6- ogni tanto si presentano degli spasmi muscolari a livello ascellare e toracico di lievissima

Gentili Medici

Vi scrivo per esporVi il mio caso sperando che, con l'esperienza di più menti io riesca ad ottenere in qualche modo più chiarezza sul problema che oramai mi affligge da OLTRE UN ANNO in modo cronico.

Comincio con il dire che ho un età di 26 anni 92 kg di peso circa (sto seguendo una dieta e il peso tende a calare, quando il disturbo cominciò ero circa sui 102kg) per 1.85m; circa un anno e mezzo fa, cominciai ad avere dei problemi gastrici di natura esofagea che mi afflissero per diverse settimane (premetto che tali problemi erano gia insorti in precedenza nel periodo 18-20 anni) prima che, durante una seduta al computer (cui sono solito dedicare diverse ore al giorno), sentissi come una sorta di strappo a livello sternale, che da allora non mi ha più lasciato per un solo istante.

Cominciando a pensare che tale problema fosse correlato ai sintomi gastrici, cominciai appunto una cura alimentare per perdere peso (mi venne consigliato dal medico di base) ed effettuai una gastroscopia che rilevò una gastrite cronica di primo grado.

Curai il tutto con un ciclo di Pantoparzolo che diede lentamente gli effetti desiderati facendo scomparire quasi del tutto (devo comunque prestare un minimo di attenzione alla dieta evitando piatti troppo pesanti o acidi, e la cura continua anche tutt'oggi al ritmo di una compressa ogni due giorni) gli effetti della gastrite.

Nonostante questo il dolore retrosternale non accennava a scomparire ne presentava alcun segno di miglioramento.

Effettuata una rx torace e una eco (che non mostrarono alcun segno anomalo) optai per una visita reumatologica sospettando una eventuale sindrome di Tietze o al principio di una fibromialgia, nonostante ciò, dopo una visita presso lo specialista (palpazione e colloquio), furono esclusi anche questi due disturbi e il male venne attribuito ad una “probabile” microcalcificazione dovuta a vecchi traumi (Ho effettuato per un breve periodo, un anno prima circa dello scaturire di questo male, football americano ed in gioventù -dai 9 ai 13 anni circa- judo a livello agonistico) che andava a influire sui muscoli toracici provocando il dolore che veniva poi accentuato per via psicosomatica (l'utilizzo di parcetamolo puo' alleviare temporaneamente il dolore ma non lo elimina mai del tutto) e sono quindi uscito dalla stanza del reumatologo con un “non pensarci e sopporta”

Non ho effettuato alcun tipo di esame cardiologico in quanto molti medici concordano sul fatto che la natura del malessere cronico non è imputabile a problemi di natura cardiaca visto che il dolore tende ad accentuarsi con movimenti meccanici e i valori di pressione e battito cardiaco risultano nella norma.
Tengo inoltre a precisare alcune caratteristiche del dolore:

1- lo starnutire accentua di molto il dolore e provoca come uno “scatto” a livello dello sterno, come se qualcosa slittasse lungo la parete toracica, solitamente, dopo l'atto il dolore assume un'intensità piuttosto accentuata per perdurare quindi per un qualche tempo.

2-il dolore è molto simile il più delle volte a quello provocato dai punti di sutura dopo un'operazione chirurgica

3- La tosse non influisce quasi mai sul dolore (il che dal basso delle mie conoscenze fa supporre ad una connessione con il muscolodiaframmatico tendo conto dello starnutire)

4- Ogni tanto la dolorabilità puo' spostarsi verso destra o sinistra, abbracciando anche a volte la regione posteriore includendo la regione scapolare o la clavicola (quando il dolore si sposta sembra che migri del tutto lasciando la regione sternale quasi del tutto priva di sintomatologia se non completamente)

5- Sembra ci sia una connessione fra dolorabilità e condizioni meteorologiche (o perlomeno con frequenza il freddo e l'umidità sembrano accentuarlo a volte)

6- ogni tanto si presentano degli spasmi muscolari a livello ascellare e toracico di lievissima entità (leggere contrazioni involontarie del muscolo ma solo raramente e di norma a seguito di sforzi protratti per lungo tempo, quindi forse potrebbero anche non avere nessuna correlazione)

Detto ciò, (ed escludendo eventuali tumori di varia natura che comunque, penso, nel giro di un anno e mezzo abbondante oramai avrebbero assunto proporzioni e sintomatologie oramai rilevabili con facilità anche da un profano) non mi rimane che ripiegare su una ernia iatale (considerando anche la gastrite e il reflusso, ma questa è stata scartata dal medico di base) od eventuali sindromi radicolari (per le quali ancora non ho effettuato esami neurologici o elettromiografie e per questo mi sono rivolto alla sezione di neurologia del sito) anche se mi è stata consigliata una visita pneumologica nel frattempo.

