Rischio granuloma dentale nel dente devitalizzato e malattia focale
Gentili Dottori,
Gradirei cortesemente avere alcune delucidazioni circa il rischio di granuloma dentale nel dente devitalizzato.
Ho entrambi i primi molari di destra (arcata superiore ed inferiore) devitalizzati da lungo tempo, indicativamente 20/25 anni.
Allo stato attuale, in base all’ultima panoramica eseguita (antecedente all’estrazione di un dente del giudizio) pare non ci siano problemi.
Aggiungo che il mio dentista di fiducia non mi ha mai consigliato di monitorarli periodicamente con radiografie, quindi sono sempre andato avanti con semplice pulizia dei denti ogni 12 mesi.
Navigando su Internet (so che é sbagliato quando si tratta di medicina, per questo mio sto rivolgendo a voi), ho letto che il granuloma é una infiammazione estremamente comune nei denti devitalizzati (specialmente dopo lungo tempo) e piuttosto subdola in linea generale.
Nello specifico, ciò che appare preoccupante sono la completa assenza di sintomi e/o segnali dell’infezione nella fase cronica (gestita dal sistema immunitario dell’ospite) ed il rischio reale (peggiore complicazione) di malattia focale, se trascurato.
Detto ciò, quello che non mi é chiaro é se il granuloma può entrare nel circolo sanguigno direttamente dalla fase cronica, o se tale grave complicazione deve, invece, passare per una fase acuta secondaria, con determinati sintomi quali dolore, ascesso, cisti ecc.
, che darebbero il tempo di intervenire tempestivamente.
Chiedo perché molti portali online di studi dentistici dichiarano possibile l’ingresso dell’infezione nel circolo sanguigno dopo un abbassamento del sistema immunitario anche per banali motivi, ma senza chiarire se tale complicazione può presentarsi senza alcun sintomo e solo attraverso la fase cronica silente.
Se ciò fosse vero, i denti devitalizzati da parecchio tempo sarebbero delle bombe ad orologeria, vista la loro predisposizione al granuloma.
In attesa di un vostro gentile riscontro, ringrazio anticipatamente e porgo sinceri saluti.
Gradirei cortesemente avere alcune delucidazioni circa il rischio di granuloma dentale nel dente devitalizzato.
Ho entrambi i primi molari di destra (arcata superiore ed inferiore) devitalizzati da lungo tempo, indicativamente 20/25 anni.
Allo stato attuale, in base all’ultima panoramica eseguita (antecedente all’estrazione di un dente del giudizio) pare non ci siano problemi.
Aggiungo che il mio dentista di fiducia non mi ha mai consigliato di monitorarli periodicamente con radiografie, quindi sono sempre andato avanti con semplice pulizia dei denti ogni 12 mesi.
Navigando su Internet (so che é sbagliato quando si tratta di medicina, per questo mio sto rivolgendo a voi), ho letto che il granuloma é una infiammazione estremamente comune nei denti devitalizzati (specialmente dopo lungo tempo) e piuttosto subdola in linea generale.
Nello specifico, ciò che appare preoccupante sono la completa assenza di sintomi e/o segnali dell’infezione nella fase cronica (gestita dal sistema immunitario dell’ospite) ed il rischio reale (peggiore complicazione) di malattia focale, se trascurato.
Detto ciò, quello che non mi é chiaro é se il granuloma può entrare nel circolo sanguigno direttamente dalla fase cronica, o se tale grave complicazione deve, invece, passare per una fase acuta secondaria, con determinati sintomi quali dolore, ascesso, cisti ecc.
, che darebbero il tempo di intervenire tempestivamente.
Chiedo perché molti portali online di studi dentistici dichiarano possibile l’ingresso dell’infezione nel circolo sanguigno dopo un abbassamento del sistema immunitario anche per banali motivi, ma senza chiarire se tale complicazione può presentarsi senza alcun sintomo e solo attraverso la fase cronica silente.
