Un po programmare le cose, che distanza

Vorrei cortesemente qualche chiarimento e se possibile qualche rassicurazione su problemi di parodontite. Da qualche tempo avevo le gengive infiammate e in particolare in seguito all'influenza ho avuto un peggioramento della situazione con addirittura un ascesso ad un dente già infiammato. Il mio dentista mi ha prescritto un antibiotico e successivamente ho fatto la pulizia ed una OPT da cui si è riscontrato parodontite. Avevo fatto la pulizia precedente un anno e mezzo fa circa e non vi erano problemi del tipo. Adesso dopo la pulizia le tracce sono ancora più evidenti e vedo i denti così spaziati tra loro che prima non notavo. Direi che mi prende spesso uno sconforto...In attesa che il mio dentista mostri ad un collega la mia OPT mi ha preannunciato che bisognerà intervenire. Ho paura di non riuscire a chiedere poi tutto quello che vorrei sapere in merito a questi interventi e quindi vi prego di darmi qualche approfondimento. Come si procede di solito, per singolo dente o per zona, che tipo di anestesia si usa, com'è il post intervento (dolori ecc.), perchè ho anche un lavoro e famiglia da badare e vorrei un po programmare le cose, che distanza di quanto tempo tra un intervento e l'altro. La tecnica (ho cercato di doc. su internet) è con ENDOGAIN o altro, si assumono anche farmaci in contemporanea. Tecniche di mantenimento successivo. E quanto altro riteniate mi possa essere utile e magari di conforto. Grazie
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Dr. Gualtiero Costi Dentista 34
Gentile paziente, le tecniche per la cura delle parodontopatie sono molteplici e soprattutto dipendono dalla gravità del quadro clinico.E'impossibile indicare la terapia migliore senza visionare radiografie e senza una visita diretta del cavo orale.Si può comunque presumere che i suoi problemi potevano essere diagnosticati già da molti anni se il suo dentista pensa ora di intervenire chirurgicamente.Buona giornata

Dr. Gualtiero Costi

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dimenticavo ma forse lo si deduce di informarvi che sono una donna di 43 anni; devo comunque ribadire che nella prec. pulizia non vi erano problemi di questo genere e che adesso da subito e comunque anche a dist. di un mese dalla pulizia tartaro non ho sanguinamento delle gengive. Qualche info in più non mi dispiacerebbe. Grazie
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Dr. Gualtiero Costi Dentista 34
Gentile paziente, le ribadisco che a meno che siano comparse malattie di carattere generale ( es. diabete) o terapie intensive ( es. terapie radianti ) la malattia parodontale in una paziente di 43 anni non può comparire in anno e mezzo. E' auspicabile che dopo una corretta igiene orale professionale le gengive non sanguinino. Buona giornata
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Attivo dal 2008 al 2012
Dentista
Gentile paziente, la prima cosa che si dovrebbe fare in un caso come il suo è una corretta diagnosi.
Esistono diversi tipi di malattie parodontali ( m. p ) e la terapia è diversa per ognuna di esse. Per questo bisogna compilare una "cartella parodontale", che riporta, per ciascun dente gli "indici di m. p." che sono:la profondità della tasca gengivale ( misurata con una sonda), il sanguinamento al sondaggio, la mobilità del dente, la retrazione della gengiva, la presenza di placca e tartaro ecc. Poi l' esame radiografico da fare in questi casi non è la rx panoramica bensì lo "status" parodontale, cioè una serie di piccole lastrine endorali di tutti i denti che vengono poi affiancate tra di loro per dare una visione globale, ma molto più dettagliata. Poi vanno anche fatte delle fotografie con varie proiezioni. Dal raffronto di questi dati, scaturisce la diagnosi. La prima terapia inizialmente è solo rivolta all'eliminazione delle cause ( tartaro, protesi incongrue, vecchie otturazioni ecc.).Dopo un tempo variabile si fa la rivalutazione e soltanto allora si imposta la terapia definitiva che non necessariamente deve essere chirurgica.
Le posso dire che sempre in questi casi si assiste ad una contrazione dei tessuti, perciò i denti risultano più "spaziati".
Se la chirurgia fosse inevitabile, sappia che di solito si interviene a quadranti, cioè per gruppi di denti, l' anestesia è locale; dopo l' intervento ci può essere un pò di dolore e di gonfiore; il tempo di attesa tra un intervento e l'altro può variare ma non dovrebbe essere troppo lungo ( 1 mese circa); solitamente si assumono antibiotici, antinfiammatori e si fanno sciacqui dopo l' intervento.
L' Emdogain è un ottimo materiale, ma si usa solo per rigenerare i tessuti di sostegno del dente in casi selezionati.
Infine il mantenimento è molto importante per la durata dei risultati e consiste in un' ottima igiene orale quotidiana, e professionale ogni tre mesi circa.
Spero di esserle stato utile. Auguri!
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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gent. dottori, anche se sono passati due mesi dalle vs. cortesi risposte Vi ringrazio per i chiarimenti, in part. il dott.Gaetani. Ho anche atteso per vedere come andavano le cose. In effetti il mio medico ha fatto uno status p. e la cartella p. dopo due sedute di un ulteriore pulizia e poi anche una seduta di scaling. Il prossimo passo sarà uno splintaggio per bloccare i denti che saranno interessati da un intervento a cielo aperto per la pulizia e l'event. innesto di membrana ecc. I denti di questo quadrante (sto diventando esperta in questa terminologia...sigh!)non li sento così mobili ma il medico mi ha detto che è necess. per la buona riuscita dell'interv. Lo splint come funziona, resterà o verrà rimosso successivamente ed inoltre se ci sono denti otturati o che in futuro potrebbero esserlo come si fa? Non ultimo ogni giorno penso all'interv. dal punto di vista "dolore e conseguenze" ma anche "costo", il preventivo infatti riguarda l'interv. con pulizia ma non l'inserimento di ev. membrane o altro perchè lo deciderà il medico "al momento", in linea generale questi materiali sono molto costosi? Scusate per le dilungagini ma spero di essere stata abb. chiara e purtroppo il mio medico non è molto loquace così mi permetto di fare queste domande a voi. Di nuovo grazie e arrivederci.
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