Aura visiva senza emicrania, strie gliotiche sottocorticali
Gentili dottori, dopo un iniziale sospetto di epilessia parziale a seguito di sintomi neurologici molto particolari, il mio neurologo ora è più propenso per una aura visiva senza emicrania (avendo avuto anche distorsioni percettive tipiche della AIWS). L'unico episodio di aura seguito da emicrania risale all'assunzione di Sertralina (Zoloft). Per il resto ho sintomi visivi (scotomi, visual snow, visione tremolante di notte) fastidio luci e rumori, e formicolii sul viso, praticamente tutte le sere ma MAI seguiti da mal di testa. Eseguita RM encefalica senza mdc che recita "fini strie perivascolari in sede iuxtacorticale di scarsa rilevanza clinica". Angio-rm negativa.
Sono stata al centro diagnostico e ho chiesto informazioni sulla natura di queste strie, e loro mi hanno parlato di strie aspecifiche, forse gliotiche. Ho letto che l'aura emicranica è quasi sempre associata a forame ovale pervio. Quindi presumo che la situazione sia da approfondire... Secondo voi è preferibile un doppler transcranico o una RM con contrasto per avere più informazioni su quelle strie? Grazie!
Sono stata al centro diagnostico e ho chiesto informazioni sulla natura di queste strie, e loro mi hanno parlato di strie aspecifiche, forse gliotiche. Ho letto che l'aura emicranica è quasi sempre associata a forame ovale pervio. Quindi presumo che la situazione sia da approfondire... Secondo voi è preferibile un doppler transcranico o una RM con contrasto per avere più informazioni su quelle strie? Grazie!
[#1]
Gentile Utente,
"Ho letto che l'aura emicranica è quasi sempre associata a forame ovale pervio" (PFO), no, non è proprio così, in alcuni casi questa associazione è possibile ma nella stragrande maggioranza dei casi non vengono riscontrate cause definite o associazioni particolari con altre condizioni.
A tal proposito Le invio un link
https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/1440-pervieta-del-forame-ovale-ed-emicrania-il-parere-del-neurologo.html
Per rispondere alla Sua domanda, entrambi gli esami che menziona possono essere utili, il doppler transcranico per escludere il PFO, una RM con mezzo di contrasto per approfondire il reperto encefalico, in quest'ultimo caso però non è detto che possa chiarire il problema.
Ritengo che abbia già fatto un EEG che nel Suo caso sarebbe utile registrato nelle 24 ore, considerato che il disturbo si manifesta "praticamente tutte le sere".
Cordiali saluti
"Ho letto che l'aura emicranica è quasi sempre associata a forame ovale pervio" (PFO), no, non è proprio così, in alcuni casi questa associazione è possibile ma nella stragrande maggioranza dei casi non vengono riscontrate cause definite o associazioni particolari con altre condizioni.
A tal proposito Le invio un link
https://www.medicitalia.it/minforma/neurologia/1440-pervieta-del-forame-ovale-ed-emicrania-il-parere-del-neurologo.html
Per rispondere alla Sua domanda, entrambi gli esami che menziona possono essere utili, il doppler transcranico per escludere il PFO, una RM con mezzo di contrasto per approfondire il reperto encefalico, in quest'ultimo caso però non è detto che possa chiarire il problema.
Ritengo che abbia già fatto un EEG che nel Suo caso sarebbe utile registrato nelle 24 ore, considerato che il disturbo si manifesta "praticamente tutte le sere".
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore, la ringrazio per l'articolo molto illuminante! Tuttavia mi chiedevo, se quelle strie fossero realmente il risultato di microinfarti, l'ipotetico PFO sarebbe in condizioni critiche? Sarei attualmente a rischio di ictus? Tra l'altro nell'articolo c'è scritto che l'aura visiva senza emicrania desta persino più preoccupazione...
L'EEG basale con deprivazione è nella norma, tranne un'attività mal modulata nelle onde beta, quello delle 24 h è già in programma :)
L'EEG basale con deprivazione è nella norma, tranne un'attività mal modulata nelle onde beta, quello delle 24 h è già in programma :)
[#3]
Gentile Utente,
è a rischio ictus? Non direi, soprattutto se non fuma e non fa uso di anticoncezionali orali.
Per dare un parere attendibile sulle "strie" riscontrate bisogna visionare accuratamentele le immagini, al momento ci si deve attenere a ciò che recita il referto, cioè sono "di scarsa rilevanza clinica".
