Trattamento farmacolgico epilessia
Buongiorno,
sono qui per chiedere un consulto riguardo il trattamento faacologico dell'epilessia da cui sono affetto da quando avevo 13 anni.
Ho smpre preso farmaci come Depakin e Mysoline e sembrava essersi giunti all'individuazione di una cura stabile, le crisi non si presentavano ed orai erano passati quasi quattro anni.
Ad un certo punto il dottore presso cui sono in cura decise, credo un po' a ragione, di diminuire gradualmente il farmaco. Ma si assistette a quello che temevo; ad un certo livello di diminuzione si presentò una nuova crisi.
A questo punto il dottore invertì rotta, prescrivendomi questo nuovo TOLEP, che mi ha portato solo sonnolenza e vertigini poco dopo l'assunzione,giramenti di testa e, ahimè, crisi persistenti a intervalli di qualche mese (e tra l'altro non è stato ancora dimostrato che nell'uomo non causa tumori al fegato come invece ha fatto nei ratti e nelle scimmie, mi sento un po' una cavia, ecco).
Ora mi ha sostituito anche il Mysoline e quindi sto graduatamente eliminando anche quello a favore di un'altro, il LAMICTAL.
Ora vorrei sapere, è vero che i farmaci dopo un po' di anni non vengono più assimilati come un tempo (come una sorta di dipendenza) e che quindi il dosaggio risulta basso o è solo un'invenzione camuffata da prescrizione urgente per favorire determinati farmaci ad altri???
In questo caso tornerei alla vecchia terapia, che fin'ora sembrava la più efficace, volendo andare contro i mio medico...
Vi ringrazio anticipatamente, aspetto consigli con molta impazienza, è una questione molto seria e importante per me.
Di nuovo grazie, buona giornata.
sono qui per chiedere un consulto riguardo il trattamento faacologico dell'epilessia da cui sono affetto da quando avevo 13 anni.
Ho smpre preso farmaci come Depakin e Mysoline e sembrava essersi giunti all'individuazione di una cura stabile, le crisi non si presentavano ed orai erano passati quasi quattro anni.
Ad un certo punto il dottore presso cui sono in cura decise, credo un po' a ragione, di diminuire gradualmente il farmaco. Ma si assistette a quello che temevo; ad un certo livello di diminuzione si presentò una nuova crisi.
A questo punto il dottore invertì rotta, prescrivendomi questo nuovo TOLEP, che mi ha portato solo sonnolenza e vertigini poco dopo l'assunzione,giramenti di testa e, ahimè, crisi persistenti a intervalli di qualche mese (e tra l'altro non è stato ancora dimostrato che nell'uomo non causa tumori al fegato come invece ha fatto nei ratti e nelle scimmie, mi sento un po' una cavia, ecco).
Ora mi ha sostituito anche il Mysoline e quindi sto graduatamente eliminando anche quello a favore di un'altro, il LAMICTAL.
Ora vorrei sapere, è vero che i farmaci dopo un po' di anni non vengono più assimilati come un tempo (come una sorta di dipendenza) e che quindi il dosaggio risulta basso o è solo un'invenzione camuffata da prescrizione urgente per favorire determinati farmaci ad altri???
In questo caso tornerei alla vecchia terapia, che fin'ora sembrava la più efficace, volendo andare contro i mio medico...
Vi ringrazio anticipatamente, aspetto consigli con molta impazienza, è una questione molto seria e importante per me.
Di nuovo grazie, buona giornata.
[#1]
Dr. Marco Trucco
Neurologo, Neurofisiopatologo
154 10
Gent. mo Utente,
se la terapia che prendeva in precedenza aveva sortito buoni risultati, tanto da essere presa in considerazione la possibilità di sospenderla perché non presentava crisi da anni, probabilmente è la più indicata per Lei.
Tra i due farmaci sicuramente il più attivo alla sua età era il Depakin, che è un farmaco largamente utilizzato anche attualmente, mentre il Mysoline è un vecchio farmaco, che viene utilizzato soprattutto nei bambini.
