Lo studio angiografico ha dimostrato la presenza

In anestesia locale, per via percutanea tralsfemorale destra, si è proceduto al cateterismo ed allo studio angiografico dei seguenti vasi:
-carotide interna destra
-carotide interna sinistra
-arteria vertebrale sinistra
Lo studio angiografico ha dimostrato la presenza di un aneurisma intracavernoso del sifone carotideo destro, situato appena prossimalemente all'emergenza dell'arteria oftalmica,diretto medialmente ed inferiormente, con diametri di 5x6,5mm e colletto di 4,5 mm.
Non evidenti ulteriori dilatazioni aneurismatiche.
Non shunt arterovenosi

In base a ciò mi piacerebbe avere un parere in merito all'eventuale embolizzazione. Ho letto (sempre via internet) che spesso gli aneurismi inferiori a 7 mm non debbono necessariamente essere trattati. Non so se la posizione può essere determinante e che qualità di vita mi aspetta una volta fatto l'intervento. Dovrò fare ancora angiografie di controllo?
Sarei felicissima se potesse gentilmente darmi un suo parere.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2004 al 2014
Radiologo interventista, Neuroradiologo, Radiologo
Cara signora,
mi spiace aver ritardato nel risponderle.
Le dimensioni non contano molto: qualsiasi aneurisma è a rischio di rottura con percentuali variabili ma che alla fine rappresentano solo pura statistica.
Molto più importante la sede.
Se il suo aneurisma è completamente "intracavernoso" (come sembra) il rischio di emorragia cerebrale da rottura della sacca è quasi zero. Questo non vuol dire che un'eventuale rottura non causi altre complicanze, seppur quasi mai fatali (fistola carotido-cavernosa, ecc).
Inoltre un aneurisma può sempre essere fonte di emboli e quindi problemi cerebrali di tipo ischemico.
Il suo caso sicuramente non necessita di un trattamento urgente ma va certamente valutato con immagini alla mano e discusso collegialmente tra neuroradiologo interventista e neurochirurgo.
Riguardo alla sua domanda sull'embolizzazione, se decidesse di voler essere trattata, è molto probabile che sia necessario uno stent e quindi anche una terapia antiaggregante associata.
Cari saluti