"L'ipotetico PFO sarebbe in condizioni critiche?" può gentilmente spiegare meglio cosa intende?
Cordialmente
è a rischio ictus? Non direi, soprattutto se non fuma e non fa uso di anticoncezionali orali.
Per dare un parere attendibile sulle "strie" riscontrate bisogna visionare accuratamentele le immagini, al momento ci si deve attenere a ciò che recita il referto, cioè sono "di scarsa rilevanza clinica".
"L'ipotetico PFO sarebbe in condizioni critiche?" può gentilmente spiegare meglio cosa intende?
Cordialmente
[#4]
Utente
Caro dottore, non ho mai usato anticoncezionali orali né preso pillole per regolarizzare il ciclo, ho fumato per 5 anni, anche se consumavo quantità esigue di sigarette. Da un anno ho smesso definitivamente. Sempre da un anno soffro di ipotensione (sistolica dai 90 ai 77; diastolica dagli 80 ai 65), da valutare se ortostatica... Sono molto tachicardica, l'holter riferisce che al minimo sforzo fisico (come alzarmi da una sedia) il battito supera tranquillamente i 120.
Il neurochirurgo che ha visionato le immagini delle mie strie dal CD è orientato su "spazi perivascolari di virchow robin"...
Per quanto concerne la severità del PFO, intendevo dire, se avesse già causato dei microinfarti cerebrali, sarebbe di grado severo...?
Grazie!
Il neurochirurgo che ha visionato le immagini delle mie strie dal CD è orientato su "spazi perivascolari di virchow robin"...
Per quanto concerne la severità del PFO, intendevo dire, se avesse già causato dei microinfarti cerebrali, sarebbe di grado severo...?
Grazie!
[#6]
Perfetto, quindi non ha fattori di rischio avendo smesso di fumare e non utilizzando anticoncezionali orali.
Una dilatazione degli spazi perivascolari l'avevo già pensata in base alle caratteristiche descritte nel referto, "fini strie perivascolari".
Un ampia cisterna magna di solito è priva di significato patologico quando non associata ad altri segni particolari che
Lei non presenta, quindi non dovrebbe essere patologica ma rappresenterebbe semplicemente una variante anatomica.
Per i problemi pressori si faccia seguire dal cardiologo ma ritengo che già lo sia.
La severità di un PFO si può valutare solo con esami strumentali e non dalla presenza di eventuali microischemie.
Cordialità
Una dilatazione degli spazi perivascolari l'avevo già pensata in base alle caratteristiche descritte nel referto, "fini strie perivascolari".
Un ampia cisterna magna di solito è priva di significato patologico quando non associata ad altri segni particolari che
Lei non presenta, quindi non dovrebbe essere patologica ma rappresenterebbe semplicemente una variante anatomica.
Per i problemi pressori si faccia seguire dal cardiologo ma ritengo che già lo sia.
La severità di un PFO si può valutare solo con esami strumentali e non dalla presenza di eventuali microischemie.
Cordialità
[#7]
Utente
Grazie mille per i chiarimenti dottore!
Volevo porle un'ultima domanda.
In seguito alla RM decisi di effettuare anche un'angio-rm con tenchiche TOF 3d nello stesso centro diagnostico, e dal referto dell'angio non c'era la segnalazione delle strie perivascolari. Da ciò, se ne può dedurre che le strie non costituiscano una MAV? Nel senso... una MAV (non angiomi cavernosi o venosi) sarebbe stata identificabile nell'angio-rm pur senza mezzo di contrasto, piuttosto che nella Rm normale?
Glielo chiedo per quel sospetto di epilessia parziale ancora non ancora del tutto escluso. So che la sede sottocorticale è molto epilettogena, e le strie si trovano proprio lì...
Volevo porle un'ultima domanda.
In seguito alla RM decisi di effettuare anche un'angio-rm con tenchiche TOF 3d nello stesso centro diagnostico, e dal referto dell'angio non c'era la segnalazione delle strie perivascolari. Da ciò, se ne può dedurre che le strie non costituiscano una MAV? Nel senso... una MAV (non angiomi cavernosi o venosi) sarebbe stata identificabile nell'angio-rm pur senza mezzo di contrasto, piuttosto che nella Rm normale?
Glielo chiedo per quel sospetto di epilessia parziale ancora non ancora del tutto escluso. So che la sede sottocorticale è molto epilettogena, e le strie si trovano proprio lì...
