Chiarimento su EEG veglia e sonno + SLI

Gentile Specialista,

le scrivo per avere da Lei un chiarimento in merito ad una situazione che da un po' di tempo si protrae, ma a mio giudizio poco chiara.

Mia figlia ha 7 anni; all'età di quasi 3 anni ha avuto 1 episodio convulsioni febbrili. E' stato fatto un EEG in veglia con SLI ed il risultato è stato quello di aver identificato delle anomalie focali.

A distanza di 12 mesi l'uno dall'altro ha ancora avuto 2 episodi sempre attivati dalla febbre.

Ripetuto in entrambi i casi l'EEG che segnalava sempre qualche anomalia focale ma secondo il medico era una situazione che si sarebbe risolta poco alla volta.

A distanza di quasi 2 anni non si sono più verificate - per fortuna - convulsioni. L'altro giorno abbiamo fatto un EEG di controllo. Di seguito le scrivo il risultato con le conclusioni.

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Video EEG. Elettrodo C4 non funzionante. Tracciato registrato in veglia e in fase I II e III del sonno dopo parziale deprivazione. Attività di fondo a 9-10 c/sec, simmetrico, reagente. Ipersincronismi lenti prevalentemente occipitali in sonnolenza; P al vertice normalmente rappresentate in fase I; in fase II P al vertice e K complessi normalmente rappresentati, fusi del sonno sincroni e simmetrici; in fase III aumento dell'attività lenta e sincrona e riduzione dei fusi: al risveglio desincronizzazione dell'attività. Si segnala la presenza in addormentamento e sotto stimolazione luminosa la presenza di bouffees di PO generalizzata a morfologia degradata; ipersincronismi lenti diffusi all'HP.

Conclusioni: tracciato espressione di ipereccitabilità corticale diffusa attivata dall'addormentamento e dalla SLI

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A questo punto le chiedo un'opinione, ben conscio che il quadro generale non è completo.

Come genitori non capiamo più nulla perché il medico ci ha detto che mia figlia potrebbe avere problemi con le stimolazioni luminose ( file di alberi, acqua del mare, ecc... ) e ci ha consigliato l'uso di occhiali da sole e precauzioni varie per scongiurare il più possibile attivazioni di questo tipo.

Il medico non ritiene assolutamente di somministrare una terapia in quanto la bimba ha una crescita ottima; a scuola ha un apprendimento ottimo, suona il pianoforte con ottimi risultati, e sembra non avere nessun problema, ecc...

La cosa che ci ha incuriosito è questa: fino ad oggi mai nessuna precauzione e per fortuna neanche un episodio scatenante per questa ragione ( estate ragazzi, mare, computer, televisione ).

Secondo Lei non c'è artefatto se la SLI è stata eseguita al risveglio e con l'80% del tempo ad occhi aperti e poi successivamente chiusi su consiglio dell'operatrice? il tutto con una durata massima non superiore a 3 minuti?

Quello che non capiamo è questo: fino a ieri pensavamo che fosse attivante la febbre ( ma non sempre perché mia figlia ha avuto la febbre alta come tutti i bambini tantissime volte in questi anni senza però averne fastidio alcuno ) adesso è la luce.

Cosa ne pensa? Ha consigli? Grazie mille.
[#1]
Attivo dal 2015 al 2016
Neuropsichiatra infantile
Gentile utente,
fortunatamente la sua bambina gode di ottima salute, almeno dal punto di vista EEGgrafico, in quanto le punte onda visibili in seguito a stimolazioni, non sono significative per una patologia cerebrale.
Molti bimbi nei primi anni di vita possono presentare durante iperpiresssia delle crisi convulsive dette appunto "febbrili". Questa è una non-patologia che scompare con il crescere del bambino non va trattata con farmaci, (se non quelli per abbassare la temperatura febbrile), non è solitamente soggetta a sviluppare una epilessia.
Per quanto riguarda la foto sensibilità, l'alternarsi veloci di luci ed ombre può scatenare una crisi epilettica nei soggetti che soffrono già di epilessia, ma non è di per sé causa di una epilessia.
Quindi stia tranquillo che non siamo di fronte ad una epilessia, pertanto se alla bimba piacciono gli occhiali da sole glieli metta pure, ma non per prevenire attacchi epilettici.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Mauro Polo,

grazie per la sua riposta molto chiara.

Tuttavia le devo dire che in questi anni abbiamo incontrato sulla nostra strada, alcuni suoi "colleghi", che consigliavano la terapia farmacologica già dalla prima crisi.

Terapia che si sarebbe rivelata "inutile" su tutta la linea.

Grazie a Medicitalia, ed ai professionisti disponibili come Lei.

M.
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