Cefalea, artrosi e rachicentesi

Pregiatissimo gentil Dottor Lo Presti,
Dopo l’ultimo contatto del 12 dicembre 2005, col quale mi sono appropriato dei Suoi preziosi consigli, tento oggi, dopo cento giorni, di riassumerLe le mie vicende.
La Sua prima cura suggerita (riposo in allettamento per guarire lo stillicidio di liquor) l’ho
messa immediatamente in pratica per 10 giorni, dopo aver rinnovato letto e materasso.
Lentamente poi ho ripreso la mia attività. Cefalea cessata completamente con gratitudine.
Poi, come da Lei previsto, il disturbo è ricomparso. Nascosto durante il giorno in posizione eretta
sentito lievemente al momento di coricarsi. Per uno scivolone sulla neve, caddi battendo gomiti schiena e testa. Feci ricorso alla TAC cerebrale. Il referto, per me oscuro, non mi è stato spiegato con quella importanza positiva o negativa che mi aspettavo.
“Va bene”, la risposta.
Questo il testo integrale del referto:
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Indagine eseguita in condizioni di base. IV ventricolo normale per sede, dimensioni e morfologia;
non si repertano immagini di alterata densità nel cervelletto e nel tronco cerebrale.
In sede sovra-tentoriale i ventricoli laterali sono lievemente ampliati; non si riconoscono immagini
di alterata densità in entrambi gli emisferi cerebrali in particolare con caratteristiche focali.
Modico, diffuso ampliamento degli spazi liquorali periferici sovra e sottotentoriali.
CONCLUSIONI: non evidenza di lesioni parenchimali focali; modesto e diffuso ampliamento
di significato atrofico degli spazi liquorali periferici.
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Non ho provato il trattamento con corticosteroidi, perché, come da Lei previsto, il mio medico di base mi ha consigliato di soprassedere.
Gentil Dottore, posso avere ancora un Suo prezioso parere?
Cordiali saluti. Alvaro

[#1]
Dr. Riccardo Lo Presti Neurologo 58 1
Caro sig. Alvaro,
cercherò di essere rapido e schematico nei consigli, ma confesso di non aver ben capito la successione degli eventi relativi al suo disturbo e, conseguentemente, di avere qualche dubbio diagnostico: c'è ancora la cefalea? Intensa e insopportabile come era mesi fa? E' veramente correlata alla stazione eretta e si risolve mettendosi a letto, come è la vera cefalea da ipotensione liquorale?
In ogni caso: se sussistono dei dubbi sulla natura della cefalea le consiglierei una RM encefalo con mezzo di contrasto che dà immagini caratteristiche nella suddetta cefalea.
Qualora la risposta a tutti i quesiti e l'eventuale riscontro RM confermassero la natura della sua cefalea come da ipotensione liquorale, per quanto è a mia conoscenza, le ribadisco il già ipotizzato trattamento mediante patch con sangue autologo.
Tutto normale, invece, alla TC cranio eseguita, almeno in base al referto da lei riportato.
Cordiali saluti e auguri.

dr. Riccardo Lo Presti

[#2]
Dr. Pietro Masciandaro Neurologo 4
Caro Sig. Alvaro,
mi permetto di integrare le esaustive informazioni dettate da Dr Lopresti con un suggerimento all'esecuzione non solo della RMN encefalo (per la conferma di una condizione di ipotensione liquorale), ma anche eventualmente con una RM del rachide data la possibilità di una (seppur non frequente...!) condizione di "furto" liquorale attravesrso una fistola durale.
Distinti saluti.

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