Emiparesi a seguito vaso spasmo intracranico

Buongiorno,
Scrivo a nome di mio marito. nel nov.2007 a seguito di un'intervento di lobectomia temporale dx, ha avuto uno spasmo venoso intracranico che ha causato un'emiplegia alla parte sx.Adesso sta molto meglio x quanto riguarda la paralisi, ma ci sono altri inconvenienti,che nessuno ci sa dire se collegati a quanto avuto,riguardanti occhi e bocca.In rif.agli occhi:poca lacrimazione e fotofobia.Bocca:sensazione di avere sabbia e incapacità di distinguere i sapori tanto da fargli quasi rinunciare a mangiare.
Al merito ci sono episodi sia precedenti che successivi all'emiplegia che devo riportare: x quanto riguarda gli occhi nel maggio 2007 già era iniziata la poca lacrimazione ma il fastidio non era così evidente; mentre x quanto riguarda la bocca nell'ottobre 2008 ha dovuto rifare una protesi a destra e nuove capsule agli icisivi superiori. Nel dicembre 2006 ha avuto una tiroidite subacuta curato con cortisone fino ad aprile 2007.
Ora tutti i dentisti che gli oculisti a cui ci siamo rivolti dicono che questi disturbi non sono da collegare a quanto accaduto dopo l'intervento, ma non ci sanno spiegare come mai mio marito soffra di queste patologie. Domani torniamo in ospedale per controllare da una nuova RM se fosse interessata anche la parte riguardante la bocca, ma in quelle precedenti non risultava alcun danno evidenziato.
Controllando su internet e collegando entrambi i sintomi siamo arrivati al dubbio di una mallattia autoimmune quale la Sindrome di Sjogren. Questo, collegandolo alla tiroidite avuto nel dic.2006 xchè, in effetti, il disturbo agli occhi è arrivato dopo pochi mesi...però in rif.alla bocca potrebbe essere anche una qualche allergia ai componenti della protesi???? La salivazione non è scarsa se indossa un bite, mentre lo è altrimenti.
In definitiva nessuno ci dà una risposta concreta e mio marito sta iniziando ad evitare di mangiare xchè il fastidio è superiore alle sue possibilità di sopportazione.
Potete aiutarmi?
Grazie.
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Dr. Massimo Muciaccia Neurologo 826 19
Gentile utente,

non è ovviamente possibile esprimere un parere attendibile senza visita e colloquio diretto. Indubbiamente la sindrome di Sjogren potrebbe essere una ipotesi di lavoro. A tal fine consiglierei di richiedere una valutazione reumatologica, il test di Schirmer (semplice test che misura in modo quantitativo la lacrimazione con una piccola striscia di carta assorbente) ed un esame completo del sangue che comprenda anche: anticorpi antinucleo (ANA), fattore reumatoide; anti-SS-A; anti-SS-B.
Tanti saluti ed auguri.

DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BAT - ASL BARI