Il problema nel Suo caso è che con la terapia nuova (Tolep e Lamictal) non ha la stessa efficacia e presenta effetti collaterali; pertanto sta anche perdendo fiducia nel Collega che La sta seguendo.
Non prendo posizione sul quesito che mi ha posto, Le dico solo che, nella pratica, molte terapie antiepilettiche vengono protratte per molti anni con ottimi risultati.
Le consiglio comunque di non modificare la terapia o ritornare alla precedente senza un altro consulto medico, preferibilmente previo un controllo EEG.
Cordialmente
se la terapia che prendeva in precedenza aveva sortito buoni risultati, tanto da essere presa in considerazione la possibilità di sospenderla perché non presentava crisi da anni, probabilmente è la più indicata per Lei.
Tra i due farmaci sicuramente il più attivo alla sua età era il Depakin, che è un farmaco largamente utilizzato anche attualmente, mentre il Mysoline è un vecchio farmaco, che viene utilizzato soprattutto nei bambini.
Il problema nel Suo caso è che con la terapia nuova (Tolep e Lamictal) non ha la stessa efficacia e presenta effetti collaterali; pertanto sta anche perdendo fiducia nel Collega che La sta seguendo.
Non prendo posizione sul quesito che mi ha posto, Le dico solo che, nella pratica, molte terapie antiepilettiche vengono protratte per molti anni con ottimi risultati.
Le consiglio comunque di non modificare la terapia o ritornare alla precedente senza un altro consulto medico, preferibilmente previo un controllo EEG.
Cordialmente
Dott. Marco Trucco
Specialista in Neurologia e Neurofisiologia Clinica
www.marcotrucco.it
[#2]
dopo
Ex utente
Grazie dell'intervento Dottore,
certo non mi sognerei di sostituire farmaci secondo la mia modestissima opinione...chiederei un'altro consiglio medico prima, magari in un'altra stuttura e vedere cosa ne pensano del mio pensiero.
Quindi la sua opinione è che non è vero che può verificarsi una specie di assuefazione al farmaco
con consguente dosaggio basso?
Non so, le è mai capitata una cosa del genere?
Grazie ancora, i più cordiali saluti.
certo non mi sognerei di sostituire farmaci secondo la mia modestissima opinione...chiederei un'altro consiglio medico prima, magari in un'altra stuttura e vedere cosa ne pensano del mio pensiero.
Quindi la sua opinione è che non è vero che può verificarsi una specie di assuefazione al farmaco
con consguente dosaggio basso?
Non so, le è mai capitata una cosa del genere?
Grazie ancora, i più cordiali saluti.
[#3]
Dr. Marco Trucco
Neurologo, Neurofisiopatologo
154 10
Gent. mo Utente,
che i farmaci antiepilettici possano perdere efficacia o presentarsi a concentrazione ridotta in corso di terapia è possibile; non è certo la norma.
Di regola l'efficacia di una determinata terapia è comunque valutata soprattutto in base alla clinica: cioè se le crisi sono ben controllate, anche in presenza di una concentrazione plasmatica bassa di un farmaco questo non va aumentato.
Nel Suo caso ritengo che la terapia precedente fosse più efficace. Chieda un nuovo consiglio al Suo Medico poi eventualmente, come ha già scritto, un parere ulteriore.
Cordialità
che i farmaci antiepilettici possano perdere efficacia o presentarsi a concentrazione ridotta in corso di terapia è possibile; non è certo la norma.
Di regola l'efficacia di una determinata terapia è comunque valutata soprattutto in base alla clinica: cioè se le crisi sono ben controllate, anche in presenza di una concentrazione plasmatica bassa di un farmaco questo non va aumentato.
Nel Suo caso ritengo che la terapia precedente fosse più efficace. Chieda un nuovo consiglio al Suo Medico poi eventualmente, come ha già scritto, un parere ulteriore.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 11/05/2009.
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