Restauro dente "non richiesto"

Un gentile saluto a tutto lo staff del sito. Vi porgo il mio dubbio: quasi un anno fa mi sono recato dal dentista per effettuare una riparazione con composito su una leggera lesione verticale sulla parete dell'incisivo laterale destro.
Fin qui tutto ok.

Quando il dentista mi ha invece dato lo specchio la sorpresa:
Al mio incisivo laterale destro è stato praticamente annullato tutto il lieve diastema interno con l'incisivo centrale (sempre con composito di resina). Questa operazione da me non è stata mai richiesta, anche perchè ora il mio sorriso è innaturale (l'incisivo laterale speculare sinistro ha il suo lieve diastema originario). Ho anche qualche fastidio a chiudere la bocca. I denti dell'arcata inferiore talvolta toccano con l'interno dello stesso.

A distanza di un anno un'altra sorpresa: la tonalità del composito è un po' degradata e quindi posso notare lo spessore del composito. La mia sensazione è che manchi lo spigolo dell'incisivo e che il diastema sia molto più largo di quanto non fosse. Durante la seduta il dentista adoperò nel diastema uno strumento simile ad una lametta.

Quello che vi chiedo gentilmente: è legittimo dubitare dell'operato "non richiesto" sul mio dente o devo solo aspettare che il composito cada per capire quello che gli è stato procurato?
Mi chiedo anche se non sia deleterio utilizzare del composito su un dente sano.
Ci tengo a sottolineare che il composito richiesto sulla parete per la piccola lesione verticale è invece caduto dopo due settimane.

Grazie mille degli eventuali consigli.
Cortesemente, Paolo.

[#1]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signor Paolo,
Lei ha diritto di ritornare dal suo dentista per far ripristinare l'estetica dentale che LEi preferisce: in realtà avrebbe dovuto farlo già subito dopo l'intervento.
La lametta di cui parla è una fascetta separatrice, inoltre il composito dentale non è tossico.

Cordiali Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
La ringrazio della risposta; ha perfettamente ragione, sarei dovuto recarmici dal principio. La motivazione essenziale fu la paura che ripristinando l'estetica originaria mi si sbreccasse in qualche modo il dente.

Durante l'intervento il dentista ha usato questa fascetta separatrice con una certa energia. Essendo di metallo, non ha limato una porzione di dente sano?!? E' un'ipotesi che ho scartato ritenendola paradossale (eliminare dello smalto sano per poterci inserire del composito finto).

Grazie ancora, Paolo.
[#3]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Signor Paolo,
mi riferivo erroneamente alle matrici trasparenti usate per evitare che il composito si attacchi al dente adiacente: data la sua descrizione ultima si è trattato di strisce per finitura, usate per rifinire il composito in zona interdentale, di solito dotate di un solo versante lavorante, mentre l'altro è liscio per non danneggiare il dente vicino.
Cordiali Saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Dunque, le spiego allora in ordine l'operato:

L'oggetto simile a una lametta di aspetto metallico (grigio) è stata usata PRIMA del fissaggio del composito. Mentre svolgeva questa operazione mi è stato detto che c'era una discromia bianca nel diastema (talmente impercettibile che non ci ho mai fatto caso).

Successivamente è stato applicato:
- mordenzante (credo si chiami così)
- composito
- la luce di fissaggio.

A me è parso che quell'oggetto abbia limato l'interno del dente per permettere un inserimento migliore del composito, ma se così fosse ho oltre al danno (inestetico), la beffa (aver compromesso un dente naturale).

Sono stato da un altro dentista per chiedere lumi, ma mi ha fatto spallucce, dicendo che per capire il reale operato bisognava attendere la caduta del composito.

Grazie mille dell'attenzione, Paolo.



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