Distichiasi con forte sofferenza corneale

Il soggetto è il mio bambino di 5 anni. Già operato ad un anno per schisi del palato molle, oggi, in seguito ad una visita specialistica, gli è stato diagnosticata distichiasi con sofferenza corneale. Sembra che la patologia sia molto rara ed in aggiunta in una forma piuttosto importante. Sembra anche che ad oggi non ci sia una vera casistica e quindi una grande esperienza per tale patologia. Vorrei avere qualche suggerimento prima di tutto sullo specialista a cui affidarmi ovvero è meglio oculista o chirgo maxillo-facciale. In poche parole cosa devo fare?
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Gentile mamma di Brescia,
la prima cosa da fare è prevenire danni corneali dovuti ai microtraumi delle ciglia sull'epitelio.

Questo si può fare proteggendo la cornea con preparati dedicati ( gel, pomate ) o, nei casi più gravi con lenti corneali, che impediscono il formarsi di erosioni epiteliali o peggio di ulcere vere e proprie.

Gli Oculisti che hanno visitato il suo bimbo credo le avranno già spiegato come fare.

In secondo luogo va valutato il programma operatorio, che dovrebbe consistere in una plastica palpebrale mirata alla correzione della distichiasi,sempre che non vi siano associate altre alterazioni degli annessi.

Non avendo visto il piccolo paziente, da quello che scrive direi che un intervento eseguito da un oculista con l'affiancamento di un chirurgo plastico potrebbe essere preferibile.

Eventualmente vicino a voi, a Milano, lavora il Prof. Marino che collabora con Medicitalia: potrebbe contattarlo anche tramite questo sito per un consiglio ulteriore.
Cordialmente

DOTT.DIEGO MICOCHERO
DOTTORE DI RICERCA e già PROFESSORE a c.dell' UNIVERSITA' di PADOVA
Corso del Popolo, 21 PADOVA
340 5240373-338 8718992

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dopo
Utente
Utente
Carissimo Dott. Micochero buon pomeriggio,
sono ancora la mamma di Brescia del bambino con distichiasi e la ringrazio infinitamente per avermi risposto subito.
Noi siamo stati ieri da un eminente professore di Milano, che non ha dato suggerimenti su preparati o altro anche se ci ha detto che il bambino ha la cornea veramente sofferente (tutta graffiata) e ha predisposto un primo intervento per le palpebre inferiori, dove la cornea è più danneggiata, in giugno con data da stabilirsi a breve, a cui farà seguito l'intervento alle palpebre superiori. Ora non ho la dicitura esatta dell'operazione che vuole eseguire ma, con parole mie, si tratta di scollare il bordo delle palpebre (Sputting?) per poi procedere a far "scoppiare il bulbo" con un procedimento termico. Il professore ci ha anche detto che sono pochissime le operazioni di questo tipo eseguite e considerando il gran numero di ciglia presenti teme nella possibilità di recidive. Inoltre in questi giorni comunicherà con colleghi negli Stati Uniti per verificare che la procedura scelta sia la migliore considerate le condizioni del bambino. Con la speranza di non aver detto sciocchezze le confesso che ciò che vorrei sapere è se il professionista che ho scelto, in realtà grande esperto di strabismo, sia il migliore per questo tipo di problematiche e non potendo fare nomi non so come fare anche perchè non voglio far subire al bimbo una processione di visite.
Ultimissimo particolare; ho parlato con il medico che gli aveva fatto l'operazione al palato il quale, dopo avermi ascoltata frettolosamente al telefono e credo senza aver capito bene cosa avesse il bambino, con grande maleducazione mi ha aggredita dicendomi che lui, chirurgo maxillo-facciale, poteva eseguire meglio di altri l'operazione. Vorrei sapere se concorda con me nel non considerare neanche questa opportunità.
I miei più cordiali saluti
Maria Elena
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Dr. Diego Micochero Oculista 1.4k 61 20
Gentile mamma di Brescia,
da quanto mi ha esposto mi sembra che l'eminente collega abbia già individuato una possibile soluzione ai problemi oculari del suo bimbo.

Il fatto poi che si voglia consultare con altri colleghi è in ogni caso sintomo di professionalità.

Per quanto riguarda il colega maxillo faciale, che biasimo per la maleducazione ( noi medici non dobbiamo MAI dimenticare che chi si rivolge a noi è bisognoso di cure e conforto: se per caso dice o fa cose che non approviamo, dobbiamo dirlo con il dovuto tatto, tenendo a mente lo stato di apprensione del paziente), le posso dare un suggerimento.

Può chiedere al professore di Milano se ritiene che una presenza in sala operatoria di un collega maxillo faciale possa essere di aiuto: sarà lui stesso a darle una risposta positiva o meno.
Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Carissimo Dr. Micochero,
la ringranzio ancora per la sua premura ed i suioi consigli.
Tanti cari saluti