Infiammazione nervo ottico: cura cortisonica solo per via orale peggiora la situazione?
Buongiorno, da una anno ho un lento peggioramento del visus, due mesi fa, a seguito di alterazioni cromatiche ho eseguito PEV e si è vista una sofferenza al nervo ottico. L'oculista presso cui sono in cura ha parlato di infiammazione.
Mi ha prescritto una cura a base di Deltacortene (25 mg), 2 alla settimana per 1 mese. Dopo due settimane ho notato un peggioramento nell'acuità visiva e nella percezione dei colori, mi ha quindi fatto aumentare la dose a 4 pastiglie per 5 gg. per poi tornare alle 2 fino a fine mese.
Aumentando la dose, il peggioramento è aumentato drasticamente, quantificando potrei dire che il peggioramento è raddoppiato.
Ho letto nelle vostre domande e risposte che una cura cortisonica eseguita SOLO per via orale (quindi non endovenosa), rischia di recidivare una neurite invece di curarla. Vorrei capire se questo è vero, per eventualmente valutare una sospensione della cura e cambiare oculista..
Vorrei evitare di aggravare una situazione già critica e rendere permanenti dei danni a causa di un errore di valutazione.
Grazie, buon lavoro
Mi ha prescritto una cura a base di Deltacortene (25 mg), 2 alla settimana per 1 mese. Dopo due settimane ho notato un peggioramento nell'acuità visiva e nella percezione dei colori, mi ha quindi fatto aumentare la dose a 4 pastiglie per 5 gg. per poi tornare alle 2 fino a fine mese.
Aumentando la dose, il peggioramento è aumentato drasticamente, quantificando potrei dire che il peggioramento è raddoppiato.
Ho letto nelle vostre domande e risposte che una cura cortisonica eseguita SOLO per via orale (quindi non endovenosa), rischia di recidivare una neurite invece di curarla. Vorrei capire se questo è vero, per eventualmente valutare una sospensione della cura e cambiare oculista..
Vorrei evitare di aggravare una situazione già critica e rendere permanenti dei danni a causa di un errore di valutazione.
Grazie, buon lavoro
[#2]
Utente
Grazie della gentile risposta.
Capisco la deontologia, però vorrei avere una risposta alla mia domanda: ossia se il cortisone assunto solo per via orale va a peggiorare una neurite o no.
Lo specialista curante purtroppo mi ha già dato motivo di dubitare della sua serietà, e nel dubbio vorrei evitare di aggravare una situazione già fragile; tanto più che non è mai reperibile e non ho la possibilità di rivolgere a lui questa domanda.
La neurite è stata causata da un malassorbimento grave, per un anno ho avuto seri problemi intestinali che mi hanno portato a non assorbire i nutrimenti necessari; infatti oltre alla neurite ho sviluppato altre problematiche (ritiro gengivale, invecchiamento precoce, perdita di capelli, parestesie) che fortunatamente ora sono in via di guarigione.
Capisco la deontologia, però vorrei avere una risposta alla mia domanda: ossia se il cortisone assunto solo per via orale va a peggiorare una neurite o no.
Lo specialista curante purtroppo mi ha già dato motivo di dubitare della sua serietà, e nel dubbio vorrei evitare di aggravare una situazione già fragile; tanto più che non è mai reperibile e non ho la possibilità di rivolgere a lui questa domanda.
La neurite è stata causata da un malassorbimento grave, per un anno ho avuto seri problemi intestinali che mi hanno portato a non assorbire i nutrimenti necessari; infatti oltre alla neurite ho sviluppato altre problematiche (ritiro gengivale, invecchiamento precoce, perdita di capelli, parestesie) che fortunatamente ora sono in via di guarigione.
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allora il cortisone ha indicazioni ridotte se il problema è
il MALASSORBIMENTO
MEDICITALIA.it
propone contenuti a solo scopo informativo e che in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita medica specialistica oculistica o il rapporto diretto con il proprio medico curante.
I contenuti scientifici sono scritti GRATUITAMENTE dai professionisti: medici specialisti, odontoiatri e psicologi.
È vietata la riproduzione e la divulgazione anche parziale senza autorizzazione.
Veda per piacere le nostre Linee Guida per l’uso dei consulti online.
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[#4]
Utente
Capisco, in ogni caso da un paio di mesi l'assorbimento è tornato regolare, e sto assumendo vitamine del gruppo B e Citicolina per ridare il nutrimento necessario ai nervi.
Tuttavia i PEV indicano un rallentamento del segnale nervoso al nervo ottico, e recentemente ho una alterazione dei colori e una forte perdita di acuità visiva.
Mi chiedevo solo come fosse possibile avere un peggioramento importante dopo l'assunzione di Deltacortene... da quel poco che so dovrebbe sfiammare o al limite non peggiorare.
Ho già prenotato una nuova visita oculistica, nel frattempo sto semplicemente cercando di capire... il fatto che il cortisone invece di migliorare abbia peggiorato mi ha lasciato senza parole..