[#8]
Gentile Utente,
una MAV il neuroradiologo l'avrebbe sospettata se ci fossero state caratteristiche sospette e l'angio-RM l'avrebbe confermata. Un esito negativo dell'esame la farebbe teoricamente escludere, il tutto con i famosi limiti del consulto telematico.
Cordiali saluti
una MAV il neuroradiologo l'avrebbe sospettata se ci fossero state caratteristiche sospette e l'angio-RM l'avrebbe confermata. Un esito negativo dell'esame la farebbe teoricamente escludere, il tutto con i famosi limiti del consulto telematico.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Gentile dottore, sono appena tornata dal cardiologo. Gli ho parlato della sospetta aura visiva senza emicrania e gli ho chiesto se fosse possibile eseguire un esame più approfondito per escludere il forame ovale pervio. Lui mi ha categoricamente escluso questa prescrizione, e mi ha fatto un ecocardiogramma color doppler, risultato negativo, dal quale - sostiene - si sarebbe dovuto evidenziare qualcosa in caso di FOP. Secondo lei è corretto quanto mi ha detto?
Grazie!
Grazie!
[#10]
Gentile Utente,
un ecocardio color-doppler, potendo studiare il flusso del sangue, è in grado di escludere un PFO, soprattutto se ricercato espressamente come nel Suo caso, non verificandosi un passaggio del sangue dall'atrio destro a quello sinistro, per cui quanto detto dal cardiologo è senz'altro corretto.
Cordialmente
un ecocardio color-doppler, potendo studiare il flusso del sangue, è in grado di escludere un PFO, soprattutto se ricercato espressamente come nel Suo caso, non verificandosi un passaggio del sangue dall'atrio destro a quello sinistro, per cui quanto detto dal cardiologo è senz'altro corretto.
Cordialmente
[#11]
Utente
Grazie mille dottore! E per quanto riguarda la displasia aritmogena del ventricolo destro, può dirmi se ha qualche legame con l'ipoplasia della vertebrale destra? Inteso come deficit di sviluppo, ha una qualche relazione? Sono preoccupata perché a destra ho diverse cose più piccole che a sinistra...
[#13]
Utente
Gentile dottore, mi stavo chiedendo... ma "decorso tortuoso della carotide sinistra al passaggio extra-intracranico" è necessariamente una variante anatomica priva di significato patologico?
Me l'hanno scritto negli esiti dell'angio-rm, ma onestamente non so se può determinare mancanza di flusso sanguigno, se si tratta di una formazione trombotica...
Grazie!
Me l'hanno scritto negli esiti dell'angio-rm, ma onestamente non so se può determinare mancanza di flusso sanguigno, se si tratta di una formazione trombotica...
Grazie!
[#15]
Utente
Salve dottore, in base ai sintomi visivi persistenti (visual snow, palinopsia, after image) e muscolari (fascicolazioni costanti, rigidità, tremori a riposo), ipotensione grave (80 -
65) crisi lipotimiche senza svenimento e tachicardia posturale, in base agli episodi di distorsioni percettive, con visita oftalmologica negativa, elettromiografia, ecg ed eeg negativi, i miei dottori sospettano una forma di disautonomia. Purtroppo sul web non ne parlano, e io non capisco se è allarmante o meno. Se il mio sistema nervoso autonomo va in tilt, senza che io possa far nulla per evitarlo, potrebbero accadere eventi fatali...? Non esiste un farmaco per riequilibrarlo?
Mi creda, sono totalmente spaesata. L'unica cosa che so è che gli SSRI mi peggiorano tutti i sintomi sopracitati, e invece le benzodiazepine li alleviano.
65) crisi lipotimiche senza svenimento e tachicardia posturale, in base agli episodi di distorsioni percettive, con visita oftalmologica negativa, elettromiografia, ecg ed eeg negativi, i miei dottori sospettano una forma di disautonomia. Purtroppo sul web non ne parlano, e io non capisco se è allarmante o meno. Se il mio sistema nervoso autonomo va in tilt, senza che io possa far nulla per evitarlo, potrebbero accadere eventi fatali...? Non esiste un farmaco per riequilibrarlo?
Mi creda, sono totalmente spaesata. L'unica cosa che so è che gli SSRI mi peggiorano tutti i sintomi sopracitati, e invece le benzodiazepine li alleviano.
[#16]
Gentile Utente,
un farmaco per "riequilibrare" il sistema nervoso vegetativo non esiste però è possibile, in alcuni casi, agire sul singolo sintomo, almeno quello/i più fastidiosi con farmaci sintomatici.
Deve essere però il medico che La segue a valutare il tutto.
