Il medico mi ha prescritto

Buongiorno,
nel mese di settembre dello scorso anno ho subito un interventi di ernia discale l5-s1 a sx, l'intervento è riuscito ma purtroppo sono stata in ospedale 22 giorni quasi sempre allettata perchè ci sono state complicazioni che non riguardano l'ernia (TVP al braccio dx, microembolo al polmone, herpes zoster, cistite). Nel mese di febbraio sono caduta e da allora ho sempre forti dolori lombari che mi impediscono di stare a lungo in piedi o seduta, massimo 40/45 minuti e facendo alcuni movimenti ho delle fitte al gluteo sx. Da allora non riesco a dormire la notte per il dolore. Prendo le gocce di contramal e il dolore per un po' si placa.
Fino a 20 giorni fa non potevo assumere molti farmaci perchè ero in terapia con Coumadin. Ora il medico mi ha prescritto:
Tricortin 1000 2fl/di per 20 giorni (nella stessa siringa)
Tolep 300 1/2cp x 2 X 7 gg, poi 1/2 cp per 3 per almeno 1 1/2 mesi
Benexol B12 "cp x 3 al di per 20 gg
Valium 2 gocce - 15/20 gtt come mio rilassante.
Nuoto - panca al inversione e camminare in piano.
Volevo sapere se questa terapia può essere utile e a cosa serve.
Grazie
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Signora,la terapia che le dato il suo Medico va bene se lei ne trae beneficio. In linea teorica lei ne dovrebbe trarre vantaggi.
Ma per quale motivo è insorta la trombosi?
Riterrei utile anche lei eseguisse una RMN lombare di controllo. Mi tenga informato e cordiali saluti

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: "La Madonnina Milano-02/58395555
"Villa Mafalda" ROMA-06/86094294

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dopo
Utente
Utente
Nessuno mi ha saputo dire come mai è insorta la trombosi.
Subito dopo l'intervento facevo fatica a respirare e non avevo forze, i medici dicevano che andava tutto bene ma dopo alcune ore dall'intervento sono entrata in coma (io sentivo i medici parlare e provavo un dolore terribile quando mi strizzavano il capezzolo ma non riuscivo a comunicare), mi hanno ricoverato presso la neurorianimazione con il seguente motivo. "Coma DNDD sottoposta oggi ad intervento di erniectomia lombare, nel pomeriggio lamenta dispnea soggettiva per in presenza di parametri vitali adeguati. Progresso deterioramento del sensorio fino a GCS 3. Non ipoglicemia. Mantenimento del respiro spontaneo e dell'emodinamica, buona protezione delle vie aeree.Viene trasferita in Neurorianimazione dopo esecuzione TAC encefalo e RMN, risultati poi negativi.
Mi sono risvegliata dopo circa 4 ore ricordando l'accaduto.
In neurorianimazione mi hanno fatto degli esami ematici: LEUCOCITI 51.8 Neutrofili 89.1 eosinofili 1.5 basofili 0.1 linfociti 3.5 monociti 5.8 - Neutrofili 46.15 eosinofili 0.78 basofili 0.05 linfociti 1.81 monociti 3.00 gli altri esami nella norma.
Nei giorni successivi ho avuto problemi di respirazione soprattutto in posizione eretta. 6 giorni dopo l'intervento si è avuto in rialzo del D-DIMERO a 355 saliti poi dopo due giorni a 3515, il D-DIMERO è rimasto altalenante per 10 giorni. Mi hanno sottoposto a ECD agli arti inferiori e mi hanno fatto una TAC polmonare (avevo forti dolori alla respirazione) risultati negativi.Hanno iniziato terapia con CLEXANE 6000 X 2. Continuavo a dire che avevo dolore al braccio e una vena molto dura, avevo l'impressione che me ne mancasse un pezzo non riuscivo ad allungare il braccio. Ho chiesto se l'eventuale trombo poteva essere partito dal braccio ma mi hanno risposto che non era possibile. Dieci giorni dopo, su mia insistenza mi fanno fatto un ECD al braccio hanno diagnositicato una TVP del reticolo venoco superficiale tributario della vena basilica a livello dell'avambraccio; trombosi della vena basilica e delle vene omerali con coinvolgimento della vena ascellare fino a livello della confluenza della stessa nella vena succlavia.
Sono passata al Coumadin, non mi hanno dato nessuna spiegazione dell'accaduto anche se sinceramente ho tanta voglia di scoprire cosa è successo e chi ha sbagliato.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 6.9k 243 2
Gent.le Signora,io non vedo necessariamente una colpa da parte di qualcuno; piuttosto sarebbe da sentire da un Ematologo se fosse possibile eseguire uno studio dei vari fattori della coagulazione e/o la posibilità di influire,nel suo caso,sulla coagulazione da parte di un farmaco che le è stato somministrato.

Vista la situazione di sofferenza,credo che vada eseguita la RMN di cui le ho parlato.
Resto in attesa,cordialmente