Grazie della comprensione, buona giornata
Tuttavia i PEV indicano un rallentamento del segnale nervoso al nervo ottico, e recentemente ho una alterazione dei colori e una forte perdita di acuità visiva.
Mi chiedevo solo come fosse possibile avere un peggioramento importante dopo l'assunzione di Deltacortene... da quel poco che so dovrebbe sfiammare o al limite non peggiorare.
Ho già prenotato una nuova visita oculistica, nel frattempo sto semplicemente cercando di capire... il fatto che il cortisone invece di migliorare abbia peggiorato mi ha lasciato senza parole..
Grazie della comprensione, buona giornata
[#6]
Utente
Grazie per la sua gentile risposta.
La pressione oculare è sempre entro i limiti ad ogni visita.
OCT, esame del fondo oculare, fluoroangiografia sono a posto.
Una nota: ad agosto ho avuto un herpes zoster che si è manifestato sul pettorale sinistro, seguito da leggere parestesie a braccio e gamba destra. Curata tempestivamente, è retrocessa immediatamente, e le parestesie sono in costante diminuzione.
Nel frattempo, da qualche giorno, ho ripreso a vedere quasi tutti i colori che avevo perso (gialli e rossi), ma l'acuità visiva è scesa ulteriormente. Mi viene da pensare che il cortisone abbia fatto effetto ed abbia sfiammato, ma che ci sia una causa secondaria che influenzi l'acuità visiva.
Da ignorante in materia, mi viene da pensare che possa essere una smielinizzazione dei nervi ottici, anche se da un paio di mesi sto prendendo b12, b1, b2 e b6 a dosaggi sostenuti.
Probabilmente solo una risonanza magnetica potrà fugare questo dubbio.
La pressione oculare è sempre entro i limiti ad ogni visita.
OCT, esame del fondo oculare, fluoroangiografia sono a posto.
Una nota: ad agosto ho avuto un herpes zoster che si è manifestato sul pettorale sinistro, seguito da leggere parestesie a braccio e gamba destra. Curata tempestivamente, è retrocessa immediatamente, e le parestesie sono in costante diminuzione.
Nel frattempo, da qualche giorno, ho ripreso a vedere quasi tutti i colori che avevo perso (gialli e rossi), ma l'acuità visiva è scesa ulteriormente. Mi viene da pensare che il cortisone abbia fatto effetto ed abbia sfiammato, ma che ci sia una causa secondaria che influenzi l'acuità visiva.
Da ignorante in materia, mi viene da pensare che possa essere una smielinizzazione dei nervi ottici, anche se da un paio di mesi sto prendendo b12, b1, b2 e b6 a dosaggi sostenuti.
Probabilmente solo una risonanza magnetica potrà fugare questo dubbio.
[#8]
Utente
Ne terrò conto :)
Ho finalmente visto l'oculista, mi dice che stando ai PEV non c'è smielinizzazione.
Alcuni sintomi che lamento (colori alterati) sono a carico del nervo ottico, mentre altri (puntini, bagliore, effetto trail, palinopsia) sono da ascrivere alla corteccia visiva.
Altri ancora (aumento della miopia e astigmatismo) sono a carico dell'occhio stesso.
Pare che tutto sia cominciato quando ho iniziato ad avere il problema di malassorbimento, quindi considerando il peggioramento della situazione visiva mi viene da pensare che il malassorbimento no sia stato risolto del tutto, per questo prenoterò le indagini strumentali del caso.
Una sola domanda, e mi scuso se divago:
in una situazione di otticopatia, è coerente il fatto che l'occhio perda dei decimi di vista per lo stress del nervo ottico non in forma? intendo decimi di miopia e astigmatismo, non l'annebbiamento di vista da neurite. Se sì generalmente poi la visione rientra nella norma una volta che i nervo ottico torna a funzionare bene?
Grazie del suo tempo, le auguro una buona serata
Ho finalmente visto l'oculista, mi dice che stando ai PEV non c'è smielinizzazione.
Alcuni sintomi che lamento (colori alterati) sono a carico del nervo ottico, mentre altri (puntini, bagliore, effetto trail, palinopsia) sono da ascrivere alla corteccia visiva.
Altri ancora (aumento della miopia e astigmatismo) sono a carico dell'occhio stesso.
Pare che tutto sia cominciato quando ho iniziato ad avere il problema di malassorbimento, quindi considerando il peggioramento della situazione visiva mi viene da pensare che il malassorbimento no sia stato risolto del tutto, per questo prenoterò le indagini strumentali del caso.
Una sola domanda, e mi scuso se divago:
in una situazione di otticopatia, è coerente il fatto che l'occhio perda dei decimi di vista per lo stress del nervo ottico non in forma? intendo decimi di miopia e astigmatismo, non l'annebbiamento di vista da neurite. Se sì generalmente poi la visione rientra nella norma una volta che i nervo ottico torna a funzionare bene?
Grazie del suo tempo, le auguro una buona serata
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 9.7k visite dal 02/11/2017.
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