Vorrei quindi un parere a riguardo da qualche esperto (altri esami da condurre? Situazioni con sintomatologie simili? Eventuali problemi esclusi che pensate potrebbero invece necessitare di ulteriori esami? Specialisti a cui dovrei rivolgermi?), visto che oramai, non è tanto l'ansia per il “pericolo imminente” che tale malessere puo' suscitare, quanto il fastidio di non aver ricevuto ancora una risposta chiara e concreta (condita di esami che ne dimostrino la veridicità) sulla causa di questo dolore cronico e il fatto che alla fine esso sia alla base di una recente (autodiagnosticata) lieve ipocondria generale (per esempio ancora nn mi sono tolto dalla testa che una delle cause potrebbe essere ancora fibromialgia -o un principio- nonostante la visita dello specialista e l'assenza dei tender points in altre sedi la escludano) che risultano alquanto fastidiosi.

Aggiungo infine che molto spesso passo svariato tempo di fronte al monitor navigando sul web sia a titolo informativo, per svago o studio (la tempistica è comunque assai prolungata e forse una determinata postura potrebbe aver contribuito allo scaturire del malessere)

Preciso, onde evitare possibili condizionamenti, che l'ipocondria da me sospettata non è tanto grave da rendermi simile al paziente dell'opera di Molière: conduco una vita moderatamente normale (per quanto i tempi che corrono lo possano permettere), pratico attività fisica senza grandi problemi e non passo la maggior parte del tempo a pensare al male, solo esso è uno dei miei pensieri ricorrenti che gradirei eclissare al più presto con una diagnosi certa (per intenderci non mi interessa molto eliminarlo quanto capirne la causa una volta per tutte ed agire di conseguenza visto che al momento non ho la minima idea di come mi devo comportare)

RingraziandoVi in anticipo per l'attenzione attendo una vostra risposta.

[#1]
Prof. Enrico Volpe Neurologo, Psichiatra 78 2
E' possibile che Lei possa avere una nevrite intercostale o trattasi di una somatizzazione ( ciò evidentemente dopo aver escluso un riflesso gastrico e una stenocardia).
Si rivolga al Suo neurologo di fiducia e sicuramente Le risolvera il problema.
Distinti saluti
Prof. Volpe Enrico

Prof. Enrico Volpe

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la risposta, effettuero' il controllo il più presto possibile
Una curiosità: lei pensa che dovrei comunque effettuare una visita cardiologica per sicurezza?
A me sembra comunque di non aver mai sofferto in concomitanza di sforzi fisici ma tant'è
Grazie ancora
[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Aggiorno il consulto: da circa 2 settimane ho una dolorabilità alla gamba destra (è cominciato tutto con un fastitio alla regione poplitea che ora si sposta ogni tanto lungoi gemelli o lungo metà coscia prendendo a volte anche il tallone) e pensando fosse stato a seguito di un mio sforzo che provocò il cosiddetto "acido lattico" non diedi alcuna importanza.
Notato pero' che il sintomo si alleviava ma non spariva completamente optai per aspettare 10 giorni e mi rivolsi quindi al medico di base il quale mi ha prescritto un ciclo di cure di 10gg con parcetamolo 500mg ed L-Carnitina 2g/10ml orale (sono al 5 giorno e gli effetti si avvertono saltuariamente ma non accennano a dare una risoluzione completa).
Quello che pero' più mi preoccupa sono le sopracitate (nella precedente richiesta) fascicolazioni che sono aumentate non solo nella regione toracica ma anche agli arti (ripensandoci le fascicolazioni erano presenti da qualche tempo seppur in forma lievissima e molto sporadica).
Ho sentito che le fascicolazioni possono essere associate anche a malattie come la SLA e pur non presentando debolezza muscolare (non inciampo, faccio cadere oggetti e cose simili) e (dal basso della mia conoscenza ho provato le varie manovre) segni come quello di Babinsky il fatto mi ha non poco preoccupato.
Nonostante tutto mi pare che le fascicolazioni siano correlate strettamente con il nervosismo nel mio caso.
Qualcuno puo' rassicurarmi a riguardo?
Premetto comunque che il 26 avro' una visita neurologica per il problema toracico e non mancherò certamente di menzionare questo nuovo cruccio.

Vi porgo nuovamente i miei ringraziamenti per il servizio svolto e il tempo dedicato ad esso.
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