ma, a seconda delle statistiche, è presente fino al 90% della popolazione adulta.

A mia conoscenza le patologie da JC virus, quasi sempre interessanti il sistema nervoso centrale, si manifestano soltanto nei soggetti con immunodepressione. Alcuni studi hanno evidenziato il JCV nello sperma, ma l'associazione con l'infertilità non credo sia mai stata dimostrata, anche perché, ripeto, il virus è presente nella maggior parte della popolazione.
Quindi non dovrebbe esserci alcun timore nel frequentare una persona portatrice del virus, neanche nella malaugurata ipotesi che l'infezione dovesse diventare sintomatica.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Vollaro, la ringrazio per la sua risposta. Essendo entrambi giovani e avendo avuto mio padre ammalato di tumore, credo sia lecito farsi alcune domande e mi scusi per i miei dubbi, che forse sono ai limiti del ridicolo.

Deduco dalle sue parole, quindi, che potrei stare tranquillo. Attualmente questo virus è scomparso dall'organismo della persona, tornando allo stato dormiente. Per cui non devo temere della mia salute e per quella dei miei cari? Inoltre, vorrei chiederle: è possibile che, pur stando con questa persona, io non possa contrarre il virus? Le parlo in maniera onesta: un suo collega (non presente su questa piattaforma) di Torino mi ha "caldamente" sconsigliato di proseguire la conoscenza con questa persona.
Grazie.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Le sue domande sono legittime ma può stare tranquillo, a meno che lei non sia un soggetto immunodepresso a causa di patologie ematologiche, infettive o terapie con immunosoppressori/citostatici.
Il contagio è un evento possibile, ma è piuttosto probabile che lei sia già portatore del virus. Non è la sclerosi multipla a causare la presenza del virus JC, semplicemente questo viene ricercato in questa patologia per motivi clinici. Come ho ripetuto più volte, il virus è presente nella maggior parte dei soggetti sani, tanto che si potrebbe quasi dire che la normalità è aver contratto l'infezione piuttosto che no.
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Utente
Utente
La ringrazio. Anche se sono spaventato per le parole del suo collega che mi ha caldamente sconsigliato la frequentazione con questa persona.
Per rendermi conto se ho contratto questo virus ci sono delle analisi specifiche da fare? Se si quali? Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Non ho idea del perché il collega le abbia dato questo consiglio. Il test per i pazienti con sclerosi multipla viene eseguito in un laboratorio in Danimarca e non so quali siano gli ospedali che eseguano l'analisi in Italia, che comunque ritengo inutile in persone sane.
Se ha altri dubbi può parlare con i medici del centro sclerosi multipla dove è seguita la persona che frequenta.
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Utente
Utente
Caro Dottore,
la ringrazio per le sue risposte, mi sta dando una grossissima mano. Immagino, quindi, di non dover temere questa persona. Le volevo chiedere: un virus del genere puo' attivarsi anche per una semplice febbre, tonsillite? E per soggetti in terapia con chemio? Grazie
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Guardi, se ci fa caso in realtà sta ponendo sempre la stesa domanda con parole diverse. Capisco bene che un consulto online non è esaustivo, per questo la invito a parlare di persona con i medici del centro sclerosi multipla

Il virus è comunemente residente nell'organismo della maggior parte della popolazione, indipendentemente da malattie concomitanti. Come accade anche per altri virus (vedi ad esempio il varicella zoster o l'herpes simplex) situazioni di immunodepressione GRAVE E PROLUNGATA (quindi non influenza o altre patologie del genere) possono causarne la riattivazione. I casi di riattivazione patologica del JCV si sono osservati principalmente nei pazienti con AIDS e, più di recente, nei pazienti con sclerosi multipla in terapia protratta con Tysabri e con alto indice anticorpale, ancora di più se con pregressa terapia con immunosoppressori (che non comprendono interferone, copolimero e boli di cortisone).
Potrebbe essere possibile che il virus si riattivi anche in altri casi di immunodepressione grave, come neoplasie ematologiche, chemioterapia, immunosoppressione in seguito a trapianti, ma non conosco i dati epidemiologici in queste popolazioni, anche perché in questi casi il rischio infettivo riguarda più frequentemente patogeni di altro tipo.
Faccia in modo che l'attenzione per questo virus non diventi un'ossessione, poiché rappresenta un problema solo per la persona in terapia con Tysabri.

I problemi di cui preoccuparsi quando si sta con una persona con sclerosi multipla sono altri, come capire se si è disposti ad assistere una persona con una malattia cronica (che quindi dovrà sottoporsi periodicamente per tutta la vita a risonanze magnetiche e visite mediche) o sopportare eventuali handicap dati dalla malattia, possibili nonostante le terapie odierne abbiano ridotto drasticamente il rischio di disabilità in questi pazienti.
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Utente
Buonasera Dottore,
la ringrazio per la sua cortesia e gentilezza. Ho parlato con i suoi colleghi e mi hanno confermato quanto lei mi ha già detto. Inoltre, mi hanno rassicurato che questo virus non è pericoloso per l'organismo a meno che non vi siano, come lei mi ha già confermato, malattie gravissime o deficit immunitari. Vorrei chiederle un ulteriore consulto, che più che altro è pura e semplice curiosità: questo virus è trasmissibile sessualmente? La ringrazio.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Credo che la trasmissione sessuale sia possibile, sebbene non so quanto sia probabile avere una viremia quando il virus è latente. Probabilmente conta di più la tramissione per via aerea nei primi anni di vita.
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Grazie Dottore. Ovviamente la trasmissione sessuale è come quella via aerea, giusto? Nulla di preoccupante quindi, giusto? La ringrazio.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
Non c'è comunque motivo di preoccuparsi quale che sia la modalità di trasmissione.
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore. Ipotizzo che quindi non fa alcuna differenza se questo sia in stato "attivo" o "inattivo", giusto? Grazie tante e buon lavoro.
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Dr. Stefano Vollaro Neurologo 351 13
No, nessuna.