Implantologia dentale e rischi

Buongiorno,
la settimana scorsa mi sono sottoposto ad un intervento post estrattivo, con rimozione di una capsula, estrazione del corrispondente premolare superiore ed inserimento di impianto. Oggi, a distanza di circa 10 giorni mi sono stati tolti i punti di sutura ed ho notato che, al contrario di un intervento di implantologia tradizionale (con estrazione del dente, attesa di circa 3 mesi, inserimento di impianto e riapertura della gengiva dopo altri 3 mesi), la gengiva risulta già aperta e la vite la sento con la lingua.
A tale proposito vorrei chiedervi se, nei tre mesi di attesa per l'avvitamento della capsula definitiva, c'è il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili come l'HIV essendo la gengiva aperta o devono sussistere condizioni particolari (ad esempio sanguinamento). Mi è stato fatto anche un provvisorio mobile (ragnetto), non so se potrebbe impedire eventuali rischi. Vi ringrazio.
[#1]
Dr. Andrea Gizdulich Dentista, Gnatologo 90 3
ogni lacerazione delle mucose è un fattore di rischio per le infezioni ma le possibilità di un contagio da HIV anche in queste condizioni sono poco più che teoriche. Se poi la mucosa anche in fase di guarigione della ferita ha già chiuso l'accesso (mancanza di sanguinamento) il problema non si pone

Dr Andrea Gizdulich
Prof. a.c. Disordini Cranio Mandibolari
Dip. di Odontostomatologia - Università degli Studi di Firenze.
www.dccm.it

[#2]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Ci sarà sempre un punto in cui un impianto esce dalla gengiva.
Che sia l'impianto o la vitina di guarigione, la cosa non cambia.

Lo stesso rischio (ammesso che sia un rischio) c'è anche con la corona definitiva.

O, più concreto, con una qualsiasi gengiva sanguinante, da tartaro, otturazione debordante, capsula sovracontornata, o qualsiasi altro motivo che possa far sanguinare le gengive.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#3]
Dr. Orazio Ischia Dentista 600 10 1
I rischi di infezione sono direttamente proporzionali alla sua propensione ad accompagnarsi a partner con situazione immunologica ignota.In questo senso non sono superiori al generico rischio che lei è disposto a corre re.Cordiali saluti

Dr. orazio ischia odontoiatra
perfezionato in chirurgia orale,implantare,parodontale ,endodonzia,protesi,medicina orale, in odontologia forense,

[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le Vostre cortesi risposte.
Quindi, per riassumere, i rischi di infezione e di contagio si presentano solo in caso di gengiva evidentemente sanguinante, sia che si manifesti durante i 3 mesi di guarigione, sia successivamente con la corona definitiva.

Pertanto, paragonando il grado di rischio tra prima di fare l'intervento, durante e dopo, esso rimane lo stesso e non si accentua nel corso della guarigione in quanto questo dipende appunto dalla presenza di gengive sanguinanti.
E' esatto?
[#5]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Esatto.

Non cambia nulla.
AIDS-HIV

L'AIDS è la sindrome da immunodeficienza acquisita, malattia che deriva dall'infezione del virus HIV (Human Immunodeficiency Virus): quali sono le situazione di rischio e come evitare il contagio?

Leggi tutto