Se ciò fosse vero, i denti devitalizzati da parecchio tempo sarebbero delle bombe ad orologeria, vista la loro predisposizione al granuloma.
In attesa di un vostro gentile riscontro, ringrazio anticipatamente e porgo sinceri saluti.
Gentilissimo utente, quello che ha letto sono articoli poco scientifici, perchè il termine "granuloma" è un termine improprio e volgare. la desinenza OMA è utilizzata in medicina per definire le patologie tumorali, il granuloma dentale non è un tumore.
Ci sono ricerche scientifiche e non pseudo pubblicità di studi dentistici, che definiscono correttamente la patologia, definita periodontite periapicale cronica, per leggere questi articoli occorre una cultura medica, soprattutto per poterli interpretare correttamente.
Le posso garantire che nel mondo troviamo miliardi di denti trattati endodonticamente, alcuni incontrano la periodontite periapicale cronica e vengono curati, altri non si possono più curare e vengono tolti; le malattie focali a distanza oggi sono rare e fanno paura principalmente a soggetti immunocompromessi o trapiantati.
In internet troverà di tutto e il contrario di tutto e soprattutto tantissima pubblicità spacciata per articoli scientifici.
Ci sono ricerche scientifiche e non pseudo pubblicità di studi dentistici, che definiscono correttamente la patologia, definita periodontite periapicale cronica, per leggere questi articoli occorre una cultura medica, soprattutto per poterli interpretare correttamente.
Le posso garantire che nel mondo troviamo miliardi di denti trattati endodonticamente, alcuni incontrano la periodontite periapicale cronica e vengono curati, altri non si possono più curare e vengono tolti; le malattie focali a distanza oggi sono rare e fanno paura principalmente a soggetti immunocompromessi o trapiantati.
In internet troverà di tutto e il contrario di tutto e soprattutto tantissima pubblicità spacciata per articoli scientifici.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Il dente sottoposto a cura canalare (devitalizzazione) PUO' in effetti nascondere delle insidie.
Possono sopravvivere, infatti, batteri o frammenti di materiale organico che nutrono i batteri residui.
Questi batteri formano delle infiammazioni croniche appena al di fuori della punta della radice, i granulomi, appunto.
Sono le tossine che in genere possono diffondersi a distanza (malattia focale).
Il meccanismo del danno è per lo più legato alla genetica e al sistema immunitario: in soggetti geneticamente predisposti gli antocorpi fanno confusione, e oltre che ai batteri o alle tossine si legano a particolari recettori dei reni o delle valvole cardiache (le due principali malattie focali, ma non le sole), e le cellule spazzino puliscono gli anticorpi e quello che ci sta legato, batteri e tossine ma anche cellule del rene e valvole cardiache.
Ma è molto raro... Molto ma molto raro. Ma grave.
Tutto si gioca in una terapia canalare "fatta bene". Se il dente è ben trattato, se è stata usata la diga di gomma, se il dentista era capace e meticoloso, probabilmente il dente devitalizzato durerà decine di anni prima di rompersi.
Se la cura è stata frettolosa... Ecco la bomba ad orologeria.
E' il trattamento frettoloso, non il tempo intercorso che può far detonare.
E comunque, lo ripeto, la malattia focale è rara.
Possono sopravvivere, infatti, batteri o frammenti di materiale organico che nutrono i batteri residui.
Questi batteri formano delle infiammazioni croniche appena al di fuori della punta della radice, i granulomi, appunto.
Sono le tossine che in genere possono diffondersi a distanza (malattia focale).
Il meccanismo del danno è per lo più legato alla genetica e al sistema immunitario: in soggetti geneticamente predisposti gli antocorpi fanno confusione, e oltre che ai batteri o alle tossine si legano a particolari recettori dei reni o delle valvole cardiache (le due principali malattie focali, ma non le sole), e le cellule spazzino puliscono gli anticorpi e quello che ci sta legato, batteri e tossine ma anche cellule del rene e valvole cardiache.
Ma è molto raro... Molto ma molto raro. Ma grave.