Non si esclude l'origine ansiosa considerato che le benzodiazepine alleviano i sintomi.
Per quanto riguarda gli SSRI, si può prendere in considerazione un'intolleranza a questa classe farmacologica o un peggioramento "fisiologico" nelle prime settimane di terapia qualora siano stati stati sospesi in tale periodo.
Buon fine settimana
un farmaco per "riequilibrare" il sistema nervoso vegetativo non esiste però è possibile, in alcuni casi, agire sul singolo sintomo, almeno quello/i più fastidiosi con farmaci sintomatici.
Deve essere però il medico che La segue a valutare il tutto.
Non si esclude l'origine ansiosa considerato che le benzodiazepine alleviano i sintomi.
Per quanto riguarda gli SSRI, si può prendere in considerazione un'intolleranza a questa classe farmacologica o un peggioramento "fisiologico" nelle prime settimane di terapia qualora siano stati stati sospesi in tale periodo.
Buon fine settimana
[#17]
Utente
Caro dottore, voglio innanzitutto cogliere l'occasione per ringraziarla dal profondo del cuore per essermi stato virtualmente vicino in questo mio difficile percorso diagnostico. Adesso che si è giunti ad una conclusione quasi certa, grazie anche all'anamnesi di mio zio materno che soffre di disautonomia con dolori neuropatici sine causa, vorrei chiederle se, in tutta onestà, questa condizione potrebbe portarmi ad un evento aritmico mortale o ad un ictus ischemico, pur avendo cuore e cervello sani. So che il sn autonomo controlla tutte le funzioni vitali, per cui sono preparata un po' a tutto, ma vorrei capire qual è il maggiore "danno" che può procurare...
[#21]
Utente
Salve dottore, oggi ho eseguito una RM cardiaca con gadolinio, ed è accertato che non ci sono difetti strutturali (neppure la pervietà del forame ovale). L'infermiera ha solo notato che ho dei vasi sanguigni strettissimi, e il cardiologo mi ha detto che ho avuto la frequenza cardiaca altissima per tutta la durata dell'esame (90-100) pur facendomi respirare profondamente per tante volte. Secondo lei è il caso di trattare farmacologicamente questa tachicardia sinusale? Mio padre ha avuto un episodio di fibrillazione atriale rientrato spontaneamente, se può servire...
[#23]
Utente
Carissimo dottore, in questi giorni ho consultato vari medici, e sia per anamnesi familiare (mio zio materno soffre di fascicolazioni e disturbi simili ai miei, e mia nonna materna si è ammalata di demenza vascolare a 60 anni, mentre in età giovanile soffriva di dismorfopsie e disturbi simil psicotici) sia per il riscontro di infarti sottocorticali nella mia RM... quelle che il neuroradiologo aveva segnalato come "fini strie perivascolari in sede iuxtacorticale retrotrigonale, di scarsa rilevanza clinica" erano infarti sottocorticali. Come potrà immaginare sono sconvolta, perché ho solo 22 anni e probabilmente quella notte del settembre 2016, quando mi formicolava insistentemente l'anulare destro e a seguito della quale - per una settimana e mezzo - ho avuto disfagia, insensibilità al dolore, sensazioni di acqua e ragnatele addosso, disturbi visivi, amnesie, raucedine e tanto altro... ho avuto un ictus. Vorrei solo chiederle quali esami devo fare per sapere se ho una malattia rara che provoca ictus giovanili. Non ho il PFO (ho fatto una rm cardiaca). Non ho mai fatto esami ematochimici per la coagulazione del sangue. Né li hanno fatti mai nella mia famiglia. Però temo che non basteranno. Quindi se può indicarmi tutto ciò che devo fare per capire se c'è una malattia rara che provoca microinfarti sottocorticali le sarei infinitamente grata...
[#24]
Gentile Utente,
può effettuare uno screening trombofilico per valutare lo stato di coagulabilità del sangue, cioè se il Suo sangue ha una tendenza alla coagulazione.
Gli esami in tal senso sono numerosi e alcuni molto costosi, sta al medico curante o al neurologo stabilire se farli ed eventualmente quali.
Cordiali saluti
può effettuare uno screening trombofilico per valutare lo stato di coagulabilità del sangue, cioè se il Suo sangue ha una tendenza alla coagulazione.
Gli esami in tal senso sono numerosi e alcuni molto costosi, sta al medico curante o al neurologo stabilire se farli ed eventualmente quali.
Cordiali saluti
[#29]
Utente
Gentilissimo dottore, ho appena ricevuto gli esiti della nuova RM encefalo (stavolta con gadolinio) eseguita in un centro diagnostico diverso poiché ben 2 neurochirurghi - visionando le immagini - non avevano riscontrato le "strie perivascolari in sede sottocorticale" refertate nel centro radiologico della mia città. La neuroradiologa del nuovo centro ha riferito a mio padre di non aver visto nessuna stria perivascolare. Ecco cosa recita il referto nuovo:
Non apprezzabili aree di alterata intensità a sede sovra e sottotentoriale.
Sistema ventricolare regolare con III e IV ventricolo in asse. Regolari gli spazi liquorali pericerebrali.
Le sequenze pesate in diffusione non mostrano restrizioni di segnale da riferire a patologia ischemica.
Non evidenti spots emorragici nelle sequenze GRE-T2.
Dopo mdc ev, non evidenti aree di impregnazione patologica.
Caro dottore, cosa devo fare? Fidarmi del nuovo responso e ignorare le strie perivascolari sottocorticali emerse nel settembre 2016 (nel periodo peggiore dei miei sintomi neurologici)? Eppure la situazione evolve in negativo. Sto avendo anche problemi di memoria a breve termine, episodi di allomnesia tutti i giorni, problemi di attenzione e messa a fuoco degli oggetti... La ringrazio.
Non apprezzabili aree di alterata intensità a sede sovra e sottotentoriale.
Sistema ventricolare regolare con III e IV ventricolo in asse. Regolari gli spazi liquorali pericerebrali.
Le sequenze pesate in diffusione non mostrano restrizioni di segnale da riferire a patologia ischemica.
Non evidenti spots emorragici nelle sequenze GRE-T2.
Dopo mdc ev, non evidenti aree di impregnazione patologica.
Caro dottore, cosa devo fare? Fidarmi del nuovo responso e ignorare le strie perivascolari sottocorticali emerse nel settembre 2016 (nel periodo peggiore dei miei sintomi neurologici)? Eppure la situazione evolve in negativo. Sto avendo anche problemi di memoria a breve termine, episodi di allomnesia tutti i giorni, problemi di attenzione e messa a fuoco degli oggetti... La ringrazio.
[#30]
Gentile Utente,
in base al referto RM attuale, come avrà sicuramente capito, non sono state riscontrate alterazioni di alcun tipo e ovviamente nemmeno le "famigerate" strie perivascolari che comunque non avevano visto nemmeno gli specialisti nell'esame del 2016.
Stia tranquilla e faccia vedere le immagini al neurologo, indicata anche una valutazione clinica considerata la sintomatologia riferita che comunque non sembra avere una base organica.
Cordialità
in base al referto RM attuale, come avrà sicuramente capito, non sono state riscontrate alterazioni di alcun tipo e ovviamente nemmeno le "famigerate" strie perivascolari che comunque non avevano visto nemmeno gli specialisti nell'esame del 2016.
Stia tranquilla e faccia vedere le immagini al neurologo, indicata anche una valutazione clinica considerata la sintomatologia riferita che comunque non sembra avere una base organica.
Cordialità
[#31]
Utente
Grazie mille, dottore!
Per onor del vero su 3 neurochirurghi, 1 molto bravo le aveva viste e mi aveva detto che erano "semplici accentuazioni dei solchi perivasali", e mi ha fatto capire che si trattava di spazi perivascolari dilatati. Purtroppo ho letto che questi spazi si dilatano in seguito ad episodi ictali, e io tra tanti sintomi ho avuto i sintomi tipici degli ictus... Volevo chiederle: è realmente questo il motivo per cui si dilatano? Oppure possono dilatarsi anche per altre cause?
Per onor del vero su 3 neurochirurghi, 1 molto bravo le aveva viste e mi aveva detto che erano "semplici accentuazioni dei solchi perivasali", e mi ha fatto capire che si trattava di spazi perivascolari dilatati. Purtroppo ho letto che questi spazi si dilatano in seguito ad episodi ictali, e io tra tanti sintomi ho avuto i sintomi tipici degli ictus... Volevo chiederle: è realmente questo il motivo per cui si dilatano? Oppure possono dilatarsi anche per altre cause?
Questo consulto ha ricevuto 34 risposte e 9k visite dal 03/08/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emicrania
L'emicrania è una delle forme più diffuse di cefalea primaria, può essere con aura o senz'aura. Sintomi, cause e caratteristiche delle emicranie.