Irritazione da lenti a contatto

Buonasera gentili dottori,
Vorrei chiedere un consiglio su come eseguire la terapia prescritta dal mio oculista,che putroppo è in ferie e non riesco a contattare.
Quattro giorni fa mi è capitato di "graffiarmi" l'occhio sx con una lente a contatto, probabilmente per averne fatto uso in piscina.
Il giorno dopo infatti cominciai a provare fastidio come se avessi della sabbiolina nell'occhio che persisteva anche senza aver rimesso la lente.
Così cominciai ad applicare tobral 3 volte al giorno e in due giorni sembrava essere risolto il tutto, tuttavia oggi il fastidio si è ripresentato dopo aver applicato di indicazione del mio oculista xantergel monodose e iridium A, oltre il tobral che continuo ad usare.
Il medico mi ha indicato di applicare questi tre colliri, ma non le dosi, ho provato a ricontattarlo ma è in vacanza, quindi ho fatto da me seguendo il foglietto illustrativo, 3 volte al giorno applico il tobral e due volte iridium, mentre la sera prima di andare a letto applico lo xantergel.
Per cui ho pensato di riferirmi a voi chiedendovi un consiglio su come applicare i colliri in modo tale da non compromettere la guarigione.
In particolare quando dovrei applicare i farmaci e a distanza di quanto tempo l'uno dall'altro?
Grazie mille, cordiali saluti.
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17.2k 578
mia cara signorina,

Lei ha citato sintomi che sono propri di chi abusa di lenti a contatto.

Le corrette linee Guida e deontologiche di MEDICITALIA
non ci consentono di suggerire terapie o prescrivere farmaci on line

le allego un mio appunto
ma su questo SITO MEDICITALIA trova
mille consulti in cui io ed i miei colleghi abbiamo consigliato il giusto utilizzo delle lenti a contatto...

spero davvero guarisca presto

nel frattempo non usi piu' le lentine

le allego il mininforma

Fattori di rischio di cheratite batterica in soggetti che usano quotidianamente le lenti a contatto

Mentre da parte di molti studiosi vi è stata sempre una grande attenzione sui rischi di cheratite batterica legati all' uso notturno o prolungato di lenti a contatto, Stapleton et all. (p 1516) hanno orientato la loro ricerca sui fattori di rischio legati all’uso giornaliero di lenti a contatto, che rappresentano il 50% degli individui che contraggono questa grave patologia: la chearatite batterica.

In questo studio prospettico di 12 mesi, basato su una popolazione omogenea, condotto in Australia e che ha coinvolto 90 utilizzatori giornalieri di lenti a contatto con moderata e severa cheratite e l'effettuazione di circa 1090 visite mediche oculistiche di controllo, gli autori hanno trovato che:

sia coloro che conservavano le lenti a contatto in contenitori igienicamente scadenti,

sia coloro che procedevano alla sostituzione dei liquidi e dei contenitori raramente

presentavano un enorme rischio di contrarre una forma da moderata a severa di cheratite microbica per questo gruppo di pazienti che usa lenti a contatto tutti i giorni.

Gli autori hanno sottolineato anche che una maggior cura nell’igiene dei contenitori delle lenti, associata un ottimizzazione della pratica di sostituzione frequente dei liquidi conservanti può arrivare a far diminuire del 62% la carica batterica ed il conseguente rischio di infezione.

Altri fattori di rischio sono associati:

all’uso notturno occasionale di di lenti a contatto (quante dimenticanze di toglerle),

al fumo e

alle classi sociali più agiate.

Gli autori concludono che l'informazione e l’educazione dei pazienti sui gravi fattori di rischio associati all’uso di lenti a contatto può ridurre considerevolmente la gravità e la possibile incidenza di queste gravi patologie.



Fonte: il lavoro è stato pubblicato su OPHTHALMOLOGY Volume 119, numero 8, agosto 2012 da Fiona Stapleton e collaboratori. www.aao.org

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808

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