Calazio incurabile?

Salve, volevo chiedere un consulto anche a voi, sperando di trovarne sollievo nelle risposte :(
ho 24 anni, e circa un anno fa ho avuto, senza accorgermene perchè priva di fastidi, pruriti o altro, il primo piccolo orzaiolo dentro all'occhio sinistro (sotto)(se bene ricordo) , andato via subito, dopo aver consultato il medico, grazie ad alla pomata Pensulvit messa 1-2 volte e a lavaggi con acqua borica.
Successivamente, ad agosto, in piena stagione estiva lavorativa, me ne è uscito un altro sempre sullo stesso punto. senza consultare il medico, considerando lo stress e stanchezza, ho pensato fosse un altro orzaiolo, ed ho subito agito con la stessa pomata e la stessa acqua borica.
Continuo la cura per una settimana circa, poi, presa dal lavoro me ne dimentico, pensando se ne fosse andato.
a fine ottobre, mi accorgo di averlo ancora, senza comunuqe mai fastidi o altro..e decido di tornare dal medico, il quale mi riprescrive la stessa pomata per un altro pò di tempo, senza però successo, annunciandomi che forse si sarebbe trattato di calazio.
a dicembre mi accorgo di averne un altro anche sulla palpebra dell'occhio destro. entrambi comunque praticamente invisibili esternamente.decido di andare da un oculista in ospedale, il quale conferma il calazio e mi prescrive cura di 15 giorni di Betabioptal collirio sospensione + impacchi di semi di lino (non avendomi dato istruzioni, e non avendo trovato nulla in internet, io ho fatto un impacco ogni sera, per circa mezzora)
faccio la cura, senza anche qui risultati.

questo circa un mese fa.
ad oggi, negli ultimi giorni si è ingrossato il calazio dell'occhio sinistro sotto..e devo rifarmi sicuramente vedere. ma cos'altro posso provare? vorrei evitare l'operazione..mi terrorizzano aghi, punti ecc..svengo proprio..sono molto delicata..come posso fare?confido in un aiuto ove possibile, grazie, Federica
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Dr. Massimo Nicolò Oculista 193 8 17
Gentile Signora,
il calazio non è altro che un dotto escretore delle ghiandole di meibomio che si e' tappato per un eccesso di produzione di sebo (grasso). Questo determina inizialmente infiammazione, rossore e tumefazione della palpebra. In questa fase solitamente si danno pomate a abse di cortisone e antibiotico e spesso il problema regredisce completamente. Altre volte può succedere che l'infiammazione regredisca completamente ma può rimanere una piccola pallina (granuloma) dura che in alcuni casi puo' essere anche visibile ad occhio nudo oltre che palpabile. In questi casi e' necessario un piccolo intervento chirurgico per rimuovere la pallina.
Sono sicuro che il suo oculista di fiducia la seguirà al meglio.
saluti,

www.occhioallaretina.it

Massimo Nicolò - medico Oculista
Professore Associato Malattie Apparato Visivo
Università di Genova
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