Tutto si gioca in una terapia canalare "fatta bene". Se il dente è ben trattato, se è stata usata la diga di gomma, se il dentista era capace e meticoloso, probabilmente il dente devitalizzato durerà decine di anni prima di rompersi.
Se la cura è stata frettolosa... Ecco la bomba ad orologeria.
E' il trattamento frettoloso, non il tempo intercorso che può far detonare.
E comunque, lo ripeto, la malattia focale è rara.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Utente
Grazie mille ad entrambi per la celere risposta.
Sembra, quindi, che alcune informazioni divulgate online da studi dentistici presentano la relazione tra periodontite periapicale cronica (o granuloma più volgarmente) e malattia focale in modo un po' allarmistico, considerando la rarità della suddetta grave complicazione. Come da voi chiarito.
In ogni caso, come dicevo nel primo consulto, vorrei gentilmente capire in base alla vostra conoscenza ed esperienza se tale rara complicazione (malattia focale) può presentarsi direttamente attraverso la fase cronica (silente ed asintomatica) della patologia in oggetto (granuloma). O se in quel caso si passa, comunque, prima per una fase acuta che presenta chiari segnali e sintomi (dolore, ascesso, cisti ecc.).
Inoltre, considerando il fatto che non mi é mai stato consigliato di monitorare i miei due denti devitalizzati con radiografie periodiche (almeno annuali), vorrei gentilmente chiedere che tipo di monitoraggio realmente necessitano, in assenza di evidenti problemi o sintomi di alcun tipo.
Nello specifico, possono esami del sangue quali Emocromo, VES, PCR, PCT e TAS (Titolo Anti Streptolisinico) essere utili a tal proposito, come forma appunto di monitoraggio? Nonostante siano esami aspecifici, potrebbe essere utile farli periodicamente ed eventualmente approfondire con lastrine endorali nel caso in cui tali valori ematici siano alterati?
Grazie ancora.
Sembra, quindi, che alcune informazioni divulgate online da studi dentistici presentano la relazione tra periodontite periapicale cronica (o granuloma più volgarmente) e malattia focale in modo un po' allarmistico, considerando la rarità della suddetta grave complicazione. Come da voi chiarito.
In ogni caso, come dicevo nel primo consulto, vorrei gentilmente capire in base alla vostra conoscenza ed esperienza se tale rara complicazione (malattia focale) può presentarsi direttamente attraverso la fase cronica (silente ed asintomatica) della patologia in oggetto (granuloma). O se in quel caso si passa, comunque, prima per una fase acuta che presenta chiari segnali e sintomi (dolore, ascesso, cisti ecc.).
Inoltre, considerando il fatto che non mi é mai stato consigliato di monitorare i miei due denti devitalizzati con radiografie periodiche (almeno annuali), vorrei gentilmente chiedere che tipo di monitoraggio realmente necessitano, in assenza di evidenti problemi o sintomi di alcun tipo.
Nello specifico, possono esami del sangue quali Emocromo, VES, PCR, PCT e TAS (Titolo Anti Streptolisinico) essere utili a tal proposito, come forma appunto di monitoraggio? Nonostante siano esami aspecifici, potrebbe essere utile farli periodicamente ed eventualmente approfondire con lastrine endorali nel caso in cui tali valori ematici siano alterati?
Grazie ancora.
Nella fase cronica.
Radiografie periodiche annuali no.
Una ogni tanto, ogni 4-5 anni, o in presenza di qualche sintomo.
Nessun esame specifico.
Attenzione a non cadere nella malattia che si chiama: IPOCONDRIA.
Radiografie periodiche annuali no.
Una ogni tanto, ogni 4-5 anni, o in presenza di qualche sintomo.
Nessun esame specifico.
Attenzione a non cadere nella malattia che si chiama: IPOCONDRIA.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
Si prevede di essere trapiantati d'organo si fa RX per esclusione foci, per il resto si attende la sintomatologia.
https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html
Utente
Grazie per i chiarimenti!!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 738 visite dal 16/01/2025.
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