Sindrome neurologica non diagnosticata scambiata per 5 anni circa per psicologica o psichiatrica?

Vi è mai capitato? Di diagnosticare una sindrome neurologica scambiata dal paziente e dai suoi familiari, per un lungo periodo di tempo, per psicologica o psichiatrica? Ve lo chiedo perchè io sono da circa 5 anni (e ho 21 anni) che cerco di liberarmi da un'invalidante condizione a cui nessuno finora è riuscito a dare un nome. Per darvi un'idea.. è dal 2011 che non riesco a diplomarmi (provandoci ogni anno), ad avere una vita sociale continuativa ma che subisce interruzioni che durano mesi, a non evitare lunghi periodi di profonda depressione.. ho sperimentato, finora, 2 tipi diversi di psicoterapia (classica e cognitivo-comportamentale) con due psicoterapeuti diversi, per almeno un anno col secondo e più di due anni con la prima.. ho anche sperimentato diverse terapie farmacologiche (che non sono durate più di 4 mesi) che sono servite solo da placebo il primo periodo.. sono stato in una struttura socioassistenziale dove ho sperimentato un'esperienza terribile che è servita solo ad arricchire coloro che ci lavorano.. l'unico esame neurologico a cui sono stato sottoposto è la risonanza magnetica, che non ha rilevato niente.. una sola volta ho sperimentato un'allucinazione uditiva.. (se necessitaste di più dettagli per rispondermi ve li darei volentieri) perciò mi domando.. con una vita ridotta all'osso.. indifferente a ciò che faccio.. potrei soffrire di una sindrome neurologica che sta dietro a tutto ciò? Rilevabile con chissà quale preciso esame?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Le diagnosi psichiatriche quali sono state?
E gli psicofarmaci assunti fono ad ora quali sono stati?
Quale malattia neurologica, semmai neurologica, immaginerebbe di avere?

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
1) depressione persistente;
2) nessuno di quelli assunti (non ricordo quali eccetto la paroxetina e lo zoloft [dosaggi sempre bassi {mai andato oltre una pillola al dì}])
3) non ne ho idea, per questo ho postato la domanda in questa sezione..
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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Ah, ho sempre assunto uno psicofarmaco alla volta, mai insieme a un altro.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Personalmente non mi è pressochè mai accaduto di trattare un paziente per un disturbo psichiatrico quando alla base vi fosse una patologia organica.
La regola è che prima si esclude qualsiasi plausibile dististurbo afferente al secondo gruppo (patologie organiche) e solo dopo se che quel che resta non può che essere a genesi psicogena si cerca di formulare una corretta diagnosi di quale sia il disturbo psichiatrico.

Nel caso che illustra cosa dovrebbe far pensare che i colleghi psichiatri sbaglino a riferire alla propria competenza il suo caso?

Certo "depressione persistente" non è un gran chè come diagnosi così come solo bassi dosaggi di anti-depressivi lascia un poco pensare.

Ma gli elementi inviati sono realmente scarni...
...pertanto ritengo come sia indicata una valutazione neurologica di persona ed eventuali esami strumentali che, "visto da qui" nel contesto di un consulto a distanza, non saprei indicarle.
Ritengo sia in rado di disegnarle un iter diagnostico clinico e strumentale un buon approccio neurologico.

Eventualmente fosse stato già visitato da neurologi (e non da psichiatri) che hanno formulato diagnosi psichiatriche anzichè inviarla allo specialista che ritenevano essere di riferimento cerchi un "ulteriore consulto neurologico".

Se crede posti poi la certificazione di visita, e non solo la diagnosi effettuata, ma l'intera visita dall'anamnesi all'esame obiettivo fino alle conflusioni diagnostico/terapeutiche.

Cordialmente.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Mi spiace davvero se le informazioni sono scarne.. ho cercato di essere più dettagliato possibile.. comunque, dato che non presento nessun sintomo che possa interessare a un neurologo che lavora in un ospedale non universitario (dove abito io senza sintomi evidenti di un disturbo neurologico una visita neurologica è completamente inutile), potrei farmi neurologicamente visitare in un ospedale universitario dove è più probabile che mi rivoltino da capo a piedi. Ciò che mi ha detto circa l'esclusione di ipotesi prima di arrivare a quella giusta, nessun medico l'ha fatto con me finora.. nemmeno quello di base. Si sono tutti concentrati sull'ipotesi psicologica. Sono io che chiederò di farmi fare più esami specifici possibile per sapere se fattori fisici contribuiscono a questo stato. Ad esempio infiammazioni, infezioni o malattie autoimmuni mai diagnosticate.
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dopo
Attivo dal 2016 al 2017
Ex utente
Dottore, non può aggiungere qualcosa?
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Non credo di poter aggiungere nulla, nel contesto di un consulto a distanza ovvero in un "visto da qui", se non che ribadire come ritenga indicata una rivalutazione clinica (una seconda o ennesima opinione) sia di tipo psichiatrico che neurologico.

Circa quel che mi dice "...dove abito io senza sintomi evidenti di un disturbo neurologico una visita neurologica è completamente inutile..." mi fa considerare due cose:
-come faccia a sapere un neurologo che lei non abbia un disturbo di sua competenza prima di visitarla, e
-come esistano "luoghi diversi nel Paese" da dove abita Lei.

Se necessario per la sua salute e per la sua serenità di essere comunque sulla strada giusta credo sia indicato